Le comunali del 2020 a Fondi, verranno probabilmente ricordate come una lunga ed estenuante maratona, complice le partenze anticipate e il Covid-19 che hanno fatto slittare in avanti la data del voto.
Lo spoglio non è stato da meno, perché malgrado la vittoria di Beniamino Maschietto, tutti hanno vissuto momenti di apprensione sincera. Dalla chiusura delle urne all’apertura delle schede, la prima ora di spoglio è stata un frenetico andirivieni di voci “È testa a testa”, “vince Maschietto”, “è avanti Parisella”.
Alla fine il risultato è stato quello atteso alla vigilia, tutto sommato anche nelle cifre. Forse un po’ al di sotto delle aspettative della maggioranza uscente che al netto di proclami, non si aspettava il turno di ballottaggio e una volta arrivato, sperava in cifre più confortanti. Ma c’è stato un fattore che, seppur considerato, forse nessuno si aspettava così basso, ovvero quello dell’affluenza. Al turno di ballottaggio si sono recati ai seggi il 56,19% degli aventi diritto a fronte del 72,86% del primo turno.
Se si analizzano i dati, però, ci sono alcuni numeri che vanno messi in evidenza: tra il primo e il secondo turno Beniamino Maschietto, pur riuscendo nell’elezione, ha perso oltre 1.600 voti, a fronte dei circa 3.700 guadagnati da Luigi Parisella. Un dato che già da solo lascia immaginare come al netto di libertà di voto lasciate più o meno direttamente da quasi tutti i candidati sindaco fuori dal secondo tempo della competizione, la maggior parte degli elettori degli “esclusi” sembrano essersi orientati su Parisella. Il margine finale tra i due alla fine è stato di poco più di 8 punti percentuali che tradotto in voti è di scarse 1.500 preferenze.
Ma soprattutto c’è il dato importante e determinante del centro e delle periferie. Parisella, contrariamente a quanto fosse atteso, è riuscito in una rimonta davvero incredibile nel centro, tanto da lasciar pensare ad un possibile quanto improbabile alla vigilia, colpo gobbo. Nella larga maggioranza delle sezioni del centro l’ex primo cittadino è riuscito a chiudere in vantaggio. In realtà i numeri mostrano un sostanziale equilibrio – che anche in questo caso era difficile da immaginare – anche in alcune contrade. Parliamo ad esempio di San Raffaele, chiusa in un quasi sostanziale pareggio. Ma a fare la differenza, intesa come margine a vantaggio di Maschietto, sono state le solite roccaforti del centrodestra: San Magno, le Querce e soprattutto le zone a mare, fortino elettorale nel neo sindaco Salto Casabianca e Salto Covino. Nella prima di queste ultime due percentuali attorno al 68%, a Salto Covino, Maschietto ha addirittura sfiorato l’86% delle preferenze.
Dunque, seppur con numeri più bassi anche ballottaggio Maschietto, conquistando la fascia tricolore, si allinea alla maggioranza già conquistata dalla sua coalizione in consiglio comunale dopo il primo turno.