Ci siamo, chiusa la partita per l’Amministrazione comunale di Fondi che nasce in forma completa nella giornata odierna con il consiglio comunale mattutino tenuto all’interno dell’auditorium Sergio Preti, ex auditorium di San Domenico.
La prima assise della nuova era amministrativa del sindaco Beniamino Maschietto si è aperta con la convalida in base all’eleggibilità dei consiglieri eletti. A presiedere inizialmente l’assise il consigliere anziano, nonché primo eletto Vincenzo Carnevale. Sul primo punto all’ordine del giorno, si è immediatamente creato il primo terreno di scontro: l’incompatibilità del consigliere Raniero De Filippis. Incompatibilità legata al lavoro di De Filippis e sulla quale lo stesso consigliere di opposizione ha provato a prendere tempo giustificando il tutto con la richiesta di aspettativa dal lavoro non ancora convalidata dalla Regione. Dopo molti minuti di intervento e i nervi tesi tra i consiglieri comunali dei gruppi di Luigi Parisella e alcuni della maggioranza, nonché i pareri tecnici della segretaria comunale, la maggioranza compatta (con in più il voto di Mastrobattista) ha respinto la proposta di rinvio del primo consiglio comunale facendo decadere il consigliere De Filippis. Il resto della minoranza aveva votato a favore del rinvio (a parte Ciccone che si era astenuto). Al posto di De Filippis con surroga è entrato in consiglio comunale Salvatore Venditti.
A seguire il giuramento del sindaco Beniamino Maschieto, investito della fascia tricolore da Vincenzo Carnevale in qualità di consigliere anziano, poi lo stesso Maschietto ha comunicato i nomi della squadra degli assessori, tra conferma delle indiscrezioni e alcune sorprese: Vincenzo Carnevale (a cui viene anche assegnato il ruolo di vice sindaco), Stefania Stravato e Claudio Spagnardi – tutti e tre in quota Forza Italia – Fabrizio Macaro (Io Sì), Sonia Notarberardino (Litorale e Sviluppo Fondano), Tonino Ciccarelli (Democrazia Cristiana) e Santina Trani (in quota Noi per Fondi). Non sono state per il momento assegnate le deleghe, cosa che presumibilmente avverrà a breve con atto del sindaco, o nella giornata di oggi o più facilmente in quella di lunedì.
Polemiche e lunghe discussioni dopo le surroghe delle nomine assessorili. A seguito delle dimissioni dei consiglieri Carnevale, Stravato, Spagnardi e Macaro, infatti, sono subentrati in consiglio comunale Elisa Carnevale, Raffaele Gagliardi e Vincenzo Mattei per quanto riguarda Forza Italia e Jessica Di Trocchio in quota Io Sì. Successivamente, mentre a guidare le operazioni del consiglio subentrava il nuovo membro anziano Piero Parisella, il consigliere Mattei prendendo la parola lanciava la proposta di “apertura” alla minoranza sul nome del membro dell’opposizione Giulio Mastrobattista a presidente del consiglio comunale. Proposta che portava in dote – nell’idea della coalizione di maggioranza – che i due ruoli di vice presidente, andassero entrambi alla maggioranza, contrariamente a quanto consuetudinariamente accade con il vice presidente non vicario che viene lasciato eleggere dalle opposizioni.
Immediato si è innescato un dibattito con toni anche abbastanza acri, che ha lasciato andare accusa politiche pesanti dai banchi dell’opposizione verso la maggioranza. Semplificando il lunghissimo dibattito, la maggioranza ha deciso di individuare un membro dell’opposizione a cui lasciare la presidenza, rivendicando a sé anche i nomi dei vicepresidenti in una proposta organica. Di contro le opposizioni hanno rivendicato non solo di non essere state precedentemente informate di questa “concessione”, ma di non riconoscere Mastrobattista quale rappresentante della minoranza in quanto si è più volte espresso platealmente tra il primo e il secondo turno per l’elezione di Maschietto sindaco. Alla fine della querelle con Luigi Parisella che più volte ha protestato non vedendosi concesso il diritto a replicare per via del regolamento comunale che prevede un unico intervento e i consiglieri di maggioranza che hanno rilanciato sul contenuto della propria proposta, l’opposizione, su proposta del consigliere Francesco Ciccone ha proposto il consigliere Salvatore Venditti come vice presidente, raccogliendo il consenso in extremis del gruppo di Parisella, con lo stesso ex sindaco, Franco Cardinale, Tiziana Lippa e Luigi Vocella. Proposta non sottoscritta dai due consiglieri eletti da Fratelli d’Italia, ovvero lo stesso Giulio Mastrobattista e Stefano Marcucci.
Le operazioni di voto, però, che hanno portato all’elezione di Giulio Mastrobattista a presidente del consiglio comunale e dei due vice nelle figure di Elisa Carnevale (vicario) e Cristian Peppe, hanno visto la maggioranza votare compatta sulla proposta con il voto in aggiunta del candidato presidente Mastrobattista. Si è astenuto anche il compagno di partito Marcucci sui primi tre voti, dichiarandosi favorevole a quella della vice presidenza a Venditti. Al momento dell’elezione, Mastrobattista ci ha tenuto a specificare alcune cose, tra cui una prettamente politica: “Ho assunto questo incarico da consigliere dell’opposizione dove rimarrò salvo anche a Fondi non cambino le condizioni per un centrodestra unito”.
Archiviata la pratica ufficio di presidenza è stata la volta della costituzione dei gruppi consigliari (ben 11 di cui 5 in maggioranza e 6 all’opposizione) con rispettiva nomina dei capigruppo. Poi le linee programmatiche dell’Amministrazione, rese note dal sindaco Maschietto e dibattute e approvate dai soli voti della maggioranza (voto contrario anche del presidente del consiglio Mastrobattista) e infine, ma non da ultimo, la composizione della nuova commissione elettorale che è sempre presieduta dal sindaco Beniamino Maschietto e che vede come membri della maggioranza eletti Maria Palma Di Trocchio e Piero Parisella e come membro dell’opposizione Tiziana Lippa.