Sembra passata una vita da quel giorno di fine agosto in cui il leader della Lega Matteo Salvini è venuto a Fondi per fare il suo personale comizio e per sostenere il candidato sindaco del centrodestra uscente – più la Lega per l’appunto – e riempire così piazza Duomo.
Sembra un’infinità di tempo perché anche se con un po’ più di problemi dell’inizio, oggettivamente il risultato è stato raggiunto, Maschietto è stato eletto al ballottaggio e proprio tra poche ore, sabato mattina, si riunisce il consiglio comunale e il nuovo sindaco comunica la nuova Giunta.
Ma alla Lega non toccherà nulla, almeno secondo indiscrezioni, e questa cosa, che il partito del Carroccio rimanga fuori dall’Amministrazione che ha sostenuto alle elezioni, non va giù ai dirigenti locali che prendono carta e penna e parlano della composizione della nuova giunta con “metodo cencelliano”.
Neppure il tempo di nominare gli assessori e tra quote rose e richieste delle liste, già sembra esserci più di qualche scontento in maggioranza.
Anzi, bisogna capire se si può considerare la Lega a Fondi ancora in maggioranza, al netto di quella che certamente sarà un’assenza politica nelle istituzioni. Quella frase conclusiva nella nota “la Lega intraprende un proprio percorso autonomo” lascia aperte varie interpretazioni, ma fa intendere che i dirigenti sovracomunali del partito sono d’accordo.
Sembra che a livello provinciale, le elezioni di Fondi e Terracina abbiano finito di incrinare i rapporti tra i tre principali schieramenti politici di centrodestra. Ma basta attendere qualche mese per capire se le beghe locali si replicheranno: nel 2021 si vota nel capoluogo di Latina, lì gli eventuali nodi verranno al pettine.