21 marzo 2018
di Simone Nardone
Curiosità, aspettative e anche definizioni politiche. Sono questi i sentimenti che ruotano attorno a chi osserva il sindaco di Latina Damiano Coletta. In questi giorni, tutto ciò si è ulteriormente enfatizzato, sulla base dell’indiscrezione, poi neppure così inaspettata, che vedrebbe il primo cittadino del capoluogo pronto a recarsi a Roma il prossimo 24 marzo per partecipare alla prima manifestazione politica nazionale di “Italia in Comune”, il partito-movimento che fa capo all’ex grillino e attuale sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
In realtà ciò non appare come una sorpresa, in quanto il sindaco Coletta, fin dalle prime battute da primo cittadino, ha provato a fare rete, giocando ad aggregare i movimenti non politicizzati del comprensorio. Dall’altra parte, però, nonostante la vocazione civica, il primo cittadino di Latina ha sempre provato ad emergere come figura politica, all’interno di un universo non definito e non allineato. In questo contesto si ricorderà anche la partecipazione ad inizio estate scorsa a Roma all’evento di Pisapia.
Molti ritraggono il movimento di Pizzarotti, come qualcosa di meno politico e più trasversale di ciò che stava provando a mettere insieme il sindaco di Milano, ma diversi esperti sono concordi nell’affermare che anche “Italia in Comune”, alla luce del sistema partitico in Italia potrebbe trovare una “sponda” a sinistra più che a destra.
Fatto sta che contatti e confronti ci sono stati. Alcuni dietro le quinte, altri alla luce del sole. Tra questi basti pensare alla presenza di Pizzarotti a Latina nell’ambito dell’iniziativa voluta dall’amministrazione “Comuni…in Comune” a settembre scorso.
In realtà bisogna attendere qualche altro giorno per il battesimo nella capitale per capirne di più. Come manca poco, per comprendere se Coletta aderirà in via ufficiale al nuovo soggetto politico e se sì, magari in quale forma, perché non è escluso possa anche avere qualche incarico di spessore.