venerdì 9 maggio 2014

Ospedali di Fondi e Terracina, De Meo e Simeone: "Abbandonati". Replica della Regione: "Falso, a Latina Dea di II livello"


Simone Nardone - 08/05/2014 - 17:22

Ieri il sindaco ha reso noto di aver inviato una lettera al Presidente della Regione, oggi rincara la dose il consigliere regionale di Forza Italia. La nota ufficiale di Zingaretti

Rimane sempre d’attualità la questione sanitaria del Presidio Centro. A tenere il dibattito per così dire “in caldo” ci pensa la politica, sia quella locale che regionale. Nei giorni scorsi il sindaco di Fondi Salvatore De Meo aveva scritto a Michele Caporossi, direttore generale Asl, mentre ieri ha preso carta e penna e ha inviato una missiva al commissario Zingaretti. A rincarare la dose, verso il presidente della Regione Lazio ci ha pensato quest’oggi il consigliere regionale Pino Simeone. 

"BASTA SILENZIO". L’accusa che lancia l’esponente regionale di Forza Italia è che “gli ospedali sono allo stremo, Zingaretti emerga dal silenzio e dia risposte ai cittadini. La situazione in cui versano l’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi e l’ospedale Fiorini di Terracina – riprende Simeone – è disperata. Mancano medici, infermieri e tecnici. I sindaci hanno chiesto da mesi un intervento. Lo stesso direttore generale della Asl Caporossi ha evidenziato che per coprire il deficit di personale nelle strutture della provincia, e in vista della stagione estiva, sono indispensabili circa 40 nuove unità. La risposta è stata il nulla”. Parole dure quelle del consigliere regionale originario di Formia: “Zingaretti esca dalle sue stanze, venga a visitare i nostri ospedali e abbia il coraggio di dire ai pazienti in lista di attesa, a tutti i cittadini che la sanità in provincia di Latina non ha speranza e che vuole chiudere gli ospedali. Non ha senso mantenere in vita delle strutture senza personale adeguato, con medici ed infermieri costretti a turni forzati, senza ferie e riposo, per dare una assistenza dignitosa ed efficiente ai cittadini”.

"SENZA RISPOSTE". "Siamo pienamente convinti che le decine di migliaia di persone che risiedono nel nostro comprensorio meritino attenzione e rispetto al pari di tutti i cittadini della regione – ha spiegato il primo cittadino di Fondi nella missiva inviata a Zingaretti, spiegando – lo dico con sincero rammarico, ma se nulla ancora dovesse mutare sono pronto ad abbandonare il corretto approccio istituzionale sinora dimostrato”. A questo fanno seguito le polemiche politiche con il centrosinistra locale: “Anziché sensibilizzare Zingaretti sulle oggettive difficoltà del nostro ospedale e indurlo a porvi rimedio concertando iniziative concrete con il DG Caporossi, il Partito Democratico si arrampica costantemente sugli specchi cercando di dare una giustificazione politica di parte alle attuali criticità, fingendo di dimenticare che l’atto aziendale approvato da Ilde Coiro del 2008, ovvero nel periodo in cui Piero Marrazzo presiedeva la giunta regionale, già condannava il San Giovanni di Dio ad una subalternità di cui da mesi stiamo scontando gli effetti".


LA REPLICA. Nel pomeriggio è arrivata, immediata, la replica dell'ufficio stampa della Regione Lazio: "L’abbandono della sanità di Latina è una eredità che ci stiamo lasciando alle spalle. Trasformare il pronto soccorso dell’ospedale Goretti in Dea di II livello, cioè nella struttura al vertice del sistema dell’emergenza, come previsto nei programmi operativi, rappresenta la svolta che la sanità provinciale aspettava da anni. Per quanto riguarda la carenza di personale dopo 7 anni dall’inizio del Piano di rientro finalmente la Regione è riuscita ad ottenere lo sblocco del turn-over che da quest’anno passa dal 10 al 15%. Questo permetterà, insieme ad  una riorganizzazione del settore e alla ottimizzazione delle risorse, di superare le criticità attuali anche degli ospedali di Fondi e Formia, e che la nuova Direzione della Asl sta gia avviando a soluzione".