Scritto da
Simone Nardone
Martedì 29
Aprile 2014 00:22
L’opposizione esce in blocco dall’aula, manca il numero legale per via di diversi assenti tra i
banchi della maggioranza e salta la seduta del consiglio comunale. E’ quanto
accaduto ieri sera (martedì 29 aprile) nella sala consiliare Luigi
Einaudi del Comune di Fondi.
Pietra dello scandalo il delicato punto all’ordine del
giorno sul MOF. Dopo
l’approvazione dei verbali della seduta precedente, infatti, si è subito
passati alla discussione del punto due all’odg “Società partecipata IMOF
S.p.A. – Operazione straordinaria di gestione ex art. 2446 c.c.”. A
relazionare sul tema il primo cittadino Salvatore De Meo, che è entrato nei
dettagli della questione sottolineando a più riprese di vedere con piacere
l’interesse verso il mercato ortofrutticolo di Fondi da parte della Regione
Lazio, ma di voler capire quale vuol essere l’impegno nella società da parte
dell’Ente regionale. Immediate le repliche dell’opposizione, prima con Bruno
Fiore, poi con Arnaldo Faiola e a seguire con Claudio Padula ed Egidio
Turchetta, fino ad arrivare a Vincenzo Trani che prendendo la parola, quasi a
sorpresa, ha chiesto al segretario generale Loricchio di verificare la presenza
del numero legale. A tale richiesta il funzionario ha iniziato l’appello mentre
tutti i consiglieri di opposizione uscivano dall’aula. Al termine della “conta”
Trani essendo determinante per il numero legale si è fatto dichiarare assente (in foto).
Statuto alla mano il segretario Loricchio coadiuvato dalla
presidente dell’assise Maria Luigia Marina hanno dato lettura dell’articolo
dello statuto comunale, sospendendo la seduta per trenta minuti. Alla ripresa
dei lavori (ore 22:52) l’appello ha sancito la presenza di soli quattordici consiglieri e
l’immediata invalidità della seduta, con l’odg slittato a data da
destinarsi
Tra gli assenti,
anche al primo appello, oltre a Franco
Cardinale dell’opposizione,
ben sei consiglieri di maggioranza: Marco
Carnevale, Oronzo Leone, Luigi Corina, Carlo Saccoccio, Maurizio Cima e Giovanni
Trani (questi ultimi due
presenti ad inizio seduta, ma poi fuoriusciti dall’aula ancora prima
dell’escamotage delle minoranze).
Difficile credere si sia trattato di frattura, considerato
che alcuni consiglieri erano fuori sede e che con ogni probabilità il punto
verrà approvato nella prossima seduta di consiglio. Dall’altra parte è
impossibile dire che nulla sia accaduto, poiché oggi pomeriggio il sindaco De
Meo sarà costretto ad andare all’assemblea dei soci della IMOF spa dovendosi
astenere non avendo approvato il documento in consiglio. Al contrario è vero, e
se vogliamo l’unico aspetto degno di sottolineatura, che si sia trattato di un
gioco politico da parte dei consiglieri di opposizione, che capitanati da
Giancarlo Di Manno e Luigi Parisella hanno convinto gli altri (Arnaldo Faiola
escluso – aveva
dichiarato voto favorevole, prima di abbandonare l’assise anzitempo per poter
decidere se fuoriuscire o meno con i colleghi) a mettere in difficoltà la
maggioranza. Una semplice questione numerica se vogliamo, anche se la politica
è fatta di numeri e forse per
la prima volta in quattro anni, quei
numeri hanno oscillato verso l’opposizione, che ha momentaneamente bloccato un
provvedimento.
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