lunedì 22 febbraio 2010

La corsa solitaria di Mastromanno


“Noi siamo i sostenitori a supporto della brigata Mastromanno per Fondi” è con queste parole che il tenente-colonnello Margaglio presenta, con la sua testimonianza, la candidatura a sindaco di Dante Mastromanno. E’ così che si presenta il noto dottore fondano alla cittadinanza, rappresentando la quarta forza in campo per concorrere alla carica di sindaco. Dopo alcune testimonianze di candidati è lo stesso Mastromanno a prendere la parola per precisare che la corsa sarà solitaria, perché la giovane formazione messa in campo non si riconosce in nessuno degli altri schieramenti. Nella stessa premessa un passaggio sentito è anche quello nel quale il candidato afferma: “Noi puntiamo a creare una moderna democrazia capace di saper dire basta allo scontro”. Da qui Mastromanno passa a sciorinare i vari punti chiave del programma amministrativo che propone di realizzare in caso di vittoria. Un programma conciso ma allo stesso tempo dettagliato, che parte dalla sanità e arriva alle infrastrutture passando per i parcheggi, il sociale, i rifiuti, le case popolari, la marina di Fondi, il piano spiagge e lo spaccato troppo grande tra centro e periferia. In tutto questo vi è il richiamo continuo e costante alla trasparenza e alla legalità che come viene detto “si può notare già nell’affissione dei manifesti elettorali”. Ma tornando al centro dei punti programmatici vi è un’attenzione particolare a quelli che sono da sempre dei temi cari alla cittadinanza fondana, ovvero: l’ospedale di Fondi, sul quale Mastromanno chiede il ripristino dei reparti depotenziati e soprattutto “di mandare via la politica dalla sanità”. Per poi passare al litorale e alla rivisitazione della Marina di Fondi “progetto da non abbandonare, ma allo stesso tempo da rivedere”. E infine la vicinanza a quelle zone periferiche o contrade che sono spesso abbandonate e sprovviste di tutti i servizi e che “divengono oggetto di corteggiamenti solo in campagna elettorale”. Per chiudere, il dottor Mastromanno precisa il perché si è allontanato dal gruppo della maggioranza uscente di cui faceva parte come consigliere, affermando: “Sono stato tre anni in un’amministrazione a scaldare una sedia. Non si può appoggiare una linea di un partito che a mio avviso è poco democratico, per quello ci proponiamo come forza alternativa”. Anche sull’ipotesi ballottaggio, qual’ora diventi realtà, Mastromanno propone un’unica via: “Noi abbiamo dei punti programmatici che sono completamente opposti agli altri schieramenti, o si trova un compromesso, o noi non appoggeremo nessuno . Non entreremo in un’amministrazione solo per ottenere una poltrona”.
Simone Nardone