mercoledì 30 dicembre 2009
Pista Ciclabile al buio
Luci spente in tutta la zona della pista ciclabile di Fondi. Buio pesto ovunque, tanto che le uniche luci provengono solo dalle auto di passaggio o da qualche sparuto lampione delle abitazioni vicine. E’ questo lo scenario che vivono i residenti da via Trentino Alto Adige fino a quelli nei pressi del Piazzale delle Regioni da diverse settimane senza notare l’attenzione di nessuno. Infatti non vi è stato alcun sopralluogo e nessuna segnalazione o comunicazione sul problema, la zona è completamente al buio da quasi un mese e i residenti sono notevolmente e giustamente irritati per la poca attenzione da parte delle istituzioni e dei settori competenti. In realtà questo è solo l’ultimo atto di una tragedia che va avanti da diverso tempo, perché vi è da dire che la pista ciclabile verte in uno stato molto prossimo all’abbandono da diverso tempo e che nessuno sembra stia facendo nulla per sistemare i cestini rotti, le panchine semi distrutte e i rifiuti di ogni genere che grazie alla disaffezione per la cura dell’ambiente da parte di alcuni individui si trovano un po’ ovunque, fin’anche galleggianti nelle pozzanghere. Ma evidentemente su tutto questo – di cui noi avevamo già parlato alcune settimane addietro – si è voluto spegnere i riflettori, ma questa volta nel vero senso della parola, come se al buio della notte residenti, frequentanti della zona e cittadini tutti si dimenticassero dello stato di degrado e in cui versano le diverse zone e strade della 167 fondana, continuamente sprovvista di servizi e lasciata all’incuranza e nell’abbandono più totale.
martedì 29 dicembre 2009
Mastromanno si candida a Sindaco
Passano i giorni, si avvicina la data delle elezioni di fine marzo e lo scenario politico fondano comincia a vedere nuovi attori che lottano per accaparrarsi il proprio ruolo in questo lungo film che si chiama campagna elettorale. L’ultimo in ordine cronologico ad annunciare la propria candidatura è il dottor Dante Mastromanno, consigliere uscente di maggioranza che rende noto alla cittadinanza la propria discesa in campo per la carica di sindaco, sostenuto da due liste civiche:“Popolo Fondano” e “Mastromanno insieme per Fondi”. Il dottore non è il primo ad essere uscito dall’ex maggioranza e ciò non può che ingarbugliare ulteriormente la matassa nel centro-destra. Infatti ancora non è arrivata l’ufficializzazione della candidatura a sindaco dell’ex assessore De Meo per quanto riguarda il Pdl, ufficialità che tutti attendevano prima delle festività e che invece non trova la conferma nelle parole dei suoi colleghi di partito, nonostante continua a sembrare il candidato designato. Situazione più delineata invece in casa “Progetto Fondi” che, anche se non rende noto quella che sembra la scontata candidatura a sindaco del suo fondatore, nonché Presidente uscente del Consiglio comunale Giorgio Fiore, continua comunque a rimane smarcato dal Popolo delle Libertà forte anche dell’appoggio della Lega Nord. Appoggio questo che lascia qualche perplessità visto che i cugini della Lega Lazio, con lo stesso simbolo dei padani sono dichiaratamente legati all’altro candidato sempre del centro-destra Franco Cardinale che tra l’altro, dopo l’inaugurazione del proprio quartier generale ha anche incassato l’appoggio non del tutto scontato di Nuova Area. La situazione non è di certo più delineata nel centro-sinistra che nonostante la nomina dei tre reggenti nel PD al posto del coordinatore dimissionario Fiore, continua a non ufficializzare ne quale sarà la coalizione, ne possibili nomi che potrebbero concorrere alla carica di sindaco. Quesiti questi che lasciano ancora in dubbio sia la posizione dell’Idv - ormai orientata ad andare da sola al voto - che il nodo primarie che piace alle forze politiche e ai simpatizzanti di sinistra ma che fatica a trovare nomi validi e nuovi che potrebbero dare alla consultazione preventiva un certo rilievo capace di non risolversi in un referendum tra pochi iscritti.
La vigilia di Natale per gli abitanti di via Alghero
Con la zappa in mano a togliere le erbacce a bordo strada. E’ così che gli abitanti di via Alghero – traversa di Via Madonna delle Grazie – hanno deciso di passare la vigilia di Natale, a ripulire la strada che conduce alle proprie abitazioni. Infatti sul ciglio della carreggiata vi è davvero di tutto, da piccoli cespugli a delle vere e proprie piante, fin’anche a carte, buste di plastica e pacchetti di sigarette, segno inequivocabile che la zona è sprovvista di qualsiasi attenzione da parte del Comune, sia per quanto riguarda il taglio dell’erba che cresce a bordo strada, fino ad arrivare a cose che se vogliamo sono ancora più semplici ovvero ad una semplice spazzata da parte degli operatori ecologici che comunque passano per via Madonna delle Grazie ma che probabilmente chiudono un occhio e sorvolano lo stato della piccola traversa. Situazione tra l’altro non diversa da altre strade di nuova realizzazione che si trovano sull’arteria della Carrera che rendono i cittadini insofferenti per l‘elenco di disservizi di cui soffrono. Infatti basta spostarsi poco ed entrare in via della Torre di cui abbiamo parlato da queste pagine qualche settimana addietro per constatare lo stato di degrado di una delle zone più abitate di Fondi. Insomma una situazione di degrado che quasi va ad accentuarsi esponenzialmente all’allontanarsi dal centro cittadino, quasi che una volta fuori dal centro, i cittadini diventino di serie “B”, tanto è che come sottolinea uno degli abitanti << Noi paghiamo le tasse come tutti gli altri cittadini, eppure non godiamo degli stessi servizi >>.
Piazza De Gasperi: primi risultati
Finalmente tra le lamiere e i cancelli del cantiere di Piazza De Gasperi si iniziano a scorgere i primi risultati dei lavori che dovrebbero regalare alla città il suo anfiteatro. Questi stanno iniziando a volgere al termine giungendo all’intera riqualificazione del centro cittadino, iniziato poco distante con la costruzione della casa comunale e sviluppatosi nella piazza adiacente con la realizzazione dei negozi e delle gradinate che a quanto pare vedranno l’inaugurazione nel prossimo giugno. Tanti sono stati i soldi spesi, e altrettante le polemiche che sono ruotate attorno agli appalti e all’ipotesi delle varianti al progetto iniziale, per quello che doveva essere il fiore all’occhiello del secondo mandato dell’amministrazione Parisella. Ma a quanto pare non tutti sono felici di come stanno riuscendo i lavori. Sono diverse infatti le voci che reputano la costruzione dell’anfiteatro un’opera mastodontica e di dubbia utilità, visto che questa si racchiuderebbe solo nella stagione estiva con concerti, serate e quant’altro e che difficilmente - o quanto meno di rado - lo vedrebbe utilizzato nel periodo invernale. La cosa che fanno più pesare gli scontenti sono gli alberi, i cespugli e le aiuole messe all’ultimo piano delle tribune per mantenere un poco di verde nella piazza. Però è altrettanto vero che tanti altri passando e vedendo i primi risultati non osano a spendere parole di elogio per l’ennesima opera pubblica realizzata negli ultimi anni a Fondi. Insomma, accantonata la grana mediatica del caso Fondi e della Casa Comunale anche l’apertura di Piazza De Gasperi con il nuovo look potrebbe creare non pochi scontenti e molte critiche, che andranno ad aggiungersi alle tante cose già dette nei mesi passati e a tutto ciò che verrà immesso nei prossimi mesi della campagna elettorale che come si preannuncia sarà lunga e molto esagitata.
giovedì 24 dicembre 2009
Gli auguri alla cittadinanza dal comandante Attardi
Laboratorio socio-politico "Caritas in Veritate"
Giovedì 17 dicembre nella cornice dell’ auditorium San Domenico si è tenuto il primo incontro del laboratorio socio-politico “Caritas in veritate” promosso dai parroci di Fondi in collaborazione con la Fondazione Associazione Nazionale Comuni d’Italia. Primo incontro di un percorso che come spiega Don Mariano Parisella sarà permanente e duraturo nel tempo e che deve essere un luogo di formazione e confronto per discutere dei vari temi che sono racchiusi attorno alla dottrina sociale della chiesa, un percorso con date e temi ben precisi, infatti il 4 gennaio si parlerà dei diritti, mentre più avanti si arriverà ai valori fondamentali della vita sociale passando per il bene comune, il principio di sussidiarietà e la partecipazione. Al tavolo dei relatori accanto a don Mariano e al segretario di Cittàlia siedono due illustri rappresentanti delle istituzioni: il primo è il Vescovo D’Onorio che descrive come il Vangelo detta automaticamente la dottrina sociale, il secondo è il commissario prefettizio Nardone, che invece parla di quella che lui definisce il “Vangelo laico” ovvero la Costituzione, ritenendola come <
mercoledì 16 dicembre 2009
Bruno Fiore lascia la guida del PD
Bruno Fiore ha presentato le proprie dimissioni da coordinatore del Partito Democratico del circolo di Fondi. La notizia è trapelata solo ieri, ma a quanto pare era nell’aria da qualche giorno. Dopo attente riflessioni e valutazioni ha deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani del coordinamento del circolo che sembra sia stato convocato per sabato prossimo, al quale spetta il compito di decidere sulla proposta avanzata, anche se in realtà la strada della trattativa è difficile o per meglio dire quasi chiusa. All’origine della sofferta scelta sembra ci siano frizioni e fratture all’interno del partito che non si sono ricucite neppure nella lunga battaglia condotta dal centro-sinistra in questi ultimi due anni sul tema della legalità e della lotta alle mafie. Questa lotta lo ha visto impegnato in primissima persona dapprima come uno dei fondatori e poi come portavoce del Comitato Permanente Antimafia e per questo divenuto oggetto anche di un attentato incendiario alla propria automobile, per fortuna sventato. Anche in questa occasione qualcuno aveva vociferato di una possibilità di dimissioni che però non erano arrivate, ma che anzi lo avevano visto notevolmente colpito e allo stesso tempo rigenerato. Ora però sembra sia stata scritta la parola “fine”, almeno all’esperienza di coordinatore del PD, assicurando comunque un impegno nel partito non meno intenso di quello avuto fin’ora e continuando a ricoprire il ruolo di portavoce del Comitato Antimafia. Tutto questo sembra andare a rafforzare il grande interrogativo e il clima di incertezza che ruota attorno all’intera area della sinistra fondana in proiezione delle elezioni di marzo, interrogativo che comunque inizia a trovare qualche certezza attorno a uno dei nodi fondamentali della corsa alle amministrative, ovvero la scelta delle primarie per il candidato Sindaco. Scelta che verrà resa pubblica in un’assemblea cittadina indetta per il 21 dicembre in cui le formazioni della coalizione si presenteranno alla cittadinanza e lanceranno questa ipotesi che vedrà con ogni probabilità tale evento come la prima uscita pubblica del nuovo coordinatore del Partito Democratico.
Ospedale, domenica niente parcheggi
La domenica mattina a Fondi è vietato ammalarsi, avere emergenze ed essere ricoverati. E se proprio stai male e devi recarti in ospedale è importante non dimenticare che è meglio andare a piedi o al massimo farti accompagnare, perché trovare un posto nel parcheggio della struttura ospedaliera è una missione quasi impossibile. Infatti il mercato domenicale che da più di un anno si trova in questa zona essendo molto affollato fa spesso in modo che i clienti e i turisti in difficoltà nel trovare un posto auto non in divieto di sosta finiscano per parcheggiare negli spazi riservati alla struttura ospedaliera che dovrebbero essere a disposizione dei malati, parenti dei ricoverati, medici e personale addetto. Infondo non ci vuole molto a capire che la maggior parte delle persone che entrano nel parcheggio a piedi, non stanno uscendo dall’ospedale, ma che vengono dal vicino mercato, avendo con se il segno distintivo delle borse colme di acquisti nelle proprie mani. Insomma un bel problema che oltre a vedere un’intera zona paralizzata dal traffico e dalle molte persone che vanno al mercato, crea non pochi disagi a coloro che devono recarsi in ospedale. Così come se non bastasse spesso nel parcheggio girano anche persone che cercano di smerciare calzini, cd o quant’altro, senza considerare le postazioni appena all’esterno del cancello ospedaliero con frutta o vasi di terracotta. Tutto questo è ancora più grave se consideriamo che il problema non è di recente natura, perché come abbiamo detto il mercato domenicale è stato spostato in questa zona da ormai più di un anno e già diverso tempo fa da queste pagine avevamo denunciato il problema per i cittadini. Problema, che anche se è stato ripresentato da più parti nel corso dei mesi non ha trovato alcun tipo di soluzione.
giovedì 10 dicembre 2009
Natale a lume di candela
"Accenderemo noi le luci, e prego tutta la cittadinanza di comprare candele e passare per il paese e dimostrare che non siamo a lutto", queste sono state le parole di Crescenzo Fiore – consigliere comunale uscente del PD – che ha usato venerdì scorso durante la trasmissione “Le voci della città” a cura dell’Istituto Colture e Società in onda sull’emittente locale Canale7. Una provocazione per mantenere alta l’attenzione su quello che sta diventando un caso che vede sconvolta l’intera popolazione di Fondi, quello della mancanza di illuminazioni natalizie per le vie della città. Ma ieri il conduttore della trasmissione ha rincarato la dose, trasformando quella che era nata come una provocazione in una vera e pacifica protesta, invitando tutti i cittadini a recarsi in piazza Unità d’Italia sabato alle ore 18 con una candela accesa per illuminare una città al buio delle feste. Solo il centro nei prossimi giorni potrebbe essere parzialmente illuminato, grazie ad uno stanziamento di circa 10 mila euro. Per ora le vie del paese sono illuminate solo dalle luminarie dei negozi; neppure quelle fisse sul Castello vengono accese nonostante basti alzare un solo interruttore per renderle funzionanti. Fondi sta scendo lentamente da un periodo particolarmente critico della sua storia e le festività natalizie possono rappresentare un punto di svolta per ritrovare l’identità e la coesione tra i fondani. Un modo per farsi sentire e per avanzare una richiesta legittima. L’appuntamento è alle 18 ai piedi del castello baronale, su cui sono istallate tutto l’anno luci che, non si sa perché, ancora non vengono accese.
martedì 24 novembre 2009
Viale Piemonte al buio: disagi per gli automobilisti
Viale Piemonte a Fondi è conosciuta da tutti come la strada che costeggia il Mof e fa da raccordo tra via Diversivo Acquachiara e via Stazione. Il lungo viale che da pochi anni è stato rimesso a nuovo è per fortuna molto frequentato di giorno e alla luce del sole, perché di notte chi transita da queste parti deve accontentarsi della luce lunare e i fari del proprio mezzo di locomozione. Infatti chi decide di passarvi nelle ore notturne si renderà perfettamente conto che l’unica illuminazione artificiale che illumina vagamente alcune parti della carreggiata arrivano da dei lampioni all’interno del mercato ortofrutticolo e da diversi stabili che costeggiano la strada. Anche se in alcune zone specifiche - come la rotonda che collega viale Piemonte con via Carrera - la strada è totalmente al buio e come se non bastasse la segnaletica orizzontale che ricorda ai viaggiatori chi ha la precedenza è quasi totalmente assente o cancellata. Ma visto che al peggio non vi è mai fine, continuando a percorrere la strada si arriva alla nuovissima rotonda che immette viale Piemonte su via Diversivo Acquachiara, dove il buio pesto non viene interrotto neppure per segnalare questo importantissimo incrocio. Tra l’altro essendo la via completamente dritta e poco trafficata nelle ore notturne spesso si possono anche incontrare automobilisti o motociclisti che sfrecciano a velocità del tutto al di sopra dei limiti consentiti per legge. Infine da dire che questa situazione è paradossalmente più grave se si considera che i pali della luce sono presenti in tutta la zona e sono presenti su tutto il tratto di carreggiata. Ma per dare risposta a questa strana situazione di poca attenzione da parte delle autorità, bisognerebbe forse prima interrogarsi sul perché a Fondi da ormai diversi mesi ogni notte vi è una zona che rimane al buio; anche se l’illuminazione è predisposta e teoricamente funzionante.
sabato 21 novembre 2009
In difesa dei diritti dell'infanzia
Il 20 novembre 1989 i rappresentanti degli Stati di tutto il mondo, riuniti nell'Assemblea Generale dell'ONU, approvano all'unanimità il testo della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia. Con quell’atto ai bambini veniva finalmente riconosciuta una rilevanza giuridica internazionale e i principi minimi che spettano ad ogni fanciullo al di là della nazione di nascita. L’importanza di tale atto che festeggia oggi stesso la propria ricorrenza ha fatto si che la Cooperativa Sociale La Viandanza - in collaborazione con l’Associazione La Formica, L’Azione Cattolica della diocesi di Gaeta, l’ARS, il CREIA e il Garante dei diritti dell’infanzia della regione Lazio - organizzasse una bella tavola rotonda dal nome “Ogni diritto resti diritto”. Tutto questo per ricordare e sancire a distanza di vent’anni da quell’evento gli stessi diritti fondamentali: che vanno dal Diritto al Futuro al Diritto al Gioco, passando per quello all’Istruzione, alla Musica e allo Sport. Per tale motivo, l’organizzazione ha pensato di affiancare ad ogni principio fondamentale un ospite di rilievo che porti la propria testimonianza ci come quel diritto abbia importanza nella vita dei bambini. Tutto questo nella splendida cornice di una mostra sui diritti dei bambini, tra le mura del Monastero di San Magno alle ore 19,30. Come ci dice uno degli organizzatori de La Viandanza <<è un’occasione per valutare insieme la situazione locale e generale sui diritti dell’infanzia>>.
Incrocio pericoloso, semaforo lampeggiante
Il semaforo dell’incrocio che fa da raccordo tra via Sassari, Via Cuneo e Via Madonna delle Grazie è di nuovo lampeggiante da qualche giorno; con il grande disappunto di residenti e passanti. Non sono trascorse infatti molte settimane da quando gli operai del comune lo avevano finalmente rimesso in funzione dopo quasi un mese di inattività e tamponamenti su tamponamenti. Infatti l’incrocio in questione è molto pericoloso vedendo confluire su di se quattro traverse decisamente affollate in quasi tutte le ore sia del giorno che della notte. Spesso dunque, complice la fretta degli automobilisti e la poca prudenza generale l’incidente è sempre dietro l’angolo, anche quando il semaforo funziona correttamente, immaginiamoci quando tutto è affidato al buon senso di chi è al volante. Tra l’altro come avevamo prima accennato non è da molto che il semaforo era stato rimesso in funzione dopo diverse settimane in cui era fisso il lampeggiamento, e come ci racconta una ragazza che abita nella zona quando non funziona è difficile che passino due giorni senza che avvenga almeno un piccolo tamponamento, anche se in alcune giornate gli incidenti - per fortuna tutti di piccole portate - possono essere anche più di uno. Una cosa è certa che per chi passa svariate volte in una giornata al fatidico incrocio sa di rischiare di tamponare o di essere tamponato, colpa sia della disattenzione di alcune persone che soprattutto del semaforo non funzionante. Ma nella speranza e la lunga attesa che questo possa essere aggiustato speriamo che - come si dice da queste parti - “non debba scapparci il morto”.
mercoledì 18 novembre 2009
Pista ciclabile da rifare
La pista ciclabile che costeggia parte di via della Stazione, è il classico esempio di cattiva gestione di uno dei pochi spazi verdi e di svago presenti sul territorio fondano. Il manto stradale non viene rifatto da anni e anni, anche per via degli alberi che hanno deformato e creato dune e gobbe per gran parte del tracciato e che creano non pochi problemi a coloro che l’attraversano. Non unico problema per i temerari ciclisti e pedoni che di tanto in tanto devono anche fare attenzione a qualche poco di buono che sfreccia a tutta velocità con scooter e motorini per le strette vie del tracciato. Le panchine, invece che fino a qualche anno fa erano all’incirca una quindicina sono state sradicate e distrutte e le poche rimaste - che possiamo contarle sul palmo di una mano - sono danneggiate e quasi inutilizzabili. I cestini sono stati abbattuti quasi fossero presidi nemici, e i resti di questi, - come delle panchine - si spostano a piacimento dei passanti, senza che nessuno faccia nulla per togliere di mezzo ciò che è danneggiato, magari sostituendoli con pezzi nuovi. Tutto sembra risolto con l’erba tagliata, non considerando che questo è solo uno degli elementi importanti per uno spazio verde che assomigli vagamente ad un piccolo parco pubblico. Neppure la progressiva centralità della pista ciclabile in tutta la zona, per via della costruzione della scuola elementare G. Gonzaga e della Biblioteca e Centro Multimediale, ha fatto si che l’intera area vivesse una seconda giovinezza e un minimo di risistemazione. Così gli scenari di progressivo degrado continuano ad esservi, sotto gli occhi di tutti; chi vuole sfogarsi e distruggere quel poco che ancora non è stato distrutto continua a farlo, e i nonni che magari accompagnano i nipotini a fare una passeggiatina devono fare una caccia al tesoro per trovare una panchina integra sulla quale potersi riposare anche solo per pochi istanti.
martedì 17 novembre 2009
Zona 167 nel degrado
Fondi, zona 167, piazzale delle Regioni. E’ qui che sorge da circa vent’anni questa strana struttura che da rudere è passata in abbandono senza mai entrare in funzione. Fu costruita quando il piazzale delle Regioni della zona 167 ancora non era neppure in progetto e la pista ciclabile stava nascendo. L’edificio in questione era stato pensato come una struttura che dovesse ospitare un centro per gli anziani o magari un centro sociale. Insomma un luogo di aggregazione sociale. Nonostante i nobili intenti, però, lo scheletro è rimasto così per anni, in totale abbandono e degrado; luogo di fortuna per senza tetto e di spaccio per tossicodipendenti. Con la rivalutazione dell’intera area avvenuta con la nascita della scuola elementare prima e del centro multimediale poi, si era ben pensato che quella struttura ristrutturata e rimessa in funzione potesse divenire un ottimo luogo per creare un punto nevralgico dell’intero quartiere inserendo nei suoi locali un piccolo ufficio postale. Ad onor del vero bisogna riconoscere che i lavori sono stati fatti, ma una volta inaugurata la biblioteca lì accanto, la piccola struttura è rimasta in stato di abbandono. <
Simone Nardone
Colpo a San Magno, in manette
Simone Nardone
sabato 14 novembre 2009
Via della Torre nel degrado
Via della Torre è un’importante punto di snodo tra via Spinete I e II da una parte e via Diversivo Acquachiara e Madonna delle Grazie dall’altra. Ma per chi è costretto a percorrerla per rientrare a casa o che imboccandola cerca di evitare il traffico nelle ore di punta, sa perfettamente che lo fa a proprio rischio e pericolo, specie di notte. Infatti gran parte di questa strada è sprovvista di illuminazione, il manto stradale - che probabilmente neppure merita questa dicitura - è sconnesso, danneggiato e presenta svariate buche che assomigliano a voragini e che costringono gli automobilisti a pericolosissimi slalom per evitarle. La segnaletica orizzontale è del tutto inesistente e capire quale sia la delimitazione dello stop diviene un’ennesima impresa. Poi come se tutto questo non bastasse, nella zona girano alcuni cani randagi di grossa taglia che durante il giorno si sdraiano al centro della carreggiata, e nelle ore notturne, spesso costringono gli automobilisti a manovre azzardate per evitare di investirli. Senza considerare il rischio per le persone che in questa zona amano andare in bicicletta o a fare jogging. Questo è un problema non solo di via della Torre, infatti, tutta lo zona, che è nuova e in continua espansione edilizia presenta gli stessi problemi, addirittura all’imbocco della vicina via Spinete da qualche mese si può ammirare un cartello che segnala pericolo, per via del fondo stradale molto danneggiato e sconnesso. Quasi come se le amministrazioni passate abbiano pensato a far costruire dimenticandosi dei servizi reclamati dai residenti, i quali, quasi ogni giorno, sono costretti a chiamare o a scrivere al comune per far si che qualcuno si degni di venire a sistemare o a tappare qualche buca. Sempre continuando a sognare un manto stradale nuovo.