martedì 17 novembre 2009

Colpo a San Magno, in manette

Sono finiti in manette i due rapinatori che, quasi due anni fa, misero a segno il colpo quasi due anni fa alla filiale di San Magno della Banca Popolare di Fondi . I due nomi sono: Domenico SEVERA di anni 53 il quale è stato prelevato dalla squadra mobile presso l’abitazione della madre, mentre a Mario ZILLI (51 anni) l’ordine di custodia cautelare è stato fatto pervenire direttamente alla Casa Circondariale de L’Aquila nella quale è attualmente detenuto. Entrambi sono originari e residenti nella Provincia di Roma, nullafacenti e pregiudicati, nonché rapinatori di professione. Ricordiamo che il 2 gennaio 2008 i due rapinatori, avevano messo a segno il colpo introducendosi all’interno della filiale della Banca Popolare di Fondi con dei cappellini e a volto coperto e di conseguenza il lavoro fatto grazie ai fotogrammi estrapolati dalle registrazioni delle videocamere di sorveglianza è stato particolarmente difficile, ed anche per questo per vedere dei frutti si è dovuto aspettare diversi mesi. Inoltre i malviventi, erano armati con un taglierino e uno storditore elettrico e non esitarono ad usare modi brutali e violenti per evitare che un cliente uscisse dalla Banca e per farsi consegnare il bottino. Seguirono la stessa linea d’azione prima di scappare, rinchiudendo personale e clienti nello sgabuzzino creandosi il tempo necessario per la fuga - con altri due complici - con circa 55.000 euro tra contanti e assegni a bordo di una Ford Fiesta di colore grigio che risultò anch’essa rubata. L’unico indizio che venne riscontrato fu l’accento, definito dai testimoni “laziale” o “ciociaro”. Da allora - ha spiegato ieri mattina il vice questore Massimo Mazio - le indagini non si sono mai fermate e grazie alle videocamere sia interne che esterne della Banca e ai fotogrammi selezionati - che praticamente hanno fatto il giro di quasi tutte le Questure presenti sul territorio italiano - la Squadra Mobile di Teramo ha potuto appurare che vi erano evidenti similarità fisiche e somatiche, nonchè di modalità di furto e di modo di vestire di alcuni pregiudicati che avevano compiuto un altro colpo il 14 novembre del 2007 presso un istituto di credito a Villa Rosa di Martinsicuro nella provincia di Teramo. Questo ha permesso agli inquirenti di aumentare il livello di intensità delle indagini, fino a riuscire ad arrivare ai nomi e ai fermi di Severa e Zilli tra l’altro ben conosciuti alle forze dell’ordine di Roma e zone limitrofe. Svaniti, o meglio probabilmente divisi in parti uguali e difficilmente rintracciabili i soldi del bottino. La banda però è sicuramente più grande e quanto meno dovrebbe conoscere altri due componenti presenti nella rapina di Fondi che non entrarono nella Banca ma che parteciparono al colpo: uno facendo il palo, e l’altro che aspettava in macchina per la fuga. La speranza degli inquirenti è di riuscire ad arrestare anche il resto della banda.
Simone Nardone