martedì 29 dicembre 2009

Mastromanno si candida a Sindaco


Passano i giorni, si avvicina la data delle elezioni di fine marzo e lo scenario politico fondano comincia a vedere nuovi attori che lottano per accaparrarsi il proprio ruolo in questo lungo film che si chiama campagna elettorale. L’ultimo in ordine cronologico ad annunciare la propria candidatura è il dottor Dante Mastromanno, consigliere uscente di maggioranza che rende noto alla cittadinanza la propria discesa in campo per la carica di sindaco, sostenuto da due liste civiche:“Popolo Fondano” e “Mastromanno insieme per Fondi”. Il dottore non è il primo ad essere uscito dall’ex maggioranza e ciò non può che ingarbugliare ulteriormente la matassa nel centro-destra. Infatti ancora non è arrivata l’ufficializzazione della candidatura a sindaco dell’ex assessore De Meo per quanto riguarda il Pdl, ufficialità che tutti attendevano prima delle festività e che invece non trova la conferma nelle parole dei suoi colleghi di partito, nonostante continua a sembrare il candidato designato. Situazione più delineata invece in casa “Progetto Fondi” che, anche se non rende noto quella che sembra la scontata candidatura a sindaco del suo fondatore, nonché Presidente uscente del Consiglio comunale Giorgio Fiore, continua comunque a rimane smarcato dal Popolo delle Libertà forte anche dell’appoggio della Lega Nord. Appoggio questo che lascia qualche perplessità visto che i cugini della Lega Lazio, con lo stesso simbolo dei padani sono dichiaratamente legati all’altro candidato sempre del centro-destra Franco Cardinale che tra l’altro, dopo l’inaugurazione del proprio quartier generale ha anche incassato l’appoggio non del tutto scontato di Nuova Area. La situazione non è di certo più delineata nel centro-sinistra che nonostante la nomina dei tre reggenti nel PD al posto del coordinatore dimissionario Fiore, continua a non ufficializzare ne quale sarà la coalizione, ne possibili nomi che potrebbero concorrere alla carica di sindaco. Quesiti questi che lasciano ancora in dubbio sia la posizione dell’Idv - ormai orientata ad andare da sola al voto - che il nodo primarie che piace alle forze politiche e ai simpatizzanti di sinistra ma che fatica a trovare nomi validi e nuovi che potrebbero dare alla consultazione preventiva un certo rilievo capace di non risolversi in un referendum tra pochi iscritti.