27 luglio 2022
Un restyling alla segnaletica provinciale, probabilmente questo ha fatto comparire, l'ormai famoso cartello di "divieto di transito" sulla strada dove insiste lo stabilimento dei mezzi e dei rifiuti della De Vizia che a Fondi gestisce la raccolta differenziata domiciliare. Effettivamente, nelle scorse settimane l'Ente Provinciale ha operato diversi lavori in zona soprattutto per quanto riguarda la viabilità. I più impattanti, anche visivamente, sono stati quelli dei limiti di velocità con i tabelloni che segnalano i chilometri orari di percorrenza quando si transita sulla Fondi-Sperlonga, proprio nei pressi dell'incrocio con la zona Tre Ponti, dove si imbocca la strada che porta allo stabilimento e dove, da cartello, non si può transitare.
In realtà, però, non si tratta di alcuna novità, perché essendo quella strada demaniale e in gestione al Consorzio di Bonifica, prevede solo il passaggio dei mezzi tecnici dell'Ente consortile. La sostituzione del cartello, infatti, sarebbe avvenuta in quanto quello precedente e che si trova sugli argini dei canali si era andato deteriorando ed era quasi illeggibile. Ma rimane una questione apparentemente non di poco conto: su quel tratto di strada, infatti, rimane il divieto di percorrenza per i mezzi, un tratto di strada che serve, oltre allo stabilimento dei rifiuti, anche altre due aziende. La consuetudine, anche laddove in altre parti del territorio si è provveduto ad aprire aziende o costruire abitazioni nei pressi degli argini consortili, vuole che nessuno ponga mai la questione legale del transito. A termini di cartellonistica, però, vista la proprietà del demanio e la gestione del Consorzio di Bonifica, su quel tratto di strada non sarebbe consentito il transito né ai cittadini per conferire i rifiuti o per ritirare un nuovo mastello, ma nemmeno l'attraversamento del manto di strada ai mezzi della De Vizia o delle altre attività. E la cosa peggiore è che in caso di sinistro sul posto la colpa rischierebbe di ricadere su chi abbia imboccato la strada nonostante il divieto. La realtà, però, è che il traffico di mezzi in entrata e in uscita prosegue normalmente com'era prima della sostituzione del vecchio cartello. L'unica cosa che si potrebbe fare, da un punto di vista amministrativo – ma non di immediata risoluzione – l'Ente comunale potrebbe tentare di alienare a sé quel tratto di strada, o al massimo, di aprire un passaggio di accesso da un altro punto senza andare ad intaccare le banchine consortili.Simone Nardone