venerdì 28 ottobre 2022

Quel “divieto di transito” che ci deve stare ma che non si può rispettare

 Latina Editoriale Oggi

 27 luglio 2022

Un restyling alla segnaletica provinciale, probabilmente questo ha fatto comparire, l'ormai famoso cartello di "divieto di transito" sulla strada dove insiste lo stabilimento dei mezzi e dei rifiuti della De Vizia che a Fondi gestisce la raccolta differenziata domiciliare. Effettivamente, nelle scorse settimane l'Ente Provinciale ha operato diversi lavori in zona soprattutto per quanto riguarda la viabilità. I più impattanti, anche visivamente, sono stati quelli dei limiti di velocità con i tabelloni che segnalano i chilometri orari di percorrenza quando si transita sulla Fondi-Sperlonga, proprio nei pressi dell'incrocio con la zona Tre Ponti, dove si imbocca la strada che porta allo stabilimento e dove, da cartello, non si può transitare.

In realtà, però, non si tratta di alcuna novità, perché essendo quella strada demaniale e in gestione al Consorzio di Bonifica, prevede solo il passaggio dei mezzi tecnici dell'Ente consortile. La sostituzione del cartello, infatti, sarebbe avvenuta in quanto quello precedente e che si trova sugli argini dei canali si era andato deteriorando ed era quasi illeggibile. Ma rimane una questione apparentemente non di poco conto: su quel tratto di strada, infatti, rimane il divieto di percorrenza per i mezzi, un tratto di strada che serve, oltre allo stabilimento dei rifiuti, anche altre due aziende. La consuetudine, anche laddove in altre parti del territorio si è provveduto ad aprire aziende o costruire abitazioni nei pressi degli argini consortili, vuole che nessuno ponga mai la questione legale del transito. A termini di cartellonistica, però, vista la proprietà del demanio e la gestione del Consorzio di Bonifica, su quel tratto di strada non sarebbe consentito il transito né ai cittadini per conferire i rifiuti o per ritirare un nuovo mastello, ma nemmeno l'attraversamento del manto di strada ai mezzi della De Vizia o delle altre attività. E la cosa peggiore è che in caso di sinistro sul posto la colpa rischierebbe di ricadere su chi abbia imboccato la strada nonostante il divieto. La realtà, però, è che il traffico di mezzi in entrata e in uscita prosegue normalmente com'era prima della sostituzione del vecchio cartello. L'unica cosa che si potrebbe fare, da un punto di vista amministrativo – ma non di immediata risoluzione – l'Ente comunale potrebbe tentare di alienare a sé quel tratto di strada, o al massimo, di aprire un passaggio di accesso da un altro punto senza andare ad intaccare le banchine consortili.

 

Simone Nardone