lunedì 17 ottobre 2022

L’ospedale “spento” come la sua insegna

 Latina Editoriale Oggi

 16 ottobre 2022 

Nei giorni scorsi il comitato a difesa dell’ospedale di Fondi presieduto da Lucio De Santis ha avuto modo di incontrare presso il nosocomio di via San Magno il direttore sanitario del presidio centro dell’Asl di Latina Giuseppe Ciarlo e il suo vice Fabrizio Turchetta. Sul banco degli imputati, ancora una volta le promesse non mantenute da parte delle istituzioni e un ospedale all’apparenza sempre più depotenziato. Il comitato ha chiesto per l’ennesima volta di fare in modo che la struttura sanitaria possa tornare a vivere.

“È avvilente – ha spiegato Lucio De Santis – andare all’ospedale e vederlo praticamente vuoto”. Non va giù al comitato di cittadini di Fondi che per anni la Fondazione, poi scioltasi con la scomparsa di Mario Izzi ha fatto dotare la struttura ospedaliera di ogni strumento necessario grazie alla solidarietà locale, non trovando la stessa sensibilità nelle istituzioni ai vari livelli. Il comitato, non accetta neppure che si parli continuamente di un nuovo ospedale di comunità quando invece si potrebbe puntare a ridare vita alla struttura ospedaliera esistente. Ma su questo dall’Asl, pare abbiano spiegato come l’ospedale di comunità deve essere una struttura a sé, a prescindere esterna a quella già esistente. “Fa male vedere l’ospedale, nato da tante battaglie, in questo stato in cui sembra che a nessuno importi più nulla” ha chiosato De Santis, portando un esempio lampante: “Sono cinque anni che la ‘H’ posta in cima alla struttura è spenta e nessuno in cinque anni è riuscito ad aggiustarla. Questa volta ci hanno promesso che verrà riparata” hanno commentato dal comitato dopo la riunione. Certo, mentre il consiglio comunale a margine dell’approvazione del nuovo atto aziendale qualche mese fa, chiedeva, con un documento all’Asl di impegnarsi nel riattivare tutto il ciclo delle emergenze, compresi i posti di rianimazione, vedendo che non si trovano neppure i soldi per ripristinare un’insegna luminosa, è ovvio che tutto il resto sembra ascritto nel libro dei sogni. Un obiettivo concreto, probabilmente l’unico in grado di ridare forza e slancio al San Giovanni di Dio, è quello riportato in auge nelle ultime settimane da alcune forze politiche, ovvero creare una convenzione e portare l’Università nell’ospedale di Fondi. Ma la verità è: si tratta di un percorso possibile? C’è la volontà per arrivare a ciò? Al momento sembra una mera ipotesi ma si sa che in politica, se c’è davvero la volontà, tutto è possibile.

 

Simone Nardone