9 luglio 2022
Il Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi
fa nascere il “Parco dei Diritti” all’interno di uno dei pochi giardini verdi
del centro città, parliamo di Villa Cantarano che costeggia il tratto
dell’Appia moderna. Lo fa con eventi in due giorni da un unico e grande
significato: la panchina arcobaleno. Lunedì l’appuntamento è alle 18 per coloro
che vogliono contribuire a colorare la panchina, mercoledì invece, la cerimonia
di inaugurazione della stessa alle 18.30.
Il calendario, è realizzato in
collaborazione con l’associazione Onorato II Caetani e l’Arcigay Latina
seicomesei. Dunque, a poco più di un anno di distanza dalle polemiche in
consiglio comunale sull’istituzione di una panchina arcobaleno in centro città,
Fondi avrà il suo simbolo generalmente riconosciuto contro l’omotransfobia.
Tutto ciò, però, non avviene grazie ad una decisione dell’Ente comunale, bensì
per l’impegno del Parco. Nel maggio del 2021, la questione della panchina
arcobaleno era diventata un vero e proprio caso politico. L’istituzione – per
tramite di una mozione – era stata proposta in sede di consiglio dall’esponente
di minoranza del centrosinistra locale Salvatore Venditti (capogruppo di
Camminare Insieme). In quell’occasione la maggioranza aveva addirittura fatto
mancare il numero legale nonostante all’epoca il consiglio comunale si
svolgesse da remoto. Alla riunione successiva la mozione era stata bocciata. Il
documento, poi era stato ripresentato dalla maggioranza, integrando il testo
con percorsi da fare nelle scuole era passato a larghissima maggioranza, ma nel
documento era sparito un po’ a sorpresa il simbolo arcobaleno. A distanza di
tempo, si può affermare che più che una questione di principio, la panchina era
diventata una questione politica, dove una parte politica sembrava non voler
far passare la proposta di un’altra e viceversa. La prossima settimana tutto
ciò sarà solo un ricordo perché Fondi avrà la sua panchina. Curiosità del caso,
però, nel programma dei prossimi giorni, con tanto di interventi istituzionali
dove spiccano i nomi dell’assessore regionale alle Pari opportunità Enrica
Onorati, del presidente del Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi Bruno
Marucci e del direttore dell’Ente Lucio De Filippis, di rappresentanti del
Comune non c’è neppure l’ombra. Qualcuno sostiene che in realtà non siano
neppure partiti gli inviti proprio per via di quanto era accaduto nel 2021. La
speranza da parte di molti è che un simbolo di libertà e tolleranza permetta di
andare oltre a quelle che ai più possono sembrare come inutili e divisioni.
Simone Nardone