28 marzo 2019
di Simone Nardone
Vincenzo Carnevale, vice presidente e consigliere di Forza Italia uscente della Provincia di Latina (e consigliere comunale di Fondi), al termine del mandato dice la sua sul ruolo che hanno e che dovrebbero avere le Province, ma non solo. Nel corso dell’intervista ha rivendicato anche i risultati raggiunti e la forza dell’Amministrazione di cui ha fatto parte: “Bisogna continuare a trovare un’unità d’intenti”.
Cosa cambia tra rivestire il ruolo di consigliere comunale e quello di vice presidente della Provincia?
“Così come previsto oggi dalla legge non si diventa amministratore provinciale se prima non lo si è a livello comunale; cosa cambia? Bisogna avere uno sguardo d’insieme e fare rete e raccordo tra i territori. Nel 2017 mi è stata data la possibilità di affrontare questa nuova sfida che poi nell’ultimo anno mi ha visto anche rivestire il ruolo di vice presidente nell’Amministrazione Medici. Un compito che penso – e spero – abbia permesso di accrescere il funzionamento della macchina amministrativa. Ma che mi ha anche dato molto a livello personale come esperienza, non ultima l’elezione a vice presidente dell’Unione delle Province Italiane del Lazio.”
Ma oggi, dopo il Decreto Delrio, le Province funzionano o hanno un ruolo “monco” come spesso viene denunciato?
“Le Province rimangono centrali nell’assetto istituzionale del nostro Paese. Sono oggettivamente più vicine ai cittadini rispetto alla Regione, seppur relegate a istituzioni di secondo livello. Oggi le Province ci permettono di dare un contributo importante al territorio solo su tre materie principali. Come previsto dalla riforma Delrio, infatti, possiamo operare solo in merito a questioni di edilizia scolastica, viabilità e ambiente. Per tornare alla domanda, però, sì, le Province sono “monche” perché non hanno un diretto consenso elettorale. Ritengo che il potere deve tornare in mano ai cittadini che devono poter votare per eleggere i propri rappresentanti.”
Da vice presidente uscente come si immagina il futuro di questo Ente?
“Spero che torni ad essere un Ente di primo livello che abbia competenza su più tematiche. Noi siamo stati in prima linea su ogni tipo di emergenza territoriale: vedi l’ondata di maltempo dello scorso 29 ottobre o la risoluzione dell’annosa questione di Ponte Sisto. Come? Abbiamo fatto da tramite, abbiamo contribuito a fare rete e abbiamo puntato a risolvere i problemi dei cittadini. Ma non basta, ci aspettiamo che dal Governo si rendano conto del fatto che è impensabile, ad esempio, che la politica turistica di un territorio sia di competenza regionale e comunale, e che la Provincia, che potrebbe aiutare le peculiarità dei territori a fare rete e a incontrarsi su singoli aspetti sia completamente tagliata fuori. Ma ci sono tanti temi su cui dovremmo poter e dover intervenire: penso ad esempio all’agricoltura, le attività produttive, le pari opportunità, la formazione, il lavoro e ovviamente la sanità.”
Ripete spesso questa espressione del “fare rete” quasi fosse un mantra. Cosa intende?
“Quello che ho già detto e quello che ho provato a fare nel corso del mio mandato. Poco meno di un anno fa quando proposi, insieme a colleghi del mio e di altri partiti, un patto politico per l’Amministrazione della Provincia, ce ne hanno dette di tutti i colori, oggi più di qualcuno non ne parla più. Io credo che i partiti hanno un ruolo determinante e importantissimo nello scenario amministrativo ad ogni livello, guai a farne a meno per salvaguardare i principi democratici. Ma la Provincia, così come è strutturata oggi, deve continuare a trovare un’unità d’intenti.”
Prima faceva riferimento a scuola, viabilità e ambiente. Pensa siano più le politiche messe in campo o quello che dovrà fare la prossima amministrazione?
“C’è sempre qualcosa da fare e si può sempre migliorare, soprattutto in politica. Certo, con lo sblocco dei fondi siamo riusciti a rimettere in moto una Provincia che è stata ferma per troppo tempo. Per esempio: nell’ambiente abbiamo investito circa 16 milioni di euro per potenziare la raccolta dei rifiuti attraverso il porta a porta per tentare di chiudere l’intero ciclo di rifiuti all’interno del territorio. I Comuni avranno la possibilità di provvedere alla gestione pubblica del compostaggio facendo rete con Enti limitrofi. Poi l’edilizia scolastica: abbiamo risposto con progetti per ben 13 milioni e mezzo di euro per adeguamento e manutenzione scuole superiori e non da ultimo la questione della viabilità con il rifacimento e l’adeguamento di tantissime strade provinciali come ad esempio le Migliare o la Fondi-Sant’Anastasia, ma anche altre arterie che sono in condizioni pessime. Penso che dopo l’approvazione del bilancio, a partire da questa estate, la nostra Provincia tornerà ad avere un nuovo volto.”
Domenica si rinnova il consiglio, Vincenzo Carnevale proseguirà la sua esperienza in Provincia?
“Non sta a me dirlo. Ho deciso di rimettermi a disposizione per continuare quello che abbiamo iniziato. Dal canto nostro siamo fiduciosi di aver fatto un buon lavoro.”