sabato 24 settembre 2016

Verso Unicusano Fondi- Juve Stabia, tutti i segreti del prossimo avversario delle Vespe

L'intervista che mi hanno fatto i colleghi di Stabia Channel


23 settembre 2016

Intervista esclusiva ad un collaboratore della testata online «h24notizie.com» che ci presenta in generale i prossimi avversari della squadra gialloblu

di Maria Felice Ferrara


Quarto successo consecutivo in campionato, il secondo in casa. Con la vittoria di domenica sera al Romeo Menti contro il Siracusa, la Juve Stabia ha cancellato definitivamente il ricordo della sconfitta all'esordio contro il Catania consolidandosi sempre di più nelle zone nobili della classifica, al terzo posto a voler essere precisi. 
Una vera e propria macchina da goal quella di Gaetano Fontana, che ha saputo gestire alla grande tre incontri ravvicinati in soli sette giorni portando a Castellammare il bottino pieno di 9 punti che gli permette di guardare la capolista Foggia a soli tre lunghezze di distanza. Ora, dopo una settimana in cui è stato possibile fare un pò il pieno di energie, le Vespe voleranno allo Stadio "Domenico Purificato" dove domenica sera affronteranno il Fondi, una squadra che è stata ripescata dalla Serie D e che ha iniziato col botto la sua nuova avventura in Lega Pro, grazie al successo all'esordio sulla Reggina a cui hanno fatto seguito la sconfitta con la Vibonese, la vittoria con l'Akragas, il rocambolesco pareggio con il Melfi e la terza giornata di campionato col Catania da recuperare mercoledi 28 Settembre. 


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La formazione romana non è di certo un avversario semplice da affrontare, dunque che gara ci si può aspettare domenica sera? 
In esclusiva, per voi lettori e appassionati del calcio stabiese, ho fatto quattro chiacchiere con Simone Nardone, collaboratore della testata online «h24notizie.com» che grazie alla sua immediata disponibilità, ha permesso di presentare i prossimi avversari della Juve Stabia attraverso gli occhi di un esperto molto vicino alla squadra romana. 

Tante le conferme, pochi i ritocchi. Come si è preparato il Fondi per affrontare, dopo 3 stagioni di Serie D, il ritorno nel campionato di Lega Pro?
«La campagna acquisti ha visto un’accelerata soprattutto nelle ultime settimane di mercato. Probabilmente l’Unicusano ha pagato in questo gli avvicendamenti in dirigenza e in panchina avvenuti a ridosso della partenza per il ritiro. Di sicuro la rosa dello scorso anno era fortissima per un campionato di Serie D. La dimostrazione è che ci sono giocatori che anche essendo saliti di serie non sembrano soffrire il cambio di ritmo e l’approccio alla gara anche con squadre blasonate. Tra tutti il Fondi ha un giocatore del calibro di Tiscione che davvero fa la differenza. Corsa, testa, gol e qualità che già stanno facendo parlare di se»

Dopo aver conquistato, l'anno scorso, la Coppa Italia di quarta serie e i playoff, a suo avviso quali sono gli obiettivi principali dei rossoblu per la nuova stagione?
«La dirigenza non ha mai nascosto quali sono le ambizioni, neppure quando la formazione giocava tra i dilettanti. L’obiettivo è investire e gli investimenti mirano direttamente alla notorietà. Una notorietà che si spera possa portare i rossoblu tra un paio di stagioni a giocarsi le posizioni che contano in Lega Pro e chissà forse puntare anche a tentare la scalata verso la serie B. Certo questi sono obiettivi a lungo termine. Quelli sulla stagione rimangono ancorati ad una salvezza, che personalmente credo possa avvenire senza particolari problemi. Lo stadio casalingo sta diventando un fortino difficile da espugnare e questo potrebbe diventare il grande punto di forza dei pontini»

Ai nastri di partenza il Fondi non figurava tra le favorite ma, dopo cinque giornate, comunque si sta rivelando una sorpresa, non solo per i 6 punti in classifica ma anche per il gioco che sta esprimendo. Come giudica queste prime uscite dei rossoblu e le idee tattiche di mister Pochesci?
«Con gruppi di spessore e giovani che puntano ad affermarsi nel calcio professionistico penso che il merito degli allenatori sia gestirli e motivarli. Certo, l’Unicusano è una società solida che garantisce tranquillità ad un gruppo che in campo non sembra abbia sofferto il cambio di serie. Parlare di squadra rivelazione mi sembra ancora prematuro. Ma sicuramente la formazione di mister Pochesci ha tutte le carte in regola per disputare una buona stagione, magari da metà classifica. Anche se credo, e solo il tempo ci dirà se avremo ragione, che l’Unicusano punterà a fare almeno fino a metà campionato da outsider. Poi bisognerà vedere se arriverà l’attesa ciliegina sulla torta dal mercato, e a quel punto penso che i rossoblu potranno togliersi qualche soddisfazione come tra l’altro già stanno facendo. Alla prima di campionato ad esempio, in pochi avrebbero scommesso su un successo contro la Reggina, eppure è arrivato e per di più è stato molto convincente. Da un punto di vista tattico Pochesci ha ammesso in recenti interviste, di studiare modulo e formazione guardando l’avversario. Un modo per tentare di mettere in difficoltà gli undici contrapposti sul rettangolo verde. In passato gli è stato più volte accusato di essere eccessivamente offensivo. Forse la difesa è il reparto più debole anche quest’anno, ma di sicuro la fase di copertura è più costruita. Degna di una stagione professionistica»

Il Fondi è la prima squadra italiana ad unire il mondo del calcio con quello della ricerca scientifica, quanto può essere d'aiuto proprio alla ricerca la partecipazione ad un palcoscenico come quella della Lega Pro?
«Bella domanda, bisognerebbe chiedere direttamente all’Unicusano se funziona. Alcuni hanno accusato in passato che la scelta di associarsi ad una squadra calcistica sia stata dettata esclusivamente da motivi di marketing. Personalmente non credo di essere nessuno per confermare o smentire queste voci, ma bisogna osservare che potrebbe essere un’opportunità, sia per l’ateneo che per il territorio locale. Siamo un Paese che storicamente sulla ricerca ha sempre investito relativamente poco e spesso male. L’università Niccolò Cusano sta provando un connubio sport-ricerca che al momento manca. I risultati li vedremo con il tempo, credo. Nel frattempo non ci rimane che commentare altri risultati, quelli calcistici»

Dopo il rocambolesco pareggio con il Melfi, domenica sera al "Domenico Purificato" arriva una Juve Stabia che è reduce da quattro successi consecutivi e che si ritroverà di fronte alcuni dei suoi ex calciatori quali Bombagi e Albadoro. Che match si aspetta?
«Forse è la prima volta che al Purificato arriva una squadra più in forma e più attrezzata dell’Unicusano. Sarà un gran match, perché la formazione di Pochesci in casa è a punteggio pieno e vola in una buona zona della classifica. Dall’altra parte c’è un’altra squadra con la “S” maiuscola. Penso che il pubblico, che si spera sia numeroso, non rimarrà deluso. Gli ex Bombagi e Albadoro giocheranno con quella voglia di dimostrare qualcosa in più. In più si giocherà di sera, evitando finalmente il caldo che ha caratterizzato tutte le gare pomeridiane fin’ora. Penso e spero sarà una bella partita. Mi aspetto un Fondi più coperto del solito, per rischiare qualcosa in meno. Dall’altra parte una Juve Stabia che vuole continuare a volare nelle zone alte della classifica. Inoltre mi aspetto che la formazione di casa vada sicuramente in gol come è sempre capitato in tutte le gara casalinghe questa stagione»

Un suo personale giudizio sulla squadra stabiese
«Mi sembra una buona squadra ben attrezzata. Nello sport contano i risultati e iniziare la stagione con 12 punti dopo cinque giornate mi sembra un ottimo biglietto da visita. Una presentazione che penso non farà presa sulle gambe dei giocatori di Pochesci, abituati a non farsi intimidire. Ma i risultati parlano chiaro: domenica si confrontano una neo promossa con la voglia di far bene e una formazione che non vuole sfigurare dinanzi a nessuno. Date le premesse che vinca il migliore»