L’Italia potrebbe
cambiare verso. Di
sicuro le primarie per la segreteria del Pd sono il punto di non ritorno di un partito in primis e di una classe dirigente in secundis. Perché le cinque candidature
annunciate siamo ad una vera svolta rinnovatrice nel Pd. Cuperlo più di ogni
altro rappresenta le idee della vecchia classe dirigente, Pittella l’outsider
che tale dovrebbe rimanere, e poi ci sono loro due: Matteo Renzi e Pippo
Civati. Il primo, il grande favorito, il secondo lo sfidante, quello che un
tempo gli era amico – anche politicamente
parlando – e ora lo sfida perché lo sconfessa.
Ma
in cosa si sconfessa Renzi? Perché sinceramente non capisco:
- ha perso
le primarie lo scorso autunno e si è messo a disposizione facendo campagna
elettorale accanto a Bersani;
- quando il
centrosinistra non ha vinto le elezioni, ha invitato i dirigenti a fare
un’analisi sulle responsabilità oggettive;
- ha detto
che Marini forse non era la persona giusta per fare il Presidente della
Repubblica e il suo partito, il Pd ha deciso di votarlo uguale innescando la
vergogna dell’elezione presidenziale;
- non ha
“trombato” Prodi, al contrario delle accuse, lo stesso Professore in una delle
ultime interviste ha dichiarato che da alcune dichiarazioni ha dedotto che il
“fuoco amico” è arrivato dai d’alemiani;
- ha sempre
detto di essere contro le larghe intese, ma giustamente ha spiegato, che a
seguito delle elezioni, è inutile rivotare, poiché il risultato sarebbe lo
stesso, quindi, meglio una stabilità al paese.
Poi si può
contestare lo stile. Ma non posso
sopportare chi contesta a Matteo che gli slogan e il liberismo non sono di
sinistra, in un paese dove di sinistra non è rimasta neppure la parola stessa “sinistra”
che è stata amputata proprio da chi si diceva di questo schieramento.
Gli slogan
non sono di destra o di sinistra, sono uno strumento. Il liberismo non è né di
sinistra né i destra, è una strada politica in materia di sviluppo economico.
Sono di
sinistra i diritti, quei diritti che in Italia spesso non vengono garantiti. E’
di sinistra fare le cose secondo il giusto, secondo legge, secondo equità, è di sinistra dare speranza.
Pensiamo a cosa è, e non a cosa non è.
Io
personalmente vedo il nostro paese come è oggi e come potrebbe diventare e non
mi piace, per quello voglio che L’ITALIA
CAMBI VERSO. E come può farlo se non con MATTEO RENZI?!