mercoledì 9 ottobre 2013

Il Punto - 09/10/2013

Indulto? Aministia? Più che altro parliamo di follia! Apprezzo l’interessamento del Presidente della Repubblica per il tema del sovraffollamento delle carceri, ma a me hanno insegnato che spesso la soluzione non è quella più semplice. Già, perché malgrado la mia giovane età ricordo quell’ultimo “condono” giudiziario a firma Napolitano-Mastella, giustificato come una soluzione momentanea per risolvere il problema nel lungo periodo. Sono passati sei anni, dico SEI e risponsorizzare la stessa cosa mi sembra una presa per i fondelli per tutti i cittadini italiani. “Mai più nessun condono di alcun genere”, tuonavano in molti mesi addietro in campagna elettorale e nel governo Monti. Scusate, come definireste amnistie e indulti voi? Poi…avete mai provato a fare un esame che parli di questi “provvedimenti eccezionali”? Bene riformattiamo la definizione allora, perché a me sembrano abitudinari, da noi. Infine dal mio dente avvelenato sulla questione permettetemi un’osservazione: se abbiamo un esubero di pazienti che facciamo? Penso e spero che troviamo il modo di costruire nuovi ospedali o almeno curarli in altre strutture, voglio sperare che non decidiamo di farli uscire per assenza di posti letto. Lì morirebbe il paziente, qui forse va in coma la democrazia.