lunedì 29 ottobre 2012

Il sorriso d'un campione

26lettere.it 07 ago 2012

Domenico Capodacqua

Chi è che a Fondi non conosce - anzi, purtroppo "conosceva" - Domenico? Beh penso davvero in pochi. Nella fascia d'età dai 12 anni ai 28 quasi tutti sapevano chi era Domenico Capodacqua, il ragazzo dal sorriso d'un campione. Avete presente quei bei ragazzi dalla faccia pulita, che lo sport li forma, e loro vivono la propria vita con semplicità, serenità ed armonia, perché sono bravi ad emozionarsi, vivere e non prendersi troppo sul serio? Beh, sono quelle persone che hanno una marcia in più, e Domenico era uno di quelli.

Ricordo con un sorriso sulle labbra quando l'ho conosciuto, ancora bambino. Veniva in parrocchia fondamentalmente per fare casino, per divertirsi, ma aveva una dote innata, sapeva far divertire anche quando non voleva. Uno spettacolo! Poi il sorriso, quel sorriso che empaticamente ti costringeva a distendere le labbra anche a te, a strizzare gli occhi e ad aprirgli il cuore. Leggo in queste ore i commenti degli amici su Facebook, e non riesco ancora ad immaginarmi un torneo di calcetto senza vederti dribblare, saltare l'uomo e tirare in porta con la convizione di fare gol. Penso che erano solo un paio di sere fa quando ci siamo visti l'ultima volta, se non vado errato in piazza e te incrociando lo sguardo con il mio hai aperto ancora una volta quel sorriso unico e irripetibile e m'hai chiamato con quell'altro unico intercalare "Simò". Inutile dire che già sorridevo anche io, perché con Domenico era così, magari, non ci si vedeva o non ci si frequentava, ma lo mettevi per forza nel cuore e lui ti custodiva nel suo. Una persona buona, un ragazzo buono di quelli che sono fuori dalle frasi fatte "i giovani d'oggi", perché i giovani d'oggi, e Domenico ne è stato testimonianza, sono anche quelli del "sorriso" e "pallone", e con queste due parole, ti saluto. Arrivederci campione!

di Simone Nardone
 
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