Ieri il sindaco di Fondi si è recato a Latina per parlare
con il giudice Iansiti e capire se ci fossero dei margini di manovra per un
eventuale dissequestro, o più ancora concessione in uso del Camping Sant’Anastasia.
Difficile dire quale sia stata la risposta del togato, ma nel pomeriggio,
rientrato a Fondi il primo cittadino ha incontrato, per una lunga chiacchierata
il titolare del Camping Tallarini, che ormai da diversi giorni si trova
appostato ai piedi del palazzo comunale fondano con una tenda, dei cartelloni e
che sta facendo lo sciopero della fame, sostenuto anche da diversi dipendenti
del più grande campeggio fondano. Al termine del colloquio tra Tallarini e De
Meo, il primo è sceso giù e ha brevemente incontrato i dipendenti, non ha
voluto rilasciare interviste e dichiarazioni, al contrario ha spiegato come non
si sentiva molto bene e che voleva del tempo per valutare se e come continuare
questa forma di protesta pacifica. Il sindaco, stando alle indiscrezioni avrebbe
continuato a spogliarsi della veste istituzionale e avrebbe indossato quelli
della veste morale per tentare di dissuadere Tallarini di andare avanti con lo
sciopero della fame, anche per evitare eventuali brutte ripercussioni sullo
stato di salute dell’uomo. Diversi assessori arrivando al Comune ieri
pomeriggio hanno portato la propria solidarietà ai lavoratori, mentre alcuni
come il titolare delle deleghe all’Urbanistica Piergiorgio Conti si è fermato a
lungo a parlare con loro, spiegando oltre alle ragioni amministrative i
problemi giuridici, essendo lui stesso un avvocato. Infine è arrivato il
consigliere d’opposizione Vincenzo Trani che non ha esitato ad esprimere
nuovamente la propria solidarietà e commentando come è impossibile che non ci
siano responsabilità politiche, invitando prima e chiedendo pubblicamente poi
le dimissioni dell’assessore al Turismo Beniamino Maschietto.
Simone Nardone
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