Fondi, Pd e altri consiglieri di opposizione mettono sotto accusa le scelte dell'amministrazione comunale
Staccate e polemiche a raffica dall’opposizione, tutte rivolte
verso l’amministrazione comunale targata Salvatore De Meo e tutte orientate
attorno al Bilancio Previsionale 2012. Aveva iniziato la polemica qualche
giorno fa il circolo locale del Pd che era intervenuto sull’argomento con una
nota a firma del consigliere comunale Bruno Fiore che per primo aveva posto in
essere la rideterminazione delle tariffe della Tarsu e Cosap e l’introduzione
dell’imposta di soggiorno, nonché la reintroduzione della tariffa sulla prima
casa, Imu. “Pur considerando il fatto che, a seguito dei tagli operati dalle
manovre del Governo Monti, al Comune di Fondi verranno decurtati finanziamenti
per circa 1.850.000, euro, è nostro parere che sarebbe stato opportuno operare
in sede di Bilancio con maggior attenzione, evitando di spalmare gli aumenti
dei servizi e delle tasse comunali in modo indiscriminato. Dal report
dell’Ufficio stampa del Comune non si evincono chiaramente quali saranno le
conseguenze reali per le tasche dei cittadini – ha spiegato Fiore – perché si
dà grande risalto al fatto di non aver aumentato l’addizionale comunale IRPEF,
ma non si dice che la TARSU aumenterà generalmente del 5%, il canone per
l’occupazione del suolo pubblico avrà un aumento che, per alcun tipologie di utenze,
arriva ad aumentare del 20%, rimanendo generale un aumento da un minimo del 5%”.
In più arriva la tassa di soggiorno per un minimo di 50 centesimi ad un massimo
di 1,50€ applicata da aprile a settembre. “Dall’applicazione di questa imposta –
accusa Fiore del Pd – si prevedono incassi di 300.000 euro”. Vedremo a
consuntivo quanto l’introduzione dell’Imposta di soggiorno avrà dato
effettivamente alle casse comunali. Riguardo a questa delibera il Partito
Democratico ne ha fatto rilevare la illegittimità in quanto le norme
applicative obbligavano il Comune a determinare le tariffe ed il regolamento,
dopo aver sentito il parere delle maggiori organizzazioni di categoria, cosa
che la Giunta De Meo non ha fatto. Ancora una volta – ha concluso il
consigliere democratico dopo un’analisi attenta sui numeri – si penalizzano,
evidentemente, quei settori che elettoralmente ‘pesano di meno’, in barba al
rispetto di un Bilancio che dovrebbe essere anche e soprattutto sociale”. “Tra
Monti e…burroni, storia grottesca di un bilancio-stangata” hanno invece
attaccato gli altri consiglieri di opposizione con in testa Maria Civita
Paparello. L’ex candidata a sindaco per il centrosinistra, insieme a Luigi
De Luca, Giancarlo Di Manno, Vincenzo Rocco Trani e Claudio Padula. Al centro
dell’intervento dei consiglieri di minoranza ancora una particolare attenzione
alla reintroduzione dell’ex Ici, ora Imu, oltre all’analisi dei dati posti in
evidenza nei giorni precedenti anche da alcuni comunicati comunali. “A livello nazionale si è scelta la via delle
imposizioni fiscali e a livello comunale si è andati anche oltre – hanno commentato
la Paparello e compagni rilancando - come si può allora rispondere al
fallimento di tante imprese e alla dilagante disoccupazione che tocca punte allarmanti?
Con l’aumento del canone Cosap che colpirà soprattutto esercizi commerciali? Gli
effetti di queste stangate sulle nostre tasche inizieremo a sentirli presto; le
nefaste conseguenze, come avrebbe detto il buon Battisti, le scopriremo solo
vivendo”. Così, mentre in molti si attendono una risposta nel merito dagli
uffici comunali, la risposta implicita ad alcuni di questi quesiti è già emersa
nel corso della tavola rotonda sulla crisi economica a livello locale
organizzata lo scorso 24 febbraio dall’associazione Chirone, dove i
rappresentanti delle categorie hanno ben spiegato che anche se in ritardo la
crisi è arrivata anche a Fondi.
Simone
Nardone