07/08/11 - Il diverbio finito male durante un comitato di gestione "allargato". Il Presidente Spirito: "E' colpa di tutti"
La Giudea si infiamma e il centro anziani di Fondi Domenico Purificato rimarrà chiuso per tutto il mese di agosto. Riaprirà solamente il prossimo 5 settembre. Non si tratta di un periodo di ferie, bensì di una decisione presa dal comitato di gestione del centro. In realtà c’è ben altro. Quello che si è verificato lo scorso giovedì pomeriggio non ha precedenti. Durante una riunione di un comitato di gestione allargato ad altri soci, per l’organizzazione dello scambio culturale e dell’accoglienza di 25 rappresentanti del comune di Dachau con cui Fondi è gemellata si è trasformato in bagarre, con le solite due 'fazioni' di anziani che se ne sono dette di tutti i colori arrivando finanche alle mani. Lo stesso presidente del centro Giovanni Spirito nel tentativo di evitare spintoni e placare gli animi si è beccato un bel 'ceffone' in pieno viso. Il tutto alla presenza del dirigente comunale e dello stesso assessore ai Servizi sociali Arcangelo Peppe. Di qui la scelta di "dare un segnale", e dunque chiudere per un mese il centro. Non sono dunque bastate le sanzioni e le sospensioni per alcuni iscritti nel corso degli ultimi mesi, tra cui anche il vice presidente Carmine Vertice, sostituito nel comitato di gestione da Francesco D’Arcangelo. La situazione all’interno del centro, soprattutto quando ci sono assemblee e comitati di gestione diventa sempre più incandescente. Diversi sono anche gli esposti fatti al comando stazione dei Carabinieri di Fondi, segnalando offese gravi e fintanto minacce fra iscritti. Il presidente Spirito non ha dubbi: “Questa decisione di chiudere per un mese è grave. Io mi assumo le mie responsabilità ammettendo anche i miei limiti, ma anche l’amministrazione comunale dovrebbe assumersi le proprie. Se si è arrivati a questi livelli è perché non sono state prese le misure necessarie”. Intanto gli anziani che frequentano giornalmente il centro si domandano: “Ora noi dove andiamo il pomeriggio? Non abbiamo forse il diritto di svagarci alla nostra età?”
Simone Nardone
domenica 7 agosto 2011
Botte al centro anziani, Si chiude per un mese
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Conti pubblici: qual'è il vero stato?
07/08/11 - Il Comune di Fondi chiede il "peggioramento" nel patto di stabilità per 2 milioni e 800 mila euro. Monta la Polemica
Gli amministratori del Comune di Fondi ci hanno sempre tenuto a tranquillizzare i cittadini sullo stato della casse comunali. Dunque, non c’è di che preoccuparsi. Ma sarà davvero così? Effettivamente le delibere di giunta, che valgono qualcosa in più rispetto alle parole e ai proclami elettorali, lasciano qualche dubbio ai cittadini fondani. Infatti, in uno degli ultimi documenti approvati dall’amministrazione De Meo, parliamo della delibera di giunta n.325 dello scorso 21 luglio, figura un passaggio in cui il Comune chiede alla Regione Lazio “una quota di peggioramento del saldo programmatico per l'anno 2011 pari a 2.800.000,00 euro al fine di garantire i necessari pagamenti in conto capitale”. Tutto ciò è possibile all’interno del così detto Patto regionalizzato che regola il Patto di stabilità per gli Enti locali. Come specificato anche al comma 138 dell'articolo 1, della legge n.220/2010 “a decorrere dall'anno 2011, le regioni, escluse la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico attraverso un aumento dei pagamenti in conto capitale e contestualmente e per lo stesso importo procedono a rideterminare il proprio obiettivo programmatico in termini di cassa o di competenza”. Dunque, è constatato che la richiesta fatta alla Regione per il peggioramento del saldo programmatico è a norma di legge, ma rimane da capire in che stato si trovano i conti pubblici fondani. Ancor più vista la situazione economica nazionale e internazionale che richiede solidità. Anche alcuni consiglieri di opposizione entrano in merito all’argomento. Ad esempio Luigi De Luca del gruppo di Civita per Fondi e Vincenzo Trani del Lido di Fondi accusano: “Ancora una volta i cittadini fondani sono stati presi in giro da quest’amministrazione. Abbiamo sentito parlare sempre di conti pubblici che stanno apposto e poi ci vediamo approvare una delibera di giunta che richiede il peggioramento di una quota del saldo programmatico per il 2011 pari addirittura a 2.800.000 euro”. Effettivamente, sarebbe da capire, e per questo si spera che l’amministrazione lo spieghi ai cittadini, perché peggiorare il saldo di adesione al patto di stabilità regionalizzato. A maggior ragione visto che il primo cittadino Salvatore De Meo aveva garantito di riferire sulle finanze e sullo stato delle casse comunali, fin dal suo insediamento.
Simone Nardone
Gli amministratori del Comune di Fondi ci hanno sempre tenuto a tranquillizzare i cittadini sullo stato della casse comunali. Dunque, non c’è di che preoccuparsi. Ma sarà davvero così? Effettivamente le delibere di giunta, che valgono qualcosa in più rispetto alle parole e ai proclami elettorali, lasciano qualche dubbio ai cittadini fondani. Infatti, in uno degli ultimi documenti approvati dall’amministrazione De Meo, parliamo della delibera di giunta n.325 dello scorso 21 luglio, figura un passaggio in cui il Comune chiede alla Regione Lazio “una quota di peggioramento del saldo programmatico per l'anno 2011 pari a 2.800.000,00 euro al fine di garantire i necessari pagamenti in conto capitale”. Tutto ciò è possibile all’interno del così detto Patto regionalizzato che regola il Patto di stabilità per gli Enti locali. Come specificato anche al comma 138 dell'articolo 1, della legge n.220/2010 “a decorrere dall'anno 2011, le regioni, escluse la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico attraverso un aumento dei pagamenti in conto capitale e contestualmente e per lo stesso importo procedono a rideterminare il proprio obiettivo programmatico in termini di cassa o di competenza”. Dunque, è constatato che la richiesta fatta alla Regione per il peggioramento del saldo programmatico è a norma di legge, ma rimane da capire in che stato si trovano i conti pubblici fondani. Ancor più vista la situazione economica nazionale e internazionale che richiede solidità. Anche alcuni consiglieri di opposizione entrano in merito all’argomento. Ad esempio Luigi De Luca del gruppo di Civita per Fondi e Vincenzo Trani del Lido di Fondi accusano: “Ancora una volta i cittadini fondani sono stati presi in giro da quest’amministrazione. Abbiamo sentito parlare sempre di conti pubblici che stanno apposto e poi ci vediamo approvare una delibera di giunta che richiede il peggioramento di una quota del saldo programmatico per il 2011 pari addirittura a 2.800.000 euro”. Effettivamente, sarebbe da capire, e per questo si spera che l’amministrazione lo spieghi ai cittadini, perché peggiorare il saldo di adesione al patto di stabilità regionalizzato. A maggior ragione visto che il primo cittadino Salvatore De Meo aveva garantito di riferire sulle finanze e sullo stato delle casse comunali, fin dal suo insediamento.
Simone Nardone
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Consiglio comunale Itri, Manca La Rocca salta il punto sui debiti fuori bilancio
07/08/11 - Polemiche a margine dell'assise civica, per l'assenza del vice sindaco
Le ferie, tra l’altro annunciate, del vicesindaco Italo La Rocca, mandano in tilt una seduta che doveva essere ‘tranquilla’ del consiglio comunale itrano. In realtà l’assise dello scorso giovedì era abbastanza tecnica, ma figurava la votazione di alcuni debiti fuori bilancio, che già in uno degli ultimi consigli dell’era Agresti, aveva creato qualche problemino. Come da prassi il punto è tornato in consiglio per la nuova deliberazione e anche giovedì, come era accaduto nella scorsa votazione a mancare era sempre l’esponente del Pd, che mentre prima si trovava all’opposizione, ora è vice-sindaco nella giunta capitanata da Giuseppe De Santis. Alla fine, l’assise si è rifiutata di votare il documento, rinviandolo alla prossima seduta del consiglio comunale, con molti che si domandano se La Rocca deciderà di prendervi parte o meno. Cercando di contestualizzare, la questione riguardava la richiesta di un mutuo alla Cassa Depositi e prestiti per bilanciare il mancato introito delle quote dovute da due cooperative alle quali il comune aveva concesso il terreno per costruirvi, dopo averlo espropriato. Le due cooperative, su questi terreni avevano realizzato alloggi e lo steso La Rocca aveva costruito la sua abitazione su di un lotto di terreno. Adesso, poiché scaduti i termini per poter pretendere da parte del Comune le somme che le due cooperative dovevano all’Ente, si è optato per la richiesta di un apposito mutuo per avere liquidità. Resta il fatto che si attende un voto collegiale anche per evitare che qualcuno possa sfuggire all'eventuale rischio di dover rispondere in proprio per mancati introiti finanziari nelle casse comunali. Il vicesindaco La Rocca, comunque cerca di smorzare ogni polemica affermando: “Sono pronto a votare a favore appena il punto verrà ripresentato all’o.d.g.”.
S.N.
Le ferie, tra l’altro annunciate, del vicesindaco Italo La Rocca, mandano in tilt una seduta che doveva essere ‘tranquilla’ del consiglio comunale itrano. In realtà l’assise dello scorso giovedì era abbastanza tecnica, ma figurava la votazione di alcuni debiti fuori bilancio, che già in uno degli ultimi consigli dell’era Agresti, aveva creato qualche problemino. Come da prassi il punto è tornato in consiglio per la nuova deliberazione e anche giovedì, come era accaduto nella scorsa votazione a mancare era sempre l’esponente del Pd, che mentre prima si trovava all’opposizione, ora è vice-sindaco nella giunta capitanata da Giuseppe De Santis. Alla fine, l’assise si è rifiutata di votare il documento, rinviandolo alla prossima seduta del consiglio comunale, con molti che si domandano se La Rocca deciderà di prendervi parte o meno. Cercando di contestualizzare, la questione riguardava la richiesta di un mutuo alla Cassa Depositi e prestiti per bilanciare il mancato introito delle quote dovute da due cooperative alle quali il comune aveva concesso il terreno per costruirvi, dopo averlo espropriato. Le due cooperative, su questi terreni avevano realizzato alloggi e lo steso La Rocca aveva costruito la sua abitazione su di un lotto di terreno. Adesso, poiché scaduti i termini per poter pretendere da parte del Comune le somme che le due cooperative dovevano all’Ente, si è optato per la richiesta di un apposito mutuo per avere liquidità. Resta il fatto che si attende un voto collegiale anche per evitare che qualcuno possa sfuggire all'eventuale rischio di dover rispondere in proprio per mancati introiti finanziari nelle casse comunali. Il vicesindaco La Rocca, comunque cerca di smorzare ogni polemica affermando: “Sono pronto a votare a favore appena il punto verrà ripresentato all’o.d.g.”.
S.N.
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sabato 6 agosto 2011
Piano commerciale "Colpo di grazia a Fondi"
06/08/11 - A dirlo i consiglieri di Civita per Fondi e Lido di Fondi
I gruppi consiliari di opposizione Civita per Fondi e Lido di Fondi, pare proprio che non riescano a digerire il Piano del commercio approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Per tale motivo, hanno indetto una conferenza stampa per illustrare ai cittadini cosa c’è di “schizofrenico in questo Piano”, per dirla come il consigliere Vincenzo Trani. “Questo nuovo Piano commerciale – ha esordito Maria Cita Paparello – è il colpo di grazia al commercio cittadino fondano. Il primo lo abbiamo avuto con lo spostamento del mercato domenicale fuori dal centro cittadino, il colpo di grazia l’ha voluto dare questa amministrazione”. Nello specifico i quattro consiglieri di minoranza hanno messo in evidenza come non è vero che con il nuovo Piano è stato “ingessato” il commercio nel senso che ora impossibile far aprire altre strutture sul territorio comunale, ma che al contrario ci sono tante altre zone come su tutta via Stazione, via Fondi-Sperlonga fino all’incrocio con via Sant’Anstasia ove possono sorgere strutture di media grandezza fino ad un massimo di 1.500 mq, come anche via Diversivo Acqua Chiara. Diversa la situazione in località Querce dove il Piano prevede l’apertura di strutture di massimo 800 mq. “Infine c’è la zona nei pressi del Casotto Rosso, all’incrocio delle vie Fondi-Sperlonga e via Sant’Anastasia che è stata destinata ad essere l’area che in futuro potrà veder sviluppare un grande centro commerciale, di fatto ‘spogliando’ il commercio nel centro della città” hanno sottolineato i capigruppo Paparello e Trani. “E’ incredibile come nelle oltre 113 pagine di Piano del commercio, più le 57 delle relazioni tecniche – accusa Luigi de Luca – non ci sia neppure un cenno a quella che è la situazione commerciale attuale nel nostro comune. Come è incredibile – prosegue il consigliere di Civita per Fondi – che ci siamo trovati a votare un Piano dove persino i cittadini fondani si sono incredibilmente trasformati in ‘fondesi>’ ”. Anche l’altro consigliere di Civita per Fondi Giancarlo Di Manno non c’è andato leggero accusando: “Centro storico e litorale erano gli unici due elementi sui quali costruire il nostro sviluppo, anche commerciale. Quest’amministrazione non è stata capace di farlo, forse sarebbe il caso che il primo cittadino De Meo facesse un passo indietro”.
Simone Nardone
I gruppi consiliari di opposizione Civita per Fondi e Lido di Fondi, pare proprio che non riescano a digerire il Piano del commercio approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Per tale motivo, hanno indetto una conferenza stampa per illustrare ai cittadini cosa c’è di “schizofrenico in questo Piano”, per dirla come il consigliere Vincenzo Trani. “Questo nuovo Piano commerciale – ha esordito Maria Cita Paparello – è il colpo di grazia al commercio cittadino fondano. Il primo lo abbiamo avuto con lo spostamento del mercato domenicale fuori dal centro cittadino, il colpo di grazia l’ha voluto dare questa amministrazione”. Nello specifico i quattro consiglieri di minoranza hanno messo in evidenza come non è vero che con il nuovo Piano è stato “ingessato” il commercio nel senso che ora impossibile far aprire altre strutture sul territorio comunale, ma che al contrario ci sono tante altre zone come su tutta via Stazione, via Fondi-Sperlonga fino all’incrocio con via Sant’Anstasia ove possono sorgere strutture di media grandezza fino ad un massimo di 1.500 mq, come anche via Diversivo Acqua Chiara. Diversa la situazione in località Querce dove il Piano prevede l’apertura di strutture di massimo 800 mq. “Infine c’è la zona nei pressi del Casotto Rosso, all’incrocio delle vie Fondi-Sperlonga e via Sant’Anastasia che è stata destinata ad essere l’area che in futuro potrà veder sviluppare un grande centro commerciale, di fatto ‘spogliando’ il commercio nel centro della città” hanno sottolineato i capigruppo Paparello e Trani. “E’ incredibile come nelle oltre 113 pagine di Piano del commercio, più le 57 delle relazioni tecniche – accusa Luigi de Luca – non ci sia neppure un cenno a quella che è la situazione commerciale attuale nel nostro comune. Come è incredibile – prosegue il consigliere di Civita per Fondi – che ci siamo trovati a votare un Piano dove persino i cittadini fondani si sono incredibilmente trasformati in ‘fondesi>’ ”. Anche l’altro consigliere di Civita per Fondi Giancarlo Di Manno non c’è andato leggero accusando: “Centro storico e litorale erano gli unici due elementi sui quali costruire il nostro sviluppo, anche commerciale. Quest’amministrazione non è stata capace di farlo, forse sarebbe il caso che il primo cittadino De Meo facesse un passo indietro”.
Simone Nardone
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Coldiretti, Un successo la manifestazione romana
06/08/11 - Parla il segretario di Fondi Lino Conti
“Frutta e verdura, meglio regalarla che svenderla” è stato questo il motto con il quale la Coldiretti della Provincia di Latina e in particolar modo gli agricoltori di Fondi, ieri mattina hanno manifestato a Roma in Piazza Santi Apostoli. Gli agricoltori fondani hanno regalato ai passanti e a quanti erano presenti alla manifestazione oltre cinque quintali di merce interamente prodotta nella Piana fondana. “Una manifestazione che è andata benissimo – ha commentato a caldo il segretario della Coldiretti fondana Lino Conti che ha poi precisato – la speranza ora è che le istituzioni intervengano, altrimenti replicheremo con manifestazioni anche più eclatanti di questa”. I numerosi manifestanti hanno spiegato le proprie ragioni mettendo soprattutto in luce la speculazione sui prezzi che viene fatta e di cui spesso il consumatore non si rende neppure conto. I numeri e le cifre dei prezzi sono a dir poso sconcertanti: prezzi che si moltiplicano di 5 o 6 volte dal produttore al consumatore. Nello specifico la Coldiretti ha anche diffuso alcuni dati sui prezzi rimbalzati anche su numerosi media nazionali. Rincari che dal produttore al consumatore toccano percentuali da capogiro anche per prodotti come lattuga, pesche e anguria che rispettivamente toccano percentuali di aumento rispettivamente del 552, 496 e 445%. Come aveva spiegato ieri il direttore provinciale di Latina dell’associazione degli agricoltori, Saverio Viola, gli agricoltori sono costretti a vendere 10 chili di anguria per poter acquistare una sola tazzina di caffè al bar. Ciò dimostra che la speculazione dei prezzi e la filiera troppo lunga non fanno altro che far calare le vendite del settore, come dimostrano i dati all’interno del Lazio, dove le famiglie consumano mediamente 350 chili di frutta e verdura l’anno a fronte dei 450 di dieci anni fa.
Simone Nardone
“Frutta e verdura, meglio regalarla che svenderla” è stato questo il motto con il quale la Coldiretti della Provincia di Latina e in particolar modo gli agricoltori di Fondi, ieri mattina hanno manifestato a Roma in Piazza Santi Apostoli. Gli agricoltori fondani hanno regalato ai passanti e a quanti erano presenti alla manifestazione oltre cinque quintali di merce interamente prodotta nella Piana fondana. “Una manifestazione che è andata benissimo – ha commentato a caldo il segretario della Coldiretti fondana Lino Conti che ha poi precisato – la speranza ora è che le istituzioni intervengano, altrimenti replicheremo con manifestazioni anche più eclatanti di questa”. I numerosi manifestanti hanno spiegato le proprie ragioni mettendo soprattutto in luce la speculazione sui prezzi che viene fatta e di cui spesso il consumatore non si rende neppure conto. I numeri e le cifre dei prezzi sono a dir poso sconcertanti: prezzi che si moltiplicano di 5 o 6 volte dal produttore al consumatore. Nello specifico la Coldiretti ha anche diffuso alcuni dati sui prezzi rimbalzati anche su numerosi media nazionali. Rincari che dal produttore al consumatore toccano percentuali da capogiro anche per prodotti come lattuga, pesche e anguria che rispettivamente toccano percentuali di aumento rispettivamente del 552, 496 e 445%. Come aveva spiegato ieri il direttore provinciale di Latina dell’associazione degli agricoltori, Saverio Viola, gli agricoltori sono costretti a vendere 10 chili di anguria per poter acquistare una sola tazzina di caffè al bar. Ciò dimostra che la speculazione dei prezzi e la filiera troppo lunga non fanno altro che far calare le vendite del settore, come dimostrano i dati all’interno del Lazio, dove le famiglie consumano mediamente 350 chili di frutta e verdura l’anno a fronte dei 450 di dieci anni fa.
Simone Nardone
Maur's, tutto tace dalla Procura
06/08/11 - Ieri acquisiti i documenti in Comune a Fondi, la prossima settimana attesa la decisione del Procuratore
Tutto tace dalla Procura della Repubblica di Latina sulla possibilità di affidare la struttura del Maury’s di Fondi alla società di gestione la quale non è indagata. I dipendenti del megastore e lo stesso avvocato Francesco Di Ciollo sono rimasti per tutta la giornata di ieri in attesa della decisione che non è arrivata. In realtà solo intorno alle 14,30 di ieri sono arrivati in Procura gli ultimi atti consegnati dalla Guardia di Finanza che li ha recuperati presso il Comune di Fondi. Dunque con ogni probabilità il Procuratore capo non è riuscito a finire di visionare i documenti. Se tutto va bene, a questo punto se ne riparlerà questa mattina o più probabilmente a inizio prossima settimana. Il sequestro della struttura era scattato lo scorso 26 luglio per abusivismo edilizio. Il capannone, costruito negli anni ‘90 senza i prescritti titoli abitativi e non tenendo conto dei vincoli paesaggistici, era stato ‘sanato’ anche grazie a false autocertificazioni e determine dirigenziali, tramutandone la reale destinazione d’uso da ‘magazzino e servizi’ ad ‘attività commerciale’. Il Tribunale del Riesame, lo scorso 29 luglio non si è pronunciato rinviando gli atti alla Procura che deve decidere se affidare o meno in merito all’affidamento in uso.
Tutto tace dalla Procura della Repubblica di Latina sulla possibilità di affidare la struttura del Maury’s di Fondi alla società di gestione la quale non è indagata. I dipendenti del megastore e lo stesso avvocato Francesco Di Ciollo sono rimasti per tutta la giornata di ieri in attesa della decisione che non è arrivata. In realtà solo intorno alle 14,30 di ieri sono arrivati in Procura gli ultimi atti consegnati dalla Guardia di Finanza che li ha recuperati presso il Comune di Fondi. Dunque con ogni probabilità il Procuratore capo non è riuscito a finire di visionare i documenti. Se tutto va bene, a questo punto se ne riparlerà questa mattina o più probabilmente a inizio prossima settimana. Il sequestro della struttura era scattato lo scorso 26 luglio per abusivismo edilizio. Il capannone, costruito negli anni ‘90 senza i prescritti titoli abitativi e non tenendo conto dei vincoli paesaggistici, era stato ‘sanato’ anche grazie a false autocertificazioni e determine dirigenziali, tramutandone la reale destinazione d’uso da ‘magazzino e servizi’ ad ‘attività commerciale’. Il Tribunale del Riesame, lo scorso 29 luglio non si è pronunciato rinviando gli atti alla Procura che deve decidere se affidare o meno in merito all’affidamento in uso.
Sicurezza sul lavoro, Sel replica a Coppa
06/08/11 - Il consigliere Pdl nei giorni scorsi aveva elogiato il Patto provinciale
Il circolo fondano di Sinistra Ecologia e Libertà di Fondi ci tiene a replicare a chiare lettere alla nota dell’amministrazione comunale e a firma del consigliere Pdl Biagio Coppa sul “Protocollo di intesa provinciale Sicurezza sul lavoro”. “Il plauso di quest’ultimo all’iniziativa non desterebbe sorpresa se proprio l’Ente di cui egli è amministratore – attacca il portavoce Umberto Barbato - non fosse inadempiente sotto questo punto di vista”. I militanti del circolo Peppino Impastato replicano al consigliere di maggioranza mettendo in evidenza come anche all’interno della nuova Casa Comunale fondana non esiste alcuna segnaletica relativa alla sicurezza. “Probabilmente – continua Barbato – è all’oscuro che il Comune di Fondi, allo stato attuale, non è dotato di un Documento di Valutazione dei Rischi, tantomeno è provvisto di un Piano di Evacuazione in caso di calamità, oppure della valutazione dello stress correlato. Tutti elementi che, in circostanze normali, indurrebbero alla chiusura o alla sanzione qualsiasi azienda”. Barbato e compagni, dunque, si domandano come sia possibile che il Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione e il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza non abbiano sollevato eccezioni sull’argomento.
S.N.
Il circolo fondano di Sinistra Ecologia e Libertà di Fondi ci tiene a replicare a chiare lettere alla nota dell’amministrazione comunale e a firma del consigliere Pdl Biagio Coppa sul “Protocollo di intesa provinciale Sicurezza sul lavoro”. “Il plauso di quest’ultimo all’iniziativa non desterebbe sorpresa se proprio l’Ente di cui egli è amministratore – attacca il portavoce Umberto Barbato - non fosse inadempiente sotto questo punto di vista”. I militanti del circolo Peppino Impastato replicano al consigliere di maggioranza mettendo in evidenza come anche all’interno della nuova Casa Comunale fondana non esiste alcuna segnaletica relativa alla sicurezza. “Probabilmente – continua Barbato – è all’oscuro che il Comune di Fondi, allo stato attuale, non è dotato di un Documento di Valutazione dei Rischi, tantomeno è provvisto di un Piano di Evacuazione in caso di calamità, oppure della valutazione dello stress correlato. Tutti elementi che, in circostanze normali, indurrebbero alla chiusura o alla sanzione qualsiasi azienda”. Barbato e compagni, dunque, si domandano come sia possibile che il Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione e il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza non abbiano sollevato eccezioni sull’argomento.
S.N.
Minacce e lesioni aggravate, Nuovo arresto per noto imprenditore fondano
05/08/11 - In carcere dopo i fatti dello scorso 29 luglio
E’ scattata nella giornata di ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un noto imprenditore di Fondi titolare del Camping Ain El Gazala. Nonché la misura di divieto di dimora nel comune per la compagna D.Z. 67enne di origine rumena. L’uomo è Raffaele Di Lorenzo e i fatti per i quali sono scattati gli atti emessi dal Gip del Tribunale di Latina De Robbio sono avvenuti lo scorso 29 luglio all’interno del Camping di proprietà del 67enne fondano. Nello specifico, gli uomini della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Fondi, diretto dalla vice questore aggiunto Rita Cascella, sono stati costretti ad intervenire a causa di una violenta aggressione che i due conviventi perpetravano ai danni di alcuni familiari tra cui figurava anche un bambino di 7 anni. Le persone coinvolte, colpite ripetutamene anche con un grosso bastone sono state costrette alle cure del Pronto Soccorso. Gli uomini della Polizia intervenuti sono riusciti prontamente a recuperare il bastone usato per l’aggressione e a raccogliere numerose testimonianze di coloro che hanno assistito ai fatti. Tutto questo mentre le parti offese sporgevano denuncia contro i due conviventi 67enni. Per questi motivi i due sono stati deferiti in concorso per i reati di minacce, lesioni aggravate, e porto di oggetto atto ad offendere. Il sostituto procuratore Olimpia Monaco sulla base delle testimonianze in possesso e visti i precedenti del titolare del campeggio ha chiesto le misure cautelari che sono state immediatamente accolte. L’uomo era già agli arresti domiciliari dopo la scarcerazione a seguito di una discussione finita male con oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale dopo diverse incomprensioni con un gruppo di operai ungheresi lo scorso 21 luglio.
S.N.
E’ scattata nella giornata di ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un noto imprenditore di Fondi titolare del Camping Ain El Gazala. Nonché la misura di divieto di dimora nel comune per la compagna D.Z. 67enne di origine rumena. L’uomo è Raffaele Di Lorenzo e i fatti per i quali sono scattati gli atti emessi dal Gip del Tribunale di Latina De Robbio sono avvenuti lo scorso 29 luglio all’interno del Camping di proprietà del 67enne fondano. Nello specifico, gli uomini della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Fondi, diretto dalla vice questore aggiunto Rita Cascella, sono stati costretti ad intervenire a causa di una violenta aggressione che i due conviventi perpetravano ai danni di alcuni familiari tra cui figurava anche un bambino di 7 anni. Le persone coinvolte, colpite ripetutamene anche con un grosso bastone sono state costrette alle cure del Pronto Soccorso. Gli uomini della Polizia intervenuti sono riusciti prontamente a recuperare il bastone usato per l’aggressione e a raccogliere numerose testimonianze di coloro che hanno assistito ai fatti. Tutto questo mentre le parti offese sporgevano denuncia contro i due conviventi 67enni. Per questi motivi i due sono stati deferiti in concorso per i reati di minacce, lesioni aggravate, e porto di oggetto atto ad offendere. Il sostituto procuratore Olimpia Monaco sulla base delle testimonianze in possesso e visti i precedenti del titolare del campeggio ha chiesto le misure cautelari che sono state immediatamente accolte. L’uomo era già agli arresti domiciliari dopo la scarcerazione a seguito di una discussione finita male con oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale dopo diverse incomprensioni con un gruppo di operai ungheresi lo scorso 21 luglio.
S.N.
El Sobrero rimane chiuso
05/08/11 - La decisione del Tar di Latina
Respinto dal Presidente del Tar del Lazio della prima sezione distaccata di Latina il ricorso proposto da Alnacrima Srl contro l’ordinanza di chiusura del locale sperlongano “El Sombrero”. Il ricorso presentato dalla società che gestisce il locale, chiedeva l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia del dell'ordinanza sindacale n. 58 del 9 giugno 2011 riguardante per l’appunto la chiusura della discoteca. “Ritenuto che non sussistono le condizioni per la provvisoria misura cautelare”, il presidente del Tar di Latina ha assegnato alla commissione comunale di vigilanza dei locali di pubblico spettacolo il compito di un giudizio di competenza, in quanto in caso di agibilità dei locali ci sarebbe la revoca dell’ordinanza. Adesso, mentre si attende il giudizio della commissione è stata fissata la data della trattazione collegiale in camera di consiglio per il prossimo 15 settembre 2011. E’ da ricordare che la discoteca “El Sombrero” è stata chiusa a seguito di un’ordinanza comunale avvenuta dopo dei controlli dei carabinieri. Un primo sopralluogo aveva permesso ai militari di riscontrare diverse irregolarità. La più importante, tra queste, il certificato di
agibilità scaduto da circa sei mesi. Il giorno seguente, la discoteca era rimasta comunque aperta, motivo per cui era scattata l’immediata ordinanza di chiusura.
Respinto dal Presidente del Tar del Lazio della prima sezione distaccata di Latina il ricorso proposto da Alnacrima Srl contro l’ordinanza di chiusura del locale sperlongano “El Sombrero”. Il ricorso presentato dalla società che gestisce il locale, chiedeva l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia del dell'ordinanza sindacale n. 58 del 9 giugno 2011 riguardante per l’appunto la chiusura della discoteca. “Ritenuto che non sussistono le condizioni per la provvisoria misura cautelare”, il presidente del Tar di Latina ha assegnato alla commissione comunale di vigilanza dei locali di pubblico spettacolo il compito di un giudizio di competenza, in quanto in caso di agibilità dei locali ci sarebbe la revoca dell’ordinanza. Adesso, mentre si attende il giudizio della commissione è stata fissata la data della trattazione collegiale in camera di consiglio per il prossimo 15 settembre 2011. E’ da ricordare che la discoteca “El Sombrero” è stata chiusa a seguito di un’ordinanza comunale avvenuta dopo dei controlli dei carabinieri. Un primo sopralluogo aveva permesso ai militari di riscontrare diverse irregolarità. La più importante, tra queste, il certificato di
agibilità scaduto da circa sei mesi. Il giorno seguente, la discoteca era rimasta comunque aperta, motivo per cui era scattata l’immediata ordinanza di chiusura.
Coldiretti, Domani Fondi a manifestare a Roma
04/08/11 - Il dirigente di Latina conferma quanto annunciato da Lino Conti nei giorni scorsi
Come promesso nei giorni scorsi, gli agricoltori fondani quest’oggi si recheranno a Roma per manifestare. L’appuntamento che il direttore della Coldiretti di Latina Saverio Viola ha dato ai colleghi fondani è per le 10,00 in piazza Santi Apostoli, direttamente nella capitale. Obiettivo “difendere l’ortofrutta della Piana pontina”. “Nelle scorse settimane – ha ricordato Viola – abbiamo destinato tonnellate di prodotto che altrimenti sarebbe stato destinato al macero, alla Caritas. Se le cose restano così è meglio replicare queste iniziative. Intanto a Roma, in una delle piazze più importanti – continua Viola – distribuiremo con tutti i nostri produttori della piana di Fondi, e delle altre zone dove insistono le coltivazioni di frutta e verdura, le eccellenze dell’agro pontino a tutti i consumatori e illustreremo, con l’aiuto di cartelli e striscioni le distorsioni di un mercato che continua a penalizzare solo i produttori”. Distorsioni che riguardano soprattutto la speculazione dei prezzi. Per le angurie ai produttori arrivano 3 centesimi al chilo che diventano 50 per i pomodori ciliegini e scendono a 40 per i cetrioli. Per i pomodori San Marzano a grappolo ai produttori arrivano appena 30 centesimi. L’anno scorso, nello stesso periodo, i prezzi, per gli stessi prodotti, riservati agli agricoltori, erano superiori del 75%. In provincia di Latina, dunque, sono oltre 8.000 i produttori con oltre 15.000 addetti che rischiano il posto di lavoro con problematiche anche di natura sociale. Per tale motivo, Viola, come anche aveva fatto il segretario Coldiretti di Fondi Lino Conti nei giorni scorsi, vuole far capire alla gente, non sono più rinviabili misure per contrastare una crisi agricola che ormai va avanti da troppi anni. La situazione si è ulteriormente aggravata a causa della psicosi da batterio-killer, che è andata a sommarsi ai problemi irrisolti legati alla grave crisi del settore, mettendo ogni singolo produttore in una situazione di rischio chiusura dell’attività. Nel concreto, gli agricoltori sono costretti a vendere 10 chili di anguria per poter acquistare una sola tazzina di caffè al bar. Un dato a dir poco scoraggiante per un piccolo imprenditore locale. “Coldiretti - fanno sapere da Latina nella giornata di mobilitazione pro-ortofrutta di quest’oggi - renderà noto il proprio documento elaborato per scongiurare la chiusura delle imprese”. Gli agricoltori fondani chiedono anche alle istituzioni di intervenire presso la grande distribuzione per sottoscrivere l’accordo interprofessionale per regolamentare l’uso del sottocosto dei prodotti ortofrutticoli, regolamentare l’uso della scontistica, ridurre i tempi di pagamento sui prodotti deperibili, fissare l’obbligo di una corretta informazione al consumatore sulla stagionalità. In parole più semplici accorciare la filiera e rendere trasparenti le transazioni.
Simone Nardone
Come promesso nei giorni scorsi, gli agricoltori fondani quest’oggi si recheranno a Roma per manifestare. L’appuntamento che il direttore della Coldiretti di Latina Saverio Viola ha dato ai colleghi fondani è per le 10,00 in piazza Santi Apostoli, direttamente nella capitale. Obiettivo “difendere l’ortofrutta della Piana pontina”. “Nelle scorse settimane – ha ricordato Viola – abbiamo destinato tonnellate di prodotto che altrimenti sarebbe stato destinato al macero, alla Caritas. Se le cose restano così è meglio replicare queste iniziative. Intanto a Roma, in una delle piazze più importanti – continua Viola – distribuiremo con tutti i nostri produttori della piana di Fondi, e delle altre zone dove insistono le coltivazioni di frutta e verdura, le eccellenze dell’agro pontino a tutti i consumatori e illustreremo, con l’aiuto di cartelli e striscioni le distorsioni di un mercato che continua a penalizzare solo i produttori”. Distorsioni che riguardano soprattutto la speculazione dei prezzi. Per le angurie ai produttori arrivano 3 centesimi al chilo che diventano 50 per i pomodori ciliegini e scendono a 40 per i cetrioli. Per i pomodori San Marzano a grappolo ai produttori arrivano appena 30 centesimi. L’anno scorso, nello stesso periodo, i prezzi, per gli stessi prodotti, riservati agli agricoltori, erano superiori del 75%. In provincia di Latina, dunque, sono oltre 8.000 i produttori con oltre 15.000 addetti che rischiano il posto di lavoro con problematiche anche di natura sociale. Per tale motivo, Viola, come anche aveva fatto il segretario Coldiretti di Fondi Lino Conti nei giorni scorsi, vuole far capire alla gente, non sono più rinviabili misure per contrastare una crisi agricola che ormai va avanti da troppi anni. La situazione si è ulteriormente aggravata a causa della psicosi da batterio-killer, che è andata a sommarsi ai problemi irrisolti legati alla grave crisi del settore, mettendo ogni singolo produttore in una situazione di rischio chiusura dell’attività. Nel concreto, gli agricoltori sono costretti a vendere 10 chili di anguria per poter acquistare una sola tazzina di caffè al bar. Un dato a dir poco scoraggiante per un piccolo imprenditore locale. “Coldiretti - fanno sapere da Latina nella giornata di mobilitazione pro-ortofrutta di quest’oggi - renderà noto il proprio documento elaborato per scongiurare la chiusura delle imprese”. Gli agricoltori fondani chiedono anche alle istituzioni di intervenire presso la grande distribuzione per sottoscrivere l’accordo interprofessionale per regolamentare l’uso del sottocosto dei prodotti ortofrutticoli, regolamentare l’uso della scontistica, ridurre i tempi di pagamento sui prodotti deperibili, fissare l’obbligo di una corretta informazione al consumatore sulla stagionalità. In parole più semplici accorciare la filiera e rendere trasparenti le transazioni.
Simone Nardone
'Piazza Sostenibile', continua lo sviluppo de le Querce
04/08/11 - Il nuovo progetto costerà 1.333.000 euro
Continua l’opera di riqualificazione della contrada Querce a Fondi. Dopo i lavori che hanno visto nell’estate del 2010 l’inaugurazione del fosso Valle Querce e del principale incrocio della contrada che più si è sviluppata negli ultimi anni, nonché della strada che taglia a metà il centro abitato e che porta lo stesso nome della contrada, ecco un nuovo progetto. Si tratta di un progetto preliminare che si chiama “La Piazza sostenibile” e che è stato approvato nel corso di una delle ultime riunioni delle giunta comunale. In questo modo il piano triennale delle opere pubbliche, si arricchisce di un nuovo progetto, che stando a quanto illustrato nella delibera numero 333 della giunta municipale fondana, dovrebbe vedere il via già nel 2012. Nello specifico, il progetto è stato redatto dal Settore 5 – Lavori Pubblici e Ambiente del Comune di Fondi, proprio al fine di creare un vero e proprio spazio di aggregazione in una delle contrade più popolose del territorio. La nascita di una nuova piazza per la creazione di spazi idonei alla crescita sociale e culturale della zona ‘costerà’ ben 1.333.350 euro. Di questi, 433.350 euro sono a disposizione dell’amministrazione comunale, mentre i restanti 900.000 riguardano l’importo dei lavori. Alcuni in paese, e nella contrada fondana parlano di questo progetto come il così detto ‘contentino’ per l’assessore ai Lavori Pubblici Onorato Di Manno, che in questa zona ha il grosso del bacino elettorale e che ancora poco si è distinto nel delicato ruolo di assessore. Al di là delle polemiche politiche, però, che in alcuni casi lasciano il tempo che trovano, è da sottolineare come nel corso degli ultimi anni gli Enti preposti, come il Comune e la Regione siano prontamente intervenuti garantendo ad una contrada in continua espansione quei servizi e quello sviluppo viario, sociale e culturale che erano rimasti arretrati rispetto al velocissimo e fiorente sviluppo della zona.
Simone Nardone
Continua l’opera di riqualificazione della contrada Querce a Fondi. Dopo i lavori che hanno visto nell’estate del 2010 l’inaugurazione del fosso Valle Querce e del principale incrocio della contrada che più si è sviluppata negli ultimi anni, nonché della strada che taglia a metà il centro abitato e che porta lo stesso nome della contrada, ecco un nuovo progetto. Si tratta di un progetto preliminare che si chiama “La Piazza sostenibile” e che è stato approvato nel corso di una delle ultime riunioni delle giunta comunale. In questo modo il piano triennale delle opere pubbliche, si arricchisce di un nuovo progetto, che stando a quanto illustrato nella delibera numero 333 della giunta municipale fondana, dovrebbe vedere il via già nel 2012. Nello specifico, il progetto è stato redatto dal Settore 5 – Lavori Pubblici e Ambiente del Comune di Fondi, proprio al fine di creare un vero e proprio spazio di aggregazione in una delle contrade più popolose del territorio. La nascita di una nuova piazza per la creazione di spazi idonei alla crescita sociale e culturale della zona ‘costerà’ ben 1.333.350 euro. Di questi, 433.350 euro sono a disposizione dell’amministrazione comunale, mentre i restanti 900.000 riguardano l’importo dei lavori. Alcuni in paese, e nella contrada fondana parlano di questo progetto come il così detto ‘contentino’ per l’assessore ai Lavori Pubblici Onorato Di Manno, che in questa zona ha il grosso del bacino elettorale e che ancora poco si è distinto nel delicato ruolo di assessore. Al di là delle polemiche politiche, però, che in alcuni casi lasciano il tempo che trovano, è da sottolineare come nel corso degli ultimi anni gli Enti preposti, come il Comune e la Regione siano prontamente intervenuti garantendo ad una contrada in continua espansione quei servizi e quello sviluppo viario, sociale e culturale che erano rimasti arretrati rispetto al velocissimo e fiorente sviluppo della zona.
Simone Nardone
Sicurezza sul lavoro, Protocollo d'intesa provinciale
04/0/11 - Il consigliere comunale Pdl Biagio Coppa elogia il documento
Si attivano finalmente le istituzioni sul tema della sicurezza sul lavoro. A rilanciare questa importante novità è il consigliere comunale di maggioranza di Fondi Biagio Coppa il quale plaude alla recente stipula del protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto dalla la Provincia di Latina con la Polizia provinciale e l’Azienda sanitaria locale per il controllo integrato dell’ambiente e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’avvocato Coppa, già tra i promotori del ciclo di seminari “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” tenutosi della primavera scorsa a Fondi e organizzato congiuntamente dal Comune di Fondi e dall’Associazione Forense Fondana ha sottolineato come:
“L’iniziativa è degna di lode perché con tale documento si passa dalle parole ai fatti”. Dunque un passaggio sulla sul fatto che gli “Enti non sono soggetti passivi”. “Il protocollo d’intesa siglato alcuni giorni fa – prosegue Coppa – costituisce la prova di quanto sia importante oggi per gli Enti fare partenariato finalizzato allo sviluppo di una nuova cultura in tema di ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in linea con le direttive europee, che orienti lo sforzo delle imprese del nostro territorio all’adozione di buone pratiche per lo sviluppo sostenibile. Mi auguro – conclude il consigliere comunale – che in futuro ci siano altre azioni lodevoli tese a garantire il massimo rispetto dei diritti e della partecipazione dei lavoratori”.
Si attivano finalmente le istituzioni sul tema della sicurezza sul lavoro. A rilanciare questa importante novità è il consigliere comunale di maggioranza di Fondi Biagio Coppa il quale plaude alla recente stipula del protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto dalla la Provincia di Latina con la Polizia provinciale e l’Azienda sanitaria locale per il controllo integrato dell’ambiente e la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’avvocato Coppa, già tra i promotori del ciclo di seminari “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” tenutosi della primavera scorsa a Fondi e organizzato congiuntamente dal Comune di Fondi e dall’Associazione Forense Fondana ha sottolineato come:
“L’iniziativa è degna di lode perché con tale documento si passa dalle parole ai fatti”. Dunque un passaggio sulla sul fatto che gli “Enti non sono soggetti passivi”. “Il protocollo d’intesa siglato alcuni giorni fa – prosegue Coppa – costituisce la prova di quanto sia importante oggi per gli Enti fare partenariato finalizzato allo sviluppo di una nuova cultura in tema di ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in linea con le direttive europee, che orienti lo sforzo delle imprese del nostro territorio all’adozione di buone pratiche per lo sviluppo sostenibile. Mi auguro – conclude il consigliere comunale – che in futuro ci siano altre azioni lodevoli tese a garantire il massimo rispetto dei diritti e della partecipazione dei lavoratori”.
mercoledì 3 agosto 2011
Agricoltori di Selva Vetere contro la variante "Salva campeggi"
02/08/11 - Partono i ricorsi al Tar
E’ stato presentato nei giorni scorsi presso il Tar di Latina il ricorso dell’associazione Agricoltori Selva Vetere di Fondi per chiedere l’annullamento della delibera del consiglio comunale di n. 50 del 19 aprile scorso. Stiamo parlando della famosa variante ribattezzata “salva campeggi”. Come specificato, l’associazione degli agricoltori, più numerosi cittadini fondani chiedono l’annullamento del progetto di variante al Prg per la realizzazione delle attività propedeutiche di ricognizione dei complessi turistici all'area aperta insistenti nel comune di Fondi. Parte resistente nel ricorso, figurano il Comune di Fondi e il Residence Camping Sant’Anastasia. Variante, quella approvata lo scorso 19 aprile, che con i pareri favorevoli delle minoranze è stata approvata con 23 voti favorevoli ed il voto contrario del consigliere Antonio Forte. 36 ore dopo è arrivato il sequestro del Sant’Anastasia. Una variante, che poi tanto effettivamente non è stata. In aula il sindaco Salvatore De Meo, ex assessore all’urbanistica nella passata giunta di centrodestra aveva presentato la delibera in questo modo: “Tale variante è un atto imprescindibile per approdare al concetto di mobilità ricettiva. La ricettività all’aria aperta è la nuova frontiera del turismo e a livello economico assume sempre maggior peso su scala regionale. La nostra è una proposta semplice che favorisce nuove opportunità per l’economia locale. Non bisogna sottovalutare infatti che i campeggi sono strutture che movimentano oltre 30 milioni di euro di fatturato annui e favoriscono l’assunzione stagionale di circa 800 persone. Una volta giunta ad approvazione definitiva in Regione, tale pianificazione favorirà anche ulteriori investimenti che sicuramente avranno ricadute positive sulla nostra comunità”. Una variante che – stando a quanto annunciato dagli amministratori - si è basata su un provvedimento normativo regionale del quale il Comune si è dotato ora, malgrado era obbligato a farlo sin dal lontano 1985.
Simone Nardone
E’ stato presentato nei giorni scorsi presso il Tar di Latina il ricorso dell’associazione Agricoltori Selva Vetere di Fondi per chiedere l’annullamento della delibera del consiglio comunale di n. 50 del 19 aprile scorso. Stiamo parlando della famosa variante ribattezzata “salva campeggi”. Come specificato, l’associazione degli agricoltori, più numerosi cittadini fondani chiedono l’annullamento del progetto di variante al Prg per la realizzazione delle attività propedeutiche di ricognizione dei complessi turistici all'area aperta insistenti nel comune di Fondi. Parte resistente nel ricorso, figurano il Comune di Fondi e il Residence Camping Sant’Anastasia. Variante, quella approvata lo scorso 19 aprile, che con i pareri favorevoli delle minoranze è stata approvata con 23 voti favorevoli ed il voto contrario del consigliere Antonio Forte. 36 ore dopo è arrivato il sequestro del Sant’Anastasia. Una variante, che poi tanto
Simone Nardone
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Calo d'iscrizioni nelle scuole pubbliche. Crescono le private
01/08/11 - In controtendenza l'Itis Pacinotti. Male l'Itc e il Classico
In diminuzione le iscrizioni alle scuole statali. In crescita quelle per i plessi privati. E’ questo il trend che emerge a pochi mesi ormai dall’inizio del prossimo anno scolastico a Fondi. A capitanare la diminuzione degli iscritti e l’istituto tecnico commerciale “Libero De Libero”, con il dirigente scolastico Onorato Marzano che ha dovuto constatare la soppressione di una prima classe per l’anno scolastico 2011/2012. Tutto ciò, malgrado gli sforzi del corpo docente, in particolar modo nel migliorare l’offerta didattica, di uno dei pochi istituti superiori fondani che nel corso degli ultimi anni aveva constatato una sistematica crescita, prima di passare ad un contenimento degli iscritti già negli ultimi due anni. Tempi duri anche per lo storico liceo classico “Piero Gobetti”, che segue la scia negativa dell’istituto di ragioneria, anche se l’istituto presieduto da Emma Filomena Livoli ha da sempre vissuto di cicli di incremento e decremento degli iscritti a differenza del Libero De Libero, dove il calo delle iscrizioni rappresenta una vera novità. In controtendenza, rispetto ai due plessi scolastici già menzionati c’è l’istituto tecnico industriale “Antonio Pacinotti” presieduto da Mario Fiorillo, che continua nel trend positivo nella scelta dei ragazzi appena licenziati dalle scuole medie. La vera novità, però, riguarda la crescita delle preferenze nella società fondana per le scuole private. Una inversione di tendenza rispetto al passato, che non riguarda solo gli istituti delle scuole superiori, dove l’Isas e la Scuola Superiore San Francesco la fanno da padrona, ma anche le varie scuole materne ed elementari, che continuano ad accrescere i propri numeri. Difficile capire se si tratti di un fenomeno circoscritto alla prossima annualità didattica o una realtà con cui ci si dovrà confrontare negli anni a venire. Per ora rimane una curiosa inversione di tendenza.
Simone Nardone
In diminuzione le iscrizioni alle scuole statali. In crescita quelle per i plessi privati. E’ questo il trend che emerge a pochi mesi ormai dall’inizio del prossimo anno scolastico a Fondi. A capitanare la diminuzione degli iscritti e l’istituto tecnico commerciale “Libero De Libero”, con il dirigente scolastico Onorato Marzano che ha dovuto constatare la soppressione di una prima classe per l’anno scolastico 2011/2012. Tutto ciò, malgrado gli sforzi del corpo docente, in particolar modo nel migliorare l’offerta didattica, di uno dei pochi istituti superiori fondani che nel corso degli ultimi anni aveva constatato una sistematica crescita, prima di passare ad un contenimento degli iscritti già negli ultimi due anni. Tempi duri anche per lo storico liceo classico “Piero Gobetti”, che segue la scia negativa dell’istituto di ragioneria, anche se l’istituto presieduto da Emma Filomena Livoli ha da sempre vissuto di cicli di incremento e decremento degli iscritti a differenza del Libero De Libero, dove il calo delle iscrizioni rappresenta una vera novità. In controtendenza, rispetto ai due plessi scolastici già menzionati c’è l’istituto tecnico industriale “Antonio Pacinotti” presieduto da Mario Fiorillo, che continua nel trend positivo nella scelta dei ragazzi appena licenziati dalle scuole medie. La vera novità, però, riguarda la crescita delle preferenze nella società fondana per le scuole private. Una inversione di tendenza rispetto al passato, che non riguarda solo gli istituti delle scuole superiori, dove l’Isas e la Scuola Superiore San Francesco la fanno da padrona, ma anche le varie scuole materne ed elementari, che continuano ad accrescere i propri numeri. Difficile capire se si tratti di un fenomeno circoscritto alla prossima annualità didattica o una realtà con cui ci si dovrà confrontare negli anni a venire. Per ora rimane una curiosa inversione di tendenza.
Simone Nardone
Itri, Giovedì nuovo consiglio comunale
01/08/11 - Si insedia anche la nuova dirigente comunale
E’ stato convocato per il prossimo 4 agosto alle ore 18,30 nella sala consigliare la nuova seduta del consiglio comunale di Itri. Diversi i punti all’ordine del giorno: dall’approvazione dei verbali della seduta precedente fino al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, passando per le comunicazioni del presidente del consiglio Umberto Papa e del sindaco Giuseppe De Santis , nonché dalle interrogazioni e le interpellanze che destano sempre molto interesse e l’approvazione del Rendiconto per l’anno finanziario 2010. Ma soprattutto c’è curiosità per l’insediamento ufficiale della nuova dirigente comunale, la dottoressa Cinzia Iaquele, che tra le sue mansioni avrà anche il compito di fare da segretaria all’interno della massima assise civica. La Iaquele 48enne originaria di Fondi, proviene dal comune di Monte San Biagio dove è stata per due anni a svolgere la carica di segretaria comnale. In precedenza era stata a Lenola, Vallecorsa e Fumone in provincia di Frosinone. La nuova dirigente, fortemenete voluta dal neo sindaco Giuseppe De Santis succede al dott. Francesco Bruno andato in pensione dal 1° luglio scorso. Professionalmente parlando, come abbiamo già detto, proviene dal comune di Monte San Biagio dove ha raccolto l'unanime consenso sia della maggioranza di centrodestra che dell’opposizione di centrosinistra.
S.N.
E’ stato convocato per il prossimo 4 agosto alle ore 18,30 nella sala consigliare la nuova seduta del consiglio comunale di Itri. Diversi i punti all’ordine del giorno: dall’approvazione dei verbali della seduta precedente fino al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, passando per le comunicazioni del presidente del consiglio Umberto Papa e del sindaco Giuseppe De Santis , nonché dalle interrogazioni e le interpellanze che destano sempre molto interesse e l’approvazione del Rendiconto per l’anno finanziario 2010. Ma soprattutto c’è curiosità per l’insediamento ufficiale della nuova dirigente comunale, la dottoressa Cinzia Iaquele, che tra le sue mansioni avrà anche il compito di fare da segretaria all’interno della massima assise civica. La Iaquele 48enne originaria di Fondi, proviene dal comune di Monte San Biagio dove è stata per due anni a svolgere la carica di segretaria comnale. In precedenza era stata a Lenola, Vallecorsa e Fumone in provincia di Frosinone. La nuova dirigente, fortemenete voluta dal neo sindaco Giuseppe De Santis succede al dott. Francesco Bruno andato in pensione dal 1° luglio scorso. Professionalmente parlando, come abbiamo già detto, proviene dal comune di Monte San Biagio dove ha raccolto l'unanime consenso sia della maggioranza di centrodestra che dell’opposizione di centrosinistra.
S.N.
Depotenziamento Scuolabus, Lenola perde iscrizioni
31/07/11 - Gli alunni di Vallebernardo iscritti a Fondi
Servizio navetta non garantita per gli alunni delle elementari di Vallebernardo e la scuola del centro lenolese “perde per strada” una parte degli iscritti. E' questo ciò che sta accadendo nel piccolo centro al confine con la Ciociaria. Nello specifico, vista la lontananza dal centro urbano della vasta contrada lenolese e visto il numero non eccessivo di iscritti della zona, l'ente comunale ha deciso di “abbattere” le spese, limitando il servizio navetta degli scuolabus. Una decisione che ha mandato su tutte le furie gli abitanti della zona e in particolar modo i genitori dei bambini, i quali, hanno seguito il motto “a mali estremi, estremi rimedi”. Detto fatto, calo delle iscrizioni nella scuola di Lenola e aumento per quelle di Fondi, con il servizio scuolabus garantito. Infatti, il Comune di Fondi si trova al confine con la contrada lenolese di Vallebernardo e dunque per garantire la copertura del proprio territorio, manda le proprie navette per la scuola, quasi in trasferta, nella zona più interna del territorio comunale. Una situazione che non è poi molto diversa da quella che la scorsa estate aveva visto protagonista gli istituti periferici di Monte San Biagio, con le iscrizioni in calo poiché i genitori preferivano mandare i propri figli nelle vicine scuole primarie delle contrade fondane o di Terracina. Anche se in questo caso, giocavano un ruolo determinante anche le ipotesi di accorpamento dei plessi scolastici con la mancanza di tutela di una continuità scolastica. Alla fine però, è ovvio, che con i tagli che partono dall'alto e le scarse risorse economiche, specie per i comuni più piccoli, ad andarci di mezzo sono soprattutto i cittadini. In questo caso, che purtroppo non è isolato, gli abitanti delle zone periferiche devono fare i conti con i tagli ai servizi cittadini, come per l’appunto il caso degli scuolabus.
Simone Nardone
Servizio navetta non garantita per gli alunni delle elementari di Vallebernardo e la scuola del centro lenolese “perde per strada” una parte degli iscritti. E' questo ciò che sta accadendo nel piccolo centro al confine con la Ciociaria. Nello specifico, vista la lontananza dal centro urbano della vasta contrada lenolese e visto il numero non eccessivo di iscritti della zona, l'ente comunale ha deciso di “abbattere” le spese, limitando il servizio navetta degli scuolabus. Una decisione che ha mandato su tutte le furie gli abitanti della zona e in particolar modo i genitori dei bambini, i quali, hanno seguito il motto “a mali estremi, estremi rimedi”. Detto fatto, calo delle iscrizioni nella scuola di Lenola e aumento per quelle di Fondi, con il servizio scuolabus garantito. Infatti, il Comune di Fondi si trova al confine con la contrada lenolese di Vallebernardo e dunque per garantire la copertura del proprio territorio, manda le proprie navette per la scuola, quasi in trasferta, nella zona più interna del territorio comunale. Una situazione che non è poi molto diversa da quella che la scorsa estate aveva visto protagonista gli istituti periferici di Monte San Biagio, con le iscrizioni in calo poiché i genitori preferivano mandare i propri figli nelle vicine scuole primarie delle contrade fondane o di Terracina. Anche se in questo caso, giocavano un ruolo determinante anche le ipotesi di accorpamento dei plessi scolastici con la mancanza di tutela di una continuità scolastica. Alla fine però, è ovvio, che con i tagli che partono dall'alto e le scarse risorse economiche, specie per i comuni più piccoli, ad andarci di mezzo sono soprattutto i cittadini. In questo caso, che purtroppo non è isolato, gli abitanti delle zone periferiche devono fare i conti con i tagli ai servizi cittadini, come per l’appunto il caso degli scuolabus.
Simone Nardone
Controlli di Carabinieri e Municipale a Fondi
31/07/11 - 8 ambulanti controllati: sequestrata merce per 3 mila euro
Malgrado la stagione estiva entri nel vivo, le forze dell’ordine continuano nel proprio lavoro di monitoraggio. Nello specifico, all’alba di ieri si è svolta un'operazione congiunta dei Carabinieri della locale stazione di Fondi coordinati dal luogotenente Emilio Mauriello insieme agli uomini della Polizia Municipale del comandante Massimo Marini. I controlli, come anticipato sono scattati all’alba, al fine di contrastare il commercio abusivo sul litorale fondano. Sono state passate al setaccio tutte le zone adiacenti ai 12 chilometri di costa di Fondi, per sgominare il giro di commercio abusivo che costantemente avviene ogni giorno sulle nostre spiagge. Nello specifico, sono state passate al setaccio per tutta la mattinata le aree vicino allo sbocco del canale Pedemontano, ma anche le zone nei pressi di via Guado Bastianelli. Gli uomini dell'Arma congiuntamente ai Vigili Urbani di Fondi hanno controllato diversi commercianti ambulanti non autorizzati, elevando multe complessivamente per un valore appena al di sotto dei 10.000 euro e sequestrando un grosso quantitativo di merce. Agli otto improvvisati operatori commerciali stranieri, è stata sequestrata tutta la merce in proprio possesso. Stiamo parlando di abiti, costumi, asciugamani e oggetti vari per un valore complessivo di oltre 3.000 euro.
Simone Nardone
Malgrado la stagione estiva entri nel vivo, le forze dell’ordine continuano nel proprio lavoro di monitoraggio. Nello specifico, all’alba di ieri si è svolta un'operazione congiunta dei Carabinieri della locale stazione di Fondi coordinati dal luogotenente Emilio Mauriello insieme agli uomini della Polizia Municipale del comandante Massimo Marini. I controlli, come anticipato sono scattati all’alba, al fine di contrastare il commercio abusivo sul litorale fondano. Sono state passate al setaccio tutte le zone adiacenti ai 12 chilometri di costa di Fondi, per sgominare il giro di commercio abusivo che costantemente avviene ogni giorno sulle nostre spiagge. Nello specifico, sono state passate al setaccio per tutta la mattinata le aree vicino allo sbocco del canale Pedemontano, ma anche le zone nei pressi di via Guado Bastianelli. Gli uomini dell'Arma congiuntamente ai Vigili Urbani di Fondi hanno controllato diversi commercianti ambulanti non autorizzati, elevando multe complessivamente per un valore appena al di sotto dei 10.000 euro e sequestrando un grosso quantitativo di merce. Agli otto improvvisati operatori commerciali stranieri, è stata sequestrata tutta la merce in proprio possesso. Stiamo parlando di abiti, costumi, asciugamani e oggetti vari per un valore complessivo di oltre 3.000 euro.
Simone Nardone
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Fondi, in arrivo il Palio dell'assunta
31/07/11 - Il 6 e 7 agosto protagoniste le contrade e gli asinelli
Manca ormai poco alla prima edizione del Palio dell’Assunta città di Fondi organizzato dall’Associazione di Frazioni fondane “Crescere Insieme”. La singolare manifestazione si svolgerà il prossimo 6 e 7 agosto. “Perché si decisi di realizzare proprio un palio? L'idea – spiega il presidente dell’associazione Claudio Chiusano – è nata per rilanciare le diverse contrade fondane dal punto di vista storico, artistico ed eno-gastronomico”. L’avvocato fondano è anche entrato nel merito del perché gli organizzatori hanno optato per il singolare palio con gli asini. “L’asino un animale simbolo della tradizione fondana – ha proseguito Chiusano, che ha poi ricordato come – una manifestazione simile è già presente in Umbria, Lombardia, Toscana e Lazio”. Le contrade che parteciperanno all'evento sono: San Raffaele, San Magno, Querce e Lido di Fondi. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.crescereinsiemefondi.it.
Manca ormai poco alla prima edizione del Palio dell’Assunta città di Fondi organizzato dall’Associazione di Frazioni fondane “Crescere Insieme”. La singolare manifestazione si svolgerà il prossimo 6 e 7 agosto. “Perché si decisi di realizzare proprio un palio? L'idea – spiega il presidente dell’associazione Claudio Chiusano – è nata per rilanciare le diverse contrade fondane dal punto di vista storico, artistico ed eno-gastronomico”. L’avvocato fondano è anche entrato nel merito del perché gli organizzatori hanno optato per il singolare palio con gli asini. “L’asino un animale simbolo della tradizione fondana – ha proseguito Chiusano, che ha poi ricordato come – una manifestazione simile è già presente in Umbria, Lombardia, Toscana e Lazio”. Le contrade che parteciperanno all'evento sono: San Raffaele, San Magno, Querce e Lido di Fondi. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.crescereinsiemefondi.it.
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