mercoledì 3 agosto 2011

Calo d'iscrizioni nelle scuole pubbliche. Crescono le private

01/08/11 - In controtendenza l'Itis Pacinotti. Male l'Itc e il Classico


In diminuzione le iscrizioni alle scuole statali. In crescita quelle per i plessi privati. E’ questo il trend che emerge a pochi mesi ormai dall’inizio del prossimo anno scolastico a Fondi. A capitanare la diminuzione degli iscritti e l’istituto tecnico commerciale “Libero De Libero”, con il dirigente scolastico Onorato Marzano che ha dovuto constatare la soppressione di una prima classe per l’anno scolastico 2011/2012. Tutto ciò, malgrado gli sforzi del corpo docente, in particolar modo nel migliorare l’offerta didattica, di uno dei pochi istituti superiori fondani che nel corso degli ultimi anni aveva constatato una sistematica crescita, prima di passare ad un contenimento degli iscritti già negli ultimi due anni. Tempi duri anche per lo storico liceo classico “Piero Gobetti”, che segue la scia negativa dell’istituto di ragioneria, anche se l’istituto presieduto da Emma Filomena Livoli ha da sempre vissuto di cicli di incremento e decremento degli iscritti a differenza del Libero De Libero, dove il calo delle iscrizioni rappresenta una vera novità. In controtendenza, rispetto ai due plessi scolastici già menzionati c’è l’istituto tecnico industriale “Antonio Pacinotti” presieduto da Mario Fiorillo, che continua nel trend positivo nella scelta dei ragazzi appena licenziati dalle scuole medie. La vera novità, però, riguarda la crescita delle preferenze nella società fondana per le scuole private. Una inversione di tendenza rispetto al passato, che non riguarda solo gli istituti delle scuole superiori, dove l’Isas e la Scuola Superiore San Francesco la fanno da padrona, ma anche le varie scuole materne ed elementari, che continuano ad accrescere i propri numeri. Difficile capire se si tratti di un fenomeno circoscritto alla prossima annualità didattica o una realtà con cui ci si dovrà confrontare negli anni a venire. Per ora rimane una curiosa inversione di tendenza.
Simone Nardone