Secondo un calcolo approssimativo fatto dall’opposizione al comune di Sperlonga mancano all’incirca 2 milioni di euro del ricavo dei parcheggi a pagamento. Esatto ben 2 milioni di euro. Benito Di Fazio, consigliere di opposizione dell’Udc, dopo un’inchiesta durata ben sei mesi è arrivato a tirare le somme, somme che però non tornano. Stando ai dati forniti dal settore finanziario del comune di Sperlonga, il ricavo totale prodotto dalle strisce blu nell’anno 2009 è stato di 453.247 euro. Peccato, però, che da una stima fatta dal consigliere Di Fazio, considerando il numero totale dei posti auto, le tariffe orarie, il numero di abbonamenti e soprattutto le riduzioni degli utili nei mesi di maggio giugno e settembre ha prodotto l’ammontare degli introiti teorici di 2.470.973 euro. Quasi sei volte più di quanto certificato dall’ufficio comunale e soprattutto senza inserire i ricavi seppur minimi del mese di aprile. Essendo una stima approssimativa, di erto non si possono escludere degli errori, che però difficilmente vedrebbero una riduzione di circa 2 milioni di euro, perché qui non si parla di bruscolini, ma di ben 2 milioni di euro che per il 65% dovrebbero entrare nelle casse comunali e che per il restante 35% andare alla società che gestisce i parcheggi. Perché stando all’art.8 del contratto stipulato dal comune con la società S.I.S., al comune a scadenza mensile dovrebbero essere versati il 65% dei ricavi. Ma come d’incanto non solo ciò non avviene, riscontrando ad esempio allo scorso settembre un incasso comunale del solo 3,07% dei 275 mila euro per l’anno 2009, ma che stando sempre ai dati forniti dal settore finanziario alla fine del mese di agosto la stessa SIS aveva già versato oltre l’89% del totale. La cosa più curiosa è che entrambi i dati sono emessi dallo stesso ufficio e che a distanza di pochi giorni le divergenze abissali sono nell’ordine dell’86% a svantaggio del comune. Senza considerare che a quanto pare la stessa SIS nel 2009 ha trattenuto il 38,11%, e non il 35% come previsto dal contratto. Tutto questo ha portato i consiglieri di minoranza a far partire degli esposti alla Procura della Repubblica di Latina, alla Procura della Corte dei Conti ed alla Sezione Regionale di Controllo Enti locali della Corte dei Conti, in quanto si ritiene che ci sia stata una cattiva gestione amministrativa dei parcheggi a pagamento. Inoltre lo stesso consigliere Di Fazio ha denunciato anche in consiglio comunale che non tutti i documenti da lui richiesti agli uffici competenti gli sono stati consegnati o fatti visionare, adducendo spesso delle scuse fuorvianti come il fatto che servirebbe l’assenso degli interessati per poter visionare cose che sono esposte all'albo e che chiunque può visionare.
Simone Nardone