Partirà a breve a Monte San Biagio l’Osservatorio comunale per la cultura della legalità e della sicurezza sociale. Il progetto è una proposta che vede d’accordo tutti i gruppi consiliari e i vari esponenti di tutte le forze politiche presenti in paese. Infatti, dopo i vari eventi degli ultimi periodi che hanno creato un dibattito sul problema della sicurezza e dell’ordine pubblico, i consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno deciso di confrontarsi su come poter risolvere questa emergenza. Al termine di questo confronto molto costruttivo, gli esponenti delle varie forze politiche hanno ritenuto inopportuno richiedere un intervento direttamente al Prefetto. Al contrario, la scelta più opportuna è sembrata quella dell’Osservatorio. La questione della sicurezza oggigiorno è certamente un problema che appartiene a tutti i cittadini. Inoltre in questo particolare momento storico, tutte le persone sono alla ricerca di risposte a una domanda di sicurezza che va costantemente accrescendosi. Queste risposte competono naturalmente alle amministrazioni locali. Proprio per questo il compito di questo Osservatorio dovrebbe essere quello di studiare i vari fenomeni inerenti alle tematiche della legalità e della sicurezza sociale e porre all’attenzione delle forze dell’ordine i risultati di questo studio, potendo in piena sintonia con esse lavorare per il bene di tutta la comunità cittadina. L’Osservatorio, sarà una struttura composta da un plenum che raccoglie al proprio interno una rappresentanza del Consiglio Comunale in dialogo con il panorama economico-sociale e culturale del paese facendo in modo che si lavori per la comunità e con la comunità. L’Osservatorio deve riuscire a realizzare un sistema permanente di monitoraggio e di valutazione delle iniziative eventualmente già esistenti atte a contribuire alla costruzione di risposte alla domanda di sicurezza espressa da tutta la comunità locale. Ricercare una soluzione al problema della sicurezza significa concepirla come variabile di valutazione e di verifica sulla presenza o meno di progettualità condivisa da parte di coloro che sono coinvolti o intendono farsi coinvolgere nella soluzione dei problemi sociali. Infine è da aggiungere che nell’ultima conferenza dei capigruppo è stato già stilato un regolamento che delinei il modo in cui tale Osservatorio sarà chiamato ad operare. Tale regolamento, condiviso dai vari capigruppo sarà portato nel prossimo Consiglio Comunale il quale dovrà approvarlo per far sì che l’Osservatorio possa essere immediatamente inaugurato.
Simone Nardone
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