martedì 9 marzo 2010
intervista a Mastromanno, candidato a sindaco
Il dottor Dante Mastromanno è uno dei cinque candidati alla carica di sindaco alle amministrative di fine mese. La sua è una corsa in solitaria poiché appoggiato da una sola lista civica che si chiama Mastromanno per Fondi. Consigliere uscente di maggioranza ora sfida i vari De Meo, Cardinale, Paparello e Pedica. Con lui cerchiamo di capire qual è la proposta amministrativa che presenta alla città.
Qual è la vostra idea per sviluppare il turismo a Fondi? La priorità a nostro avviso è incentivare il turismo sulla fascia costiera. Il tutto attraverso nuovi parcheggi e accessi al mare. Ma allo stesso tempo bisognerebbe risistemare e abbellire il centro storico e trovare qualche modalità che possa incentivare il turismo in vari periodi dell’anno come un palio o una lotteria cittadina.
Come pensate di abbattere il muro tra il centro e le varie contrade? Il vero obiettivo sarebbe quello di avere la rappresenta in consiglio comunale. Infatti noi pensiamo che ogni contrada dovrebbe riuscire a far eleggere un proprio rappresentante superando gli schieramenti politici. E questa nostra idea è anche una proposta che lasciamo ai vari comitati di zona che si facciano carico di portare un proprio rappresentante in consiglio comunale.
Per quanto riguarda la sanità e in particolar modo l’ospedale di Fondi? In qualità di medico sono molto felice che mi abbiate fatto questa domanda. Comunque la nostra idea di base è cacciare la politica dalla sanità in quanto troppo spesso ne vanno di mezzo i malati. In secondo luogo puntiamo a potenziare le nostre eccellenze come chirurgia e ginecologia e a fare in modo che l’ospedale non venga smantellato. Infine il nostro obiettivo deve essere puntare a farlo diventare un fiore all’occhiello della nostra città come era una volta e non come è diventato ora, con i cittadini che hanno paura a farsi curare in questa struttura.
Passiamo alla crisi agricola e alla gestione del Mof, quali proposte presentate in merito? Puntiamo ad un vero sviluppo agricolo che passi attraverso un controllo diretto dei prezzi e un accorciamento della filiera. Cercando naturalmente di andare a difendere i contadini che troppo spesso rappresentano l’anello debole della catena.
Sullo sviluppo economico cittadino, avete altre idee? Sicuramente lo sviluppo deve avvenire attraverso gli incentivi per la nascita di una grande area artigianale in tutto il territorio fondano e attraverso alcune infrastrutture.
A quali infrastrutture pensate? Pensiamo alla costruzione di una nuova circonvallazione che allevi il traffico troppo spesso strozzato dai mezzi pesanti o anche di una bretella che colleghi Fondi al mare e faccia diminuire il traffico nei periodi estivi.
In merito all’urbanistica? Qui abbiamo una proposta davvero innovativa perché proponiamo un metodo che sia un poco il contrario di ciò che avviene oggi. La nostra idea è di creare prima i servizi e la viabilità, poi creare aree edificabili e solo infine rilasciare la licenza edilizia. Così si potranno evitare degli scempi come quelli fatti a Le Spinete.
Infine una domanda elettorale: quante possibilità avete di vincere e quali sono i vostri obiettivi? Siamo realisti e non abbiamo alcuna possibilità di vincere. Ma sappiamo che ci sono ottime possibilità di ballottaggio. Noi pensiamo di essere una forza che sta attorno al 4%, ma di sicuro non faremo alleanze solo per la poltrona. Ci coalizzeremo solo con chi ci garantirà di applicare il nostro programma, altrimenti non daremo l’appoggio a nessuno.
Simone Nardone