C’è attesa a Formia, sia per il nuovo consiglio comunale che si insedierà sabato prossimo 6 novembre con inizio alle ore 10 nella la sala Ribaud, ovvero la sala deputata ad ospitare presso il Comune di Formia, le riunioni della massima assise civica.
Attesa che va di pari passo con gli altri adempimenti consuetudinari nella prima riunione del consiglio, compresa quella della presentazione della Giunta Municipale.
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Sembra cosa quasi scontata, infatti, che il nuovo sindaco Gianluca Taddeo non presenterà alla città la squadra dell’esecutivo prima della riunione di sabato. Un gesto istituzionale secondo alcuni, fatto che nasconderebbe frizioni in maggioranza secondo altri.
La verità, probabilmente sta nel mezzo. Se da una parte le esternazioni del sindaco neo eletto Taddeo all’indomani della proclamazione erano ottimistiche, “abbiamo la squadra pronta” – aveva dichiarato a più di qualche media – la verità è che gli equilibri devono essere ben bilanciati.
Oltre al giuramento del sindaco, nella prima riunione del consiglio comunale, c’è anche l’elezione del presidente del consiglio comunale, carica molto ambita un po’ ovunque, ma soprattutto a Formia, dove storicamente le amministrazioni stanno faticando ad arrivare a fine mandato con il rischio costante di rimpasti in giunta.
Per essere nominati assessori, infatti, bisogna dimettersi da consiglieri comunali con il rischio che un domani, in caso di rimpasto nell’esecutivo, si rimanga tagliati fuori dall’Amministrazione cittadina. Per il presidente del consiglio comunale, infatti, non è così rimanendo nella propria veste a presiedere la massima assise civica.
Per tale motivo, oltre che per dare “peso” all’alleato di Forza Italia che rappresenta il sindaco, ovvero parliamo di Fratelli d’Italia, in molti pensano che a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale potrebbe finire Pasquale Cardillo Cupo, primo eletto della lista della Meloni che preferirebbe quel ruolo proprio in ottica di mantenere l’incarico in Provincia.
Ma la verità è che a Fratelli d’Italia o tocca la presidenza del consiglio o l’incarico di vice sindaco e, i forzisti, potrebbero preferire ancorare l’alleanza su cui poggia l’esecutivo su un ticket in giunta.
Poi c’è la questione delle “quote rosa” da non sottovalutare. In giunta, infatti, potrebbe entrare una delle due elette di Fratelli d’Italia e parliamo di Ilaria Benocci e Andreana Carpinelli. Cosa molto più probabile, invece, è che un assessorato di peso venga preso da Eleonora Zangrillo in quota Forza Italia.
In termini numerici è da capire il ruolo che avranno le civiche che hanno sostenuto Taddeo nella corsa alla fascia tricolore. È infatti molto probabile che le poltrone vengano bilanciate in rapporto alla forza elettorale e alla rappresentanza trovata in seno al consiglio.
Se si considera che al netto del ruolo del sindaco, ballano 7-8 poltrone tra giunta e presidenza del consiglio, è immaginabile che 2 posti saranno occupati da Forza Italia, 2 da Fratelli d’Italia e uno ciascuno dalle civiche che hanno trovato spazio nell’assise civica e parliamo di “Formia periferie al centro”, “Formia Vinci”. Per l’altra civica che proprio civica non è “Taddeo per Formia”, dove c’erano tanti nomi vicini agli azzurri potrebbero esserci altri 2 posti disponibili, così da far emergere anche la trazione forzista dell’esecutivo.
Possibile che a impegnare maggiormente il sindaco Taddeo in queste ore sia proprio il rapporto di forza tra gli azionisti di maggioranza della coalizione vincente: ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia.