1 aprile 2018
di Simone Nardone
La sintesi della gara al palazzetto dello sport di Fondi di sabato, può essere espressa con le dichiarazioni post gara del coach rossoblu Giacinto De Santis: “Penso sia stata una bella partita per noi, per il Brixen, ma anche per i tanti tifosi. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Ha vinto il Bressanone, potevamo vincere noi”.
Ed è vero, è stata una di quelle belle partite che fanno innamorare i tifosi di uno sport. A Fondi la passione per la pallamano ha una tradizione che ormai va avanti da mezzo secolo, ma quando ci si gioca un posto nella massima serie dell’anno successivo, quando viene in casa tua una squadra che ha una storia, un potenziale sportivo e il primato nel girone, cambia tutto. Il Fondi la settimana scorsa, dall’ultima piazza delle sei della Poule Promozione, aveva vinto e convinto contro il Trieste. Altra squadra con grande tradizione, che rappresentava il primato in quel frangente del calendario.
La storia di ieri pomeriggio è stata diversa, ma le emozioni sono state comunque tante. L’HC Banca Popolare Fondi ha avuto un buon approccio alla gara, riuscendo a giocare punto su punto e trovandosi spesso in vantaggio fino a metà della prima frazione di gioco. L’equilibrio si è un po’ inclinato a favore degli altoatesini, al 27’, su un’azione che ha scaldato gli animi: erano in fase offensiva i padroni di casa che rammentavano un fallo in attacco non fischiato dai direttori di gara. Sulla ripartenza ci sono stati due durissimi interventi che hanno permesso alle squadre di rubarsi palla sulla linea di metà campo, lasciando qualche giocatore a terra; ma anche in questo caso non è arrivato alcun fischio. I due arbitri sono però intervenuti su un fallo che ha decretato il rigore per gli ospiti, con il quale sono stati in grado di andare sul +3 e chiudere la prima frazione 9-12.
La ripresa è stata un lento ma costante costruire e rimontare. I rossoblu non hanno mai mollato, nonostante qualche esclusione per due minuti dubbia e un arbitraggio a volte discutibile. Recupero passato attraverso un magico pallonetto di Zizzo al 12’ del secondo tempo (16-18), il gol di Conte di dieci minuti più tardi che valeva il -1 e il pareggio di Filic al 23’ (21-21). Da qui in avanti, si può sostenere che la differenza l’hanno fatta la lucidità e un pizzico di fortuna. Al 28’, sul punteggio di parità viene fischiato un rigore per il Fondi. Se ne incarica Rigante, autore di due realizzazioni analoghe nel match. Al terzo tentativo, però, il bravissimo e determinante estremo difensore del Brixen ha chiuso lo specchio. Sulla ripartenza sono andati a segno gli avversari per il definitivo 22-23.
Ancora nulla è definitivo per la questione qualificazione, seppure qualche punto nella sfida con il Bressanone sarebbe stato utile e soprattutto meritato.