9 aprile 2018
di Simone Nardone
A due mesi dalle elezioni amministrative, a Formia il parterre dei papabili primi cittadini continua a infoltirsi. In realtà sono pochi, anzi pochissimi, quelli che hanno ufficializzato la propria candidatura. Premettendo che fino alla consegna delle liste a un mese dal voto, tutto è possibile. Solo in quel caso inizia ufficialmente la campagna elettorale e si sanno i nomi di coloro che si confronteranno per ottenere la fascia tricolore.
Però, qualcuno che ha presentato la propria candidatura già c’è: Paola Villa, Mario Taglialatela, Giovanni D’Angiò e Antonio Romano. La prima è corteggiata dai Dem ma lei non appare interessata, almeno non a qualsiasi condizione; il secondo dalla coalizione di centrodestra tanto che è stato anche chiamato in causa in una nota ufficiale; l’ultimo aspetta solo la certificazione dei 5 Stelle, ma è già in campagna elettorale.
Poi c’è l’universo degli schieramenti politici, con il Partito Democratico alle prese con beghe interne, frizioni e indecisioni se aprire ad una candidatura a sindaco esterna – ipotesi al momento quasi impossibile – e chi punta ad individuarlo al proprio interno. Ma c’è anche il centrodestra, unito, stando a quanto dichiarato nei giorni scorsi, ma ancora senza una figura che riesca a garantire tutti.
Ma l’emisfero più interessante è quello che continua ad incrementare leader senza schieramenti ufficiali. Tra questi spiccano coloro che hanno avanzato la propria “disponibilità” a correre per la carica di sindaco, in particolar modo Eleonora Zangrillo che Luca Scipione, ma non è detto siano gli unici. A dire la verità la prima, dopo aver fatto capire di voler fare un passo in avanti, pare ormai all’interno della coalizione di centrodestra; il secondo, invece, prova a giocare da battitore libero seppur molti lo identifichino come un moderato.
Sicuramente molti provano a giocare di strategia, tra chi cerca un posto di rilievo in una futura amministrazione e chi spera, visti i limiti molto vaghi delle coalizioni, in questo clima politico generale molto fluido dove tutto può accadere, che magari qualche schieramento li individui come figure terze per correre direttamente per la fascia tricolore.
La verità è che sia chi ha dato la disponibilità, che chi ha annunciato la propria candidatura, di ufficiale ad oggi, c’è poco e niente. Ci sono delle figure rilevanti nel panorama politico locale che, o perché espressione di una forza politica, o perché giocano sulla propria influenza personale, possono provare ad avanzare l’ambizione per concorrere per la poltrona più importante del municipio. Ma per avere un quadro più completo e definitivo bisogna avvicinarsi alla presentazione delle liste e per questo serve ancora un mese. Un mese in cui la campagna elettorale continua a correre tra rumors, incontri più o meno pubblici, strategie politiche e prese di posizione. Nel frattempo il numero di aspiranti sindaci può aumentare, restare stabile o chissà, persino diminuire.