Non voglio tornare sulle questioni di comunicazione e sulla difficoltà dei cittadini di seguire le regole perché a volte queste sembrano confusionarie.
Voglio rivolgermi agli altri, a chi sente il profumo della primula primaverile del vaccino e a chi la vede già fiorire: chiudete gli occhi e osservate prima un minuto di silenzio per i tanti, troppi, che ogni giorno continuano a non farcela.
Mi rivolgo a chi ancora dice che è come un'influenza, perché magari l'amico del cugino del cognato della zia l'inverno scorso ha avuto il raffreddore e non ha sentito gli odori per qualche giorno.
Mi rivolgo a chi si sta organizzando per Capodanno, a chi ogni sera dopo il coprifuoco esplode i petardi, a chi cerca di "evadere", di tornare alla normalità oggi. Beh, ci torneremo, ma quando i più anziani non saranno a rischio, quando non ci saranno questi morti ogni giorno.