Nasce a Fondi il
Comitato promotore della Casa della Cultura
La Casa della Cultura è realtà. Certo, non la troverete su
un’insegna, né su un citofono, né tanto meno aprendo un’applicazione con le
mappe del vostro smartphone, non per ora almeno. Ma c’è, esiste ed è qualcosa
di assolutamente tangibile nella stragrande maggioranza degli eventi che si
svolgono sul nostro territorio. E pensare che tutto è nato lo scorso febbraio
2019, quando grazie allo spazio e la sensibilità dell’associazione Obiettivo
Comune, avevo avuto la folle idea di scrivere una riflessione dai tratti quasi
“futuristici” – forse un po’ cervellotica – ma era una semplice provocazione
che serviva a far risvegliare coscienze di una città dinamica, ma culturalmente
un po’ sopita. Lo ribadisco per chi ancora incontrandomi mi domanda se
effettivamente penso che possa sorgere una struttura sopra i resti delle terme
romane, dove una volta sorgeva la chiesa di San Rocco: era una suggestione, sì,
penso che sarebbe bellissimo, affascinante, ma sinceramente non credo sia
fattibile.
Ma poco importa. Importa, invece, che dopo quella riflessione (che
vi invito a leggere al seguente link http://www.obiettivocomunefondi.com/2019/02/23/un-sogno-che-si-chiama-casa-della-cultura/),
si è attivato tutto un meccanismo di incontri, chiacchierate più o meno formali
e corrispondenze via mail. In tanti hanno partecipato alle nostre riunioni,
perché si è cercato di arrivare a tutti, in modo tale che nessuno potesse dire
che non ne sapeva nulla. Tra questi, quasi tutti questi hanno sottoscritto il
“Manifesto per una Casa della Cultura a Fondi”. Un testo che personalmente
ritengo bello, profondo, semplicemente condivisibile per chiunque abbia a cuore
la cultura. Lo scorso 14 settembre, poi, in una sala del Castello Caetani gremita,
nel cuore di Fondi, abbiamo deciso di dare una voce e un volto al comitato
promotore, composto da ben 20 associazioni. Una voce multiforme delle tonalità
e delle attenzioni di realtà associative diverse. Ma un volto comune, quello
del logo che inizia a capeggiare su molte iniziative culturali locali, con
l’ambizione che un giorno sia sulle locandine di tutti. Scrivo questa
riflessione in prima persona, perché il comitato ha deciso di indicarmi come
coordinatore, come persona terza e non in rappresentanza di un’associazione,
ruolo che mi riempie di onore e ovviamente oneri. Malgrado tutto, capisco lo
scetticismo di alcuni – fortunatamente non molti – che ancora dubitano della
proposta additandola come “di parte” o “utopica” o identificandola in altri
svariati modi. Ma la verità è che la Casa della Cultura, il suo comitato, la
rete di associazioni – e a breve anche di cittadini che diventeranno “Amici”
della Casa della Cultura sottoscrivendo il manifesto – nasce proprio dalla
triplice idea di non fare in modo che la cultura venga politicizzata, perché la
Cultura (come la sua futura Casa fatta di mattoni) è di tutti e non solo di
qualcuno; ma nasce anche dall’idea di superare l’individualismo e le gelosie
associative che per decenni, nonostante la vivacità culturale, non hanno mai
fatto decollare un settore che oltre che a dare sostanza e crescita personale e
comunitaria, può arrivare a produrre reddito per la città; e non da ultimo,
nasce dall’idea di creare legami, spazi di confronto, terreni di incontro,
eventi che mettano in sinergia forze e idee, perché solo in questo modo, solo
dopo aver dimostrato nei fatti che un habitat già esiste, allora si può
progettare uno spazio che lo accolga. Quindi, senza polemiche, e con lo spirito
che dovrebbe e potrebbe accomunarci tutti, invito, prima di tutto a titolo
personale e poi ovviamente a nome del Comitato, a sottoscrivere il manifesto.
Perché ritengo che per pensare qualcosa di culturale ci vogliono idee, per
realizzarle serve forza e coesione. Chiunque può diventare Amico della Casa
della Cultura di Fondi, mandando una semplice mail, sostenendo il progetto e
scegliendo se e come essere parte di un sogno che prova a trasformarsi in
realtà. Non è richiesta né una delega in bianco al comitato (non sarebbe in
nostro stile), né tanto meno il versamento di qualche somma di denaro (pensiamo
ai fatti, non ai conti). Ma se credete che Fondi abbia bisogno di uno spazio in
cui pensare, fare, programmare e respirare Cultura sempre, beh, allora non
perdete questa occasione. Diventate anche voi “Amici della Casa della Cultura”,
come? Scrivete a casadellaculturafondi@gmail.com. Potete farlo sia se
rappresentate un'associazione, sia a nome personale, sia se siete di Fondi che
non. Sfido chiunque a dire che la Cultura abbia dei confini territoriali.