28 novembre 2019
di Simone Nardone
Il derby è sempre un derby e non sono mancate scaramucce, polemiche post gara, quel clima di caciara tra gli spalti. Certo non è stato un bel match sul piano del gioco, quello che ha viste una di fronte all’altra l’HC Banca Popolare Fondi e la MFood Carburex Gaeta nella gara di mercoledì sera al palazzetto dello sport di Fondi e valevole per il campionato di A1 maschile.
Non è stato un bel match soprattutto perché in campo si è vista quasi esclusivamente una sola squadra, quella del Gaeta, che alla fine ha vinto con un meritato e corposo vantaggio (21-26).
Le aspettative c’erano da entrambe le parti: i bancorossi del Golfo arrivavano da partite giocate bene e i punti tanto attesi, i rossoblù puntavano ad un riscatto dopo cinque sconfitte consecutive.
La partita, però, al di là del clima derby non ha mostrato un gran bel gioco. Scarso l’equilibrio, durato a mala pena 10’, prima che il Gaeta – merito anche della prestazione sontuosa del portiere Randes – chiudesse la saracinesca per provare a scappare. Alla pausa i ragazzi di mister Onelli chiudevano avanti 10-13, ma in molti al palazzetto erano convinti di vedere un altro primo tempo.
Di certo i tifosi rossoblù si aspettavano qualcosa di diverso e non certo tanti, troppi, errori in difesa e nelle ripartenze, oltre che a un gioco quasi privo di idee. Idee, invece, che non sono mancate ai gaetani che sull’asse Lombardi-Bliznov (rispettivamente 6 e 8 reti) hanno letteralmente abbattuto gli avversari. I padroni di casa del Fondi non sono mai tornati davvero in partita, trovandosi in un paio di circostanze addirittura sul -6. Sicuramente il 21-26 è un risultato giusto per quello che si è visto in campo.
Entusiasmo e festa in casa Gaeta per una partita sentita e per aver allontanato in due giornate quell’ultima piazza in classifica che faceva così male, ma soprattutto, per aver agguantato a sei lunghezze proprio i cugini che adesso arrancano. In casa HC Fondi, invece, il clima è cupo. Ci si aspettava tutt’altra stagione dal valore di play off. Ieri poche parole e molto rammarico e la convinzione che qualcosa deve cambiare.