Ancora la torbidità dell’acqua dei rubinetti nel sud pontino. Dopo l’ordinanza di alcuni Comuni, a seguito delle ennesime piogge. È arrivata la nota di Acqualatina che parla di “fenomeno strutturale”, spiegando come si è a lavoro per risolverlo. “Essendo la torbidità un fenomeno di origine strutturale – si legge proprio nella nota – legato alla natura intrinseca delle sorgenti, il piano di lavoro è necessariamente articolato e prevede diversi tipi di attività”.
Ma cittadini ed associazioni iniziano a non essere più disposti ad attendere. Diffusa un paio di giorni fa, la notizia di come un gruppo di associazioni locali “Coordinamento Acqua Sud Pontino, l’Associazione Cittadini per la Tutela dei Beni Comuni di Formia, l’Associazione Comunità del Lazio Meridionale e delle Isole Pontine e l’Associazione Pendolari Stazione di Minturno Scauri”, in una nota inviata a tutte le istituzioni della zona nonché tutti i sindaci che fanno parte di Acqualatina, accusano che sono costantemente violati i diritti dell’Onu, come quello del diritto alla salute e all’acqua potabile”.
Proprio l’associazione cittadini per la tutela dei beni comuni di Formia, infatti, ha preso carta e penna e ha chiamato in causa il prefetto di Latina Maria Rosa Trio. “Poniamo nuovamente alla sua cortese attenzione – scrivono nella missiva – l’estremo disagio che i cittadini del sud pontino dei Comuni di Formia, Gaeta, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia e Minturno stanno subendo da oltre un mese, così come potrà evincere dalle tempestive Ordinanze del Sindaco di Formia e a fronte di tardive analisi e comunicazioni da parte del gestore Acqualatina. Nella missiva anche i disagi per via del fatto che nel territorio comunale di Formia le autobotti non sarebbero state fornite, “esasperando ancor più gli animi” spiegano nella nota. “A tal fine – concludono – Le chiediamo di intervenire”.