Spesso capita, che per farci riaffiorare un ricordo, deve passarci tra le mani una lettera, o devono posarsi gli occhi su una fotografia. Eppure la forza di un ricordo, di quelli più forti e più veri - belli e brutti che siano - si poggia proprio sulla forza stessa che il ricordo ha, quasi che esso abbia vita propria e abiti in noi come ospite, pronto a fuoriuscire per inebriare di emozioni passate il nostro presente. Può apparire come un paradosso, ma se ci facciamo caso, non sono le parole, né tanto meno le "istantanee" o dei "documenti" a farci il solletico all'anima per ricordare un'emozione forte del passato. Certo, capita anche questo, ma più spesso, è quell'emozione che decide semplicemente di fuori uscire di nuovo, a dispetto di tutti, di tutto, e delle situazioni.
"I ricordi raffiorano tra istantanee non scattate e documenti non scritti" Simone Nardone