Una tornata elettorale molto ricca in provincia di Latina tra Amministrazioni arrivate a scadenza naturale e diverse che hanno concluso anticipatamente la consiliatura con un commissariamento.
Nel territorio pontino sono ben 12 i comuni al voto: oltre alla città capoluogo di Latina, ci sono Formia, Minturno, Sezze e Cisterna di Latina (sopra i 15 mila elettori) e Itri, Sperlonga, Castelforte, Norma, Pontinia, Priverno, Roccasecca dei Volsci.
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Domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 seggi aperti. Possono votare i cittadini residenti con pieni diritti civili e politici in possesso di documento di riconoscimento valido e tessera elettorale.
La differenza è che nei comuni “grandi”, viene eletto sindaco al primo turno solo chi ottiene il 50%+1 dei voti espressi. Se nessuno li ottiene si passa al secondo turno, definito anche di “ballottaggio” tra i due che alla prima tornata hanno ottenuto il maggior numero di voti. Le elezioni in questo caso vengono celebrate a 15 giorni dalla prima tornata e quindi domenica 17 e lunedì 18 ottobre. A correre questo rischio, se così si può dire, ci sono Latina, Formia, Minturno, Sezze e Cisterna.
Negli altri centri, il sistema elettorale è molto più semplice in quanto il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti viene in automatico eletto primo cittadino.
Parallelamente si gioca anche la partita per il rinnovo dei consigli comunali, perché bisogna ricordare che nelle elezioni comunali non si elegge solo il sindaco bensì anche la massima assise civica. Nei comuni con elettori superiori alle 15 mila unità tale voto può anche essere “disgiunto“, ovvero che l’elettore può votare un candidato sindaco di una coalizione il candidato consigliere o i candidati consiglieri (massimo due a patto che siano di genere diverso) di un’altra coalizione. Il voto disgiunto non vale nei comuni al di sotto 15 mila elettori.