giovedì 19 dicembre 2019

Vince “Tu sì que vales” ma la versione è di Desiré Capaldo

da www.h24notizie.com

19 dicembre 2020

di Simone Nardone

Non si tratta di un plagio, ma di un’interpretazione unica, quella che la cantante fondana Desiré Capaldo ha fatto – ormai alcuni anni fa – di quel “C’era una volta il west” di Morricone. L’interpretazione che l’ha resa celebre, anche – e soprattutto – fuori i confini nazionali e che ha raggiunto cifre da capogiro sui social e su Youtube. Un’interpretazione con una tonalità che prima non esisteva e che per coloro che un minimo si intendono di musica, sanno che quella versione è di Desiré.

Ma lo sa soprattutto lei, la cantante fondana ormai spesso in tournée all’estero. Proprio all’estero, infatti, Desiré aveva avuto la prima investitura, in un Talent in Germania. E proprio un Talent, riporta quella versione in primo piano. Perché l’altra sera, a trionfare in “Tu sì que vales”, un po’ a sorpresa, è stata la cantante lirica Enrica Musto, con una versione proprio di “C’era una volta il west”.
E via alle polemiche, perché, basta riascoltare la versione di Musto e quella di Capaldo per rendersi conto della somiglianza tra le due, nella versione e nell’interpretazione. Anche se a dire la verità, Desiré Capaldo, che ha affrontato il tema anche sulle proprie pagine social ha precisato: “Mi sento anche orgogliosa che qualcuno mi copi, però che peccato mancare di originalità e non aver neppure fatto minima menzione di me! Cari autori di “Tu si che vales”, diciamo che stavolta non è farina del vostro sacco“.
Citazione o non citazione, come si diceva prima, non si tratta di plagio, ma di una versione, se non identica, almeno molto simile a quella della soprano di Fondi che ha anche inserito nel suo album, mentre dalle colonne di un altro quotidiano locale si parla di “gaffe” degli autori di Canale 5.