Sabato con la Casa della Cultura abbiamo voluto provare a fare un salto in avanti. Invitare tutti, sia cittadini che associazioni, e parlare in modo chiaro e trasversale. Premettere che non siamo a favore di nessuno e contro nessuno, ma consapevoli che la Cultura sia di tutti.
So che questo può sembrare assurdo per alcuni, incompreso, utopico o spiazzante. Ma anche se non riempiamo piazze o non inneggiano a flash mob, non vuol dire che non stiamo lavorando. E la cosa bella è che lo stiamo facendo per Fondi e per la Cultura, e per nulla più. Al di là di quello che pensano e che dicono le male lingue.