26 ottobre 2019
di Simone Nardone
“Riunione di routine”, commentano gli esponenti della maggioranza locale di Fondi. Membri della coalizione che fa capo a Forza Italia ci tengono a precisare che è una riunione di maggioranza come ce ne sono assiduamente, ma i tempi dettati dal senatore Claudio Fazzone nelle scorse settimane fanno pensare che si è quasi in dirittura d’arrivo.
Il nome che si incaricherà di condurre la battaglia elettorale della prossima primavera in continuità con l’Amministrazione uscente De Meo, potrebbe uscire o da questa riunione o da una delle prossime. Secondo i bene informati non ci sarebbe una totale condivisione di intenti all’interno del partito di Berlusconi e nell’emisfero del centrodestra moderato locale. Inoltre rimangono da definire i limiti della coalizione.
Per mesi si è parlato del vice presidente della provincia Vincenzo Carnevale e dell’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi. Prima sarebbe “caduto” quest’ultimo nome, adesso potrebbe vacillare anche l’altro, il quale però, rimane tra i favoriti. Più che nomi, negli ambienti politici del centrodestra fondano si parla di figure: professionisti e medici rimangono i più chiacchierati, ma il tabù su chi potrebbe puntare a vestire la fascia tricolore rimane.
Altra questione da definire è quella della coalizione. Nei giorni scorsi si è dimessa la segretaria comunale di Fratelli d’Italia Maria Luisa Fiore che con un post sui social spiegava la natura “personale” e non politica della propria scelta. Fatto sta però, che in molti già tuonano alla possibile “virata” del partito della Meloni verso gli azzurri, ma anche su questo c’è da vedere.
Perché se fuori dallo schieramento forzista c’è l’ex sindaco Luigi Parisella che con la sua “Riscossa Fondana” sembra l’unico al momento ad essere sceso ufficialmente in campo e pronto al confronto di piazza, è vero che si muovono anche gli altri. Un altro gruppo di “civici trasversali” anagraficamente giovani, starebbe valutando la creazione di una lista alternativa a quelle presenti in campo.
E poi c’è il Partito Democratico alle prese da una parte con la questione di un simbolo poco “appetibile”, dall’altra alle ipotesi non ancora scartate di provare la strada a delle coalizioni, nella consapevolezza che al momento quelle in campo sembrano politicamente lontanissime da principi e battaglie locali care ai Dem. Sembra fantapolitica, infatti, immaginare il simbolo del partito di Zingaretti in forza alla coalizione di Parisella o al contrario appaiato a quello di Forza Italia, ma in questo scenario confuso tutto sembra ancora possibile.
Insomma, ancora una volta la compagine di centrodestra detta i tempi di questa campagna elettorale non ancora partita, ma che continua a creare una notevole curiosità in cittadini e osservatori politici. Man mano che passano i giorni, però, qualcosa inizia a definirsi e non appena l’Amministrazione uscente presenterà il proprio nome, non è escluso che ogni tassello andrà al proprio posto.