giovedì 9 agosto 2018

Fondi, multe per divieto cani in spiaggia. Ma servirebbero aree attrezzate

da www.h24notizie.com

9 agosto 2018

di Simone Nardone

Proseguono le multe sulle spiagge di Fondi contro i padroni degli amici a quattro zampe che portano i propri animali sulla battigia. Come ormai è risaputo, un’ordinanza a firma del sindaco Salvatore De Meo, prevede il divieto di portare animali a spasso sulla spiaggia nel periodo di balneazione.
L’ultima multa, quella elevata ad un turista che si è visto rifilare un verbale da 200 euro si è andata a sommare alle altre undici già messe a segno nel corso della stagione e che segnano l’attenzione e la voglia di far rispettare le regole da parte dell’amministrazione locale.
Polemiche, però, continuano ad esserci e a cavalcarle gli amici degli animali, seppur con le ovvie differenze del caso. La linea più condivisa è quella che lamenta un’assenza su oltre 13 chilometri di litorale di anche soli cento metri destinati ai cani. Una cosa auspicabile secondo alcuni, addirittura un obbligo secondo altri.

Infatti, è da riscontrare che come avevamo provato a spiegare già nella scorsa estate, l’ordinanza potrebbe – il condizionale è sempre d’obbligo – essere impugnabile. In molti luoghi dove c’è un’ordinanza analoga di divieto da parte del Comune e dove questo non predispone un’area attrezzata per gli amici a quattro zampe, a seguito di ricorsi presso il Tar, questo tende – con le eccezioni del caso – a sospendere o annullare l’ordinanza fin quando l’Ente non predisponga un’area in cui padroni e cani possano usufruire insieme del mare. Agli esempi dell’estate 2017, solo qualche mese fa, si è aggiunto il fatto analogo di Latina, con il capoluogo pontino che si è visto sospendere l’ordinanza.
Insomma, mentre si continuano ad elevare multe ai trasgressori – perché va ricordato che nel frattempo l’ordinanza è effettiva – forse, è il caso che il Comune valuti un intervento, se non per questa stagione, almeno per il futuro.
Anche il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, firmatario dell’ordinanza sulla questione spiega: “Sicuramente si è più volte presentata la problematica. Stiamo valutando anche se è di difficile reperimento perché nei pressi degli accessi esistenti ci sono stabilimenti e spiagge libere dove è difficile coniugare anche la presenza di aree attrezzate”