Il 25 giugno sulla salita di Fondi verrà inaugurata una scultura dedicata al Pirata
Ci sono storie che vanno solo riscoperte per renderle reali e concrete. Sulle nostre pagine, nel gennaio del 2020, avevamo parlato di quel mito che voleva Marco Pantani scalare la salita delle Crocette a Fondi varie volte in allenamento. Ma l’idea che quella storia diventasse così concreta tanto da poter sognare un domani una tappa del Giro d’Italia transitare sulla salita del sud pontino, sembrava un’utopia.
La concretezza era arrivata qualche mese fa, a ottobre 2021, quando in un’intervista a “OA Sport” Stefano Garzelli tornava su quell’aneddoto tanto famoso del Pirata, che raggiungeva la squadra dopo alcune settimane di preparazione e nonostante non stesse in “palla”, prendeva e staccava tutti. Una concretezza tale da far diventare il mito realtà, perché la già maglia rosa Garzelli in quell’intervista contestualizzava il tutto: nel “ritiro di Terracina” e nella salita “Le Querce” (o delle Crocette) di Fondi.
Ed ecco fatto: il mito della salita di Marco Pantani nel sud pontino da leggenda diventava realtà. Il prossimo anno Fondi ha l’onore di essere “Città europea dello sport” e sono diverse le iniziative anche prima di quella data pensate per far comprendere come lo sport che conta sia collegato a questo territorio.
E allora non può che essere colta con entusiasmo la notizia che sabato 25 giugno, a partire dalle ore 17 presso il piazzale delle Crocette, a Fondi, verrà inaugurata una scultura in bassorilievo di Pantani, di fatto un omaggio sulla “sua” salita.
È il giusto modo di rendere onore al Pirata, ad uno dei più grandi sportivi italiani di tutti i tempi che ci ha abbandonato troppo presto, l’ultimo corridore a riuscire nella storica accoppiata Giro-Tour nello stesso anno (era il 1998).
L’idea di dedicare una scultura a Pantani, su una salita che già è un totem per i cicloamatori del comprensorio – come abbiamo scritto su queste pagine lo scorso ottobre – è il passaggio fondamentale per fare in modo che quella strada e la storia di Marco rimangano impressi per sempre sul territorio.
È ovvio che, se i sogni a volte si avverano, continuare a immaginare i big del ciclismo contemporaneo scalare quella salita in una delle prossime primavere del Giro d’Italia non può che essere non solo un sogno ma anche un obiettivo concretizzabile, se non nel 2023, magari nei prossimi anni.