Forse non tutti sanno che le spoglie mortali del poeta e critico d’arte pontino Libero De Libero non si trovano nel suo comune natale, a Fondi, ma in quello che ne aveva adottato un po’ tutta la famiglia, ovvero Patrica, in provincia di Frosinone.
La questione legale del corpo di uno dei grandi cittadini fondani del novecento – nato proprio a Fondi nel 1903 e scomparso a Roma nel 1981 – non hanno lasciato in pace l’uomo di cultura neppure dopo la sua dipartita.
Secondo diverse questioni che hanno visto impegnati a più riprese gli eredi di De Libero, c’era la volontà della famiglia di riportare Libero a Fondi e quella del comune di Patrica di lasciare le spoglie nella tomba del cimitero comunale.
Addirittura, proprio il Comune di Patrica, avrebbe tentato di contrastare il trasferimento della salma dando come motivazione la presunta posizione “monumentale” della tomba. Di diverso avviso, su questo fatto, sia il pronipote di De Libero Nicola Lauciello che il proprio avvocato Ermanno Martuscello che hanno spiegato come la tomba di De Libero nel cimitero di Patrica rappresenta solo uno dei tanti loculi presenti nel camposanto.
Alla fine, il Tar del Lazio si è espresso sul singolo provvedimento che impediva la traslazione della salma, annullandolo. Inoltre la sezione distaccata di Latina ha condannato il Comune di Patrica alle spese e competenze del giudizio per ben 3 mila euro.
Adesso dovrebbe essere più semplice dare seguito a quelle che pare fossero le volontà di De Libero inserite nel proprio testamento, ovvero di essere seppellito in quel di Fondi.