18 novembre 2018
di Simone Nardone
“Termini scaduti”, “non è così”. Potrebbe essere sintetizzato in questo modo il botta e risposta a mezzo social network tra Gianfranco Conte, consigliere comunale di opposizione a Formia e Fulvio Spertini, assessore al bilancio della stessa amministrazione municipale. Al centro del dibattito il Documento Unico di Programmazione.
Nessuno dei due parla direttamente all’altro, ma che si siano scritti indirettamente – accendendo così il dibattito politico – è cosa abbastanza scontata e una supposizione che si può fare seguendo il tema di discussione: ovvero lo strumento per programmare la spesa dell’amministrazione comunale.
“Sono mesi – spiega l’ex parlamentare Conte a mezzo Facebook – che sto dicendo in tutte le sedi che andava #aggiornato il documento unico di programmazione, redatto dal commissario, per renderlo coerente con le politiche della nuova amministrazione! È scaduto il termine del 15 novembre per fare una rivisitazione ed è ormai evidente che si continuerà con le scelte fatte da altri!” Accuse – politiche – pesanti che, citando testualmente il post, parlano di “#incompetenza al governo della città”.
Qualche ora e arriva la risposta di uno dei più schivi amministratori della giunta targata Paola Villa, colui che detiene le chiavi della cassaforte delle cassi comunali: “Chi ha vantato sin dal primo Consiglio Comunale la diretta partecipazione alla legge istitutiva dei vincoli di finanza pubblica con quei lacci e laccioli che toglievano dalla disponibilità dei Comuni l’avanzo di amministrazione, scrive su Facebook – accusa Spertini – di #incompetenza al governo della città. Si è fatta carico la Corte Costituzionale (sentenze 247/2017 e 101/2018) – prosegue l’assessore al bilancio – di rimettere le cose a posto rendendo l’avanzo di amministrazione pienamente utilizzabile e non più assoggettabile ai vincoli di finanza pubblica dando così dell’incompetente ai partecipanti di quella sciagurata legge. A tempo debito – conclude il post – corroborati dalla liberalizzazione degli avanzi, e non secondo gli strepiti tossici di Facebook, verrà predisposto il Bilancio 2019/21 con il DUP a corredo cosicché, ogni competente che lo voglia, potrà dispiegare tutta la sua critica a ragion veduta.”
Insomma, seppur i termini non sembrano scaduti, almeno stando a quanto dichiarato dall’assessore, secondo questi la discussione politica in merito si può tranquillamente fare ma a seguito dell’approvazione del DUP. Quindi, a parte un po’ di brio politico a mezzo social network, per vedere un vero confronto nel merito, bisognerà attendere il nuovo Documento Unico di Programmazione e poi, sì che potrebbero volare le accuse.