lunedì 25 gennaio 2010

La Paparello si presenta alla cittadinanza


<< Sono onorata di essere stata scelta per rappresentare le istanze di tutti voi e concorrere alla carica di Sindaco di questa città >> con queste parole - la candidata a Sindaco per il centro-sinistra fondano - Maria Civita Paparello esordisce alla conferenza stampa per la presentazione del programma della coalizione tenutosi ieri mattina alla propria sede elettorale in via degli Ausoni. Nella stanza gremita di sostenitori e giornalisti scatta facilmente l’applauso dei sostenitori, specie sul primo punto che probabilmente è anche il più condiviso tra tutte le forze alleate, ovvero quello sul nodo della legalità e della trasparenza che è evidenziato anche sulla maggior parte dei manifesti appesi all’interno della sede. Quello della Paparello non è un attacco diretto e sfrontato all’ex amministrazione, quanto un senso di disturbo di una cittadina qualsiasi e lo affema quando dice che << Nell’ultimo anno ho provato dolore per quella cronaca che ritraeva Fondi in un’ottica negativa >>. Di qui è breve il passaggio che porta dalla trasparenza alla democrazia partecipata cominciando a parlare a nome di tutte le forze politiche in qualità di espressione della società civile, annunciando che << Quello che vogliamo fare è ridare serenità a tutti i cittadini e alla macchina amministrativa, perché nessuno deve sentirsi escluso da dalle decisioni che riguardano il paese >>. E continua precisando che << Non si può governare e amministrare una città in base ad un orientamento politico, ma pensando a tutti >>. Così partendo dai giovani, dall’agricoltura e dall’artigianato, si iniziano a snocciolare i vari punti di un programma snello e allo stesso tempo preciso e dettagliato. Poi passa al concetto del centro e delle varie periferie del territorio comunale ed in modo particolare al fatto che << Bisogna eliminare il concetto di città e contrade, perché tutti siamo cittadini al di la di dove abitiamo e di dove viviamo >> enfatizzando anche il tema della periferia definendolo come un luogo che dovrebbe essere di aggregazione anche per i ragazzi e per gli anziani. Proprio sugli anziani la Paparello si sofferma, perché loro << Devono godere delle stesse attenzioni dei giovani, che in questa città purtroppo non hanno >>. Infine va a toccare altri temi molto scottanti quali il turismo – sul quale propone l’apertura di un’Agenzia Culturale e Turistica in stretta collaborazione con i parchi – e l’urbanistica sulla quale ci tiene a menzionare zone che sono state del tutto abbandonate come ad esempio le Spinete. Volgendo al termine lei stessa afferma che << Il programma è molto ambizioso, ma soprattutto non è chiuso, anzi aperto alle proposte di tutti, perché un programma non può nascere al chiuso di una stanza ma tra la condivisione di tutta la cittadinanza >>.