domenica 26 novembre 2023

La Davis si tinge di azzurro: che spettacolo!



Questa volta non possiamo rimanere indifferenti. 

Eccoli, quanto sono belli i tennisti azzurri con la Coppa Davis in mano, al termine di una settimana bella, bellissima, piena di insidie, di rischi di esclusioni e anche di partite all'ultimo smash.

Ma alla fine, l'epilogo, è stato diverso da quello di Torino dove Sinner aveva dovuto regolare tutti, anche il numero 1 al mondo, salvo poi arrendersi proprio a lui nella finale, palesemente ancora un passo indietro.

A Malaga, Sinner è stato un passo avanti a tutti, anche a sua maestà Novak Djokovic, il re del ranking. E poi, ha preso per mano i compagni di una squadra, un gruppo bellissimo, unito, sincero, amalgamato e che oggi è finalmente arrivato nell'olimpo del tennis e non solo.

Per coloro che ne sanno poco, la Davis è la coppa del mondo del tennis, l'unica competizione agonistica che si gioca a squadre in uno sport che è tra i più individuali di tutti. Una coppa che l'Italia aveva vinto solo nel lontano 1976 con quell'altro magico gruppo di Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli.

Oggi Sinner, Arnaldi, Sonego, Musetti, Bolelli e anche il non giocatore Berrettini dagli spalti sono e saranno il gruppo di questa impresa. Neppure tanto per quanto visto oggi, dove la finale è sembrata quasi una passeggiata, ma più per quello che abbiamo ammirato ai quarti con l'Olanda e più in semifinale con la Serbia di Djokovic, "piegato" sia in singolare che in doppio.

Insomma, le imprese, a volte arrivano anche nel tennis. E siamo solo all'inizio di un ciclo. Ora, serve solo il giusto riconoscimento per questo grande successo, arrivato al termine di un anno da incorniciare. E dove non è escluso che i prossimi siano ancora più belli.

Ma ora godiamoci il momento, godiamoci questo bel momento di gruppo, di squadra, di sport. Poi pensiamo al futuro, che sarà roseo e sicuramente azzurro.