giovedì 11 giugno 2020

Election day il 20-21 settembre: referendum, comunali e regionali

h24notizie.com

Sì, si vota. Dopo lo slittamento per decreto, a causa della pandemia da Covid-19 a settembre si torna – più o meno “allegramente” – alle urne. Si tratta di un vero e proprio Election day, o “big Sunday” come l’hanno ribattezzato alcuni che non hanno provveduto a tradurre anche il Monday, considerando che si voterà in due giorni, domenica e lunedì.
L’accordo sull’election day prevede l’accorpamento di sei elezioni regionali, più di mille elezioni comunali (con i ballottaggi, per i 15 mila abitanti, previsti ove necessario 15 giorni dopo ovvero il 4-5 ottobre) e il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.

Nel Lazio non si vota, mentre sono due i comuni che devono rinnovare le proprie amministrazioni, ovvero quelli di Fondi e Terracina. Ma tutti andranno al voto per il referendum sul taglio dei parlamentari.
La data ormai, sembra cosa certa dopo la giornata di voto alla Camera dello scorso 8 giugno. La proposta di tornare alle urne per il 20-21 settembre, su cui “pesava”, la possibilità di anticipare il voto di una o due settimane è stata superata dall’emendamento Sisto e approvato, per cui si prevede che non si può tornare ai seggi prima del 15 settembre. Al che la maggioranza compatta ha approvato l’ipotesi di tale data con il voto favorevole di Forza Italia e l’astensione della Lega. Unico partito contrario e sulle barricate, Fratelli d’Italia che puntava a rinviare il voto di almeno un’altra settimana.
La questione delle date, infatti, ha creato molte divisioni tra i partiti e anche tra gli amministratori, soprattutto per via di tre concetti: uno è quello del rischio di accavallarsi con le riaperture delle scuole, l’altro è quello del fare iniziare una campagna elettorale a ridosso di ferragosto e ultimo ma non meno importante, il fatto che l’autunno è considerato come un periodo critico per una possibile nuova ondata del Covid-19.