27 luglio 2019
di Simone Nardone
Ci siamo, a Fondi iniziano a girare i nomi per la corsa alla guida della città. E non si parla più solo di voci e indiscrezioni in attesa dell’ingresso di De Meo al parlamento europeo e delle elezioni di maggio: arrivano i fatti. Luigi Parisella torna in campo.
L’ex sindaco ed ex consigliere provinciale di Forza Italia di inizio anni 2000, dimessosi prima che il Ministero dell’Interno si pronunciasse sullo scioglimento dell’allora Amministrazione per il sospetto di infiltrazioni della criminalità organizzata – ed anche per quella decisione allontanatosi fin da subito dagli ambienti azzurri, pur non essendo stato toccato dall’inchiesta alla base di quel terremoto politico e giudiziario -, è pronto a lanciare il suo manifesto per le prossime elezioni.
Adesso, però, a meno di un anno dal voto le cose sono radicalmente cambiate. All’inizio della prossima settimana, Luigi Parisella uscirà con un manifesto-appello alle forze civiche della città.
Ancora difficile dire se la mossa sia un tentativo di coinvolgere il partito del senatore Claudio Fazzone in una coalizione ampia che vada dal civismo al centrodestra. Quel che sembra più probabile, è che Parisella possa aver incassato il sostegno di diversi “grandi elettori” e voglia tentare una prova di forza contro i partiti politici locali. Un possibile avviso di sfratto a Forza Italia ma anche un’ipotesi di richiamo ai corteggiamenti espliciti ed impliciti di esponenti della Lega, a cui proprio Parisella si era “avvicinato” nelle ultime campagne elettorali nazionali.
Insomma, dopo il grande ritorno a Cisterna di Carturan e – forse – quello chiacchierato di Zaccheo a Latina, c’è un’altra strada dal sapore retrò che Parisella prova a battere su Fondi, giocando su quell’esperienza civica così figlia della crisi dei partiti tradizionali. Ma tutti sanno che in un anno può succedere di tutto, dalla politica nazionale a quella locale, non escludendo neppure un ritorno di partiti quali Partito Democratico e la stessa Forza Italia, che attende le verità del congresso nazionale. Perché se è vero che l’immobilismo Dem rischia di segnare un nuovo limite al ribasso nella forza elettorale a Fondi del raggruppamento di Zingaretti, i forzisti non vogliono perdere non solo la maggioranza, ma neppure il baricentro decisionale dell’Amministrazione.
Dando dunque per scontato che di fronte all’appello di Parisella gli azzurri si girino dall’altra parte, tocca a loro ora trovare uno sfidante accreditato per la corsa alla fascia tricolore. In molti reputano il capogruppo in consiglio comunale e vice presidente della provincia di Latina Vincenzo Carnevale come il candidato naturale. Ma non è da escludere nulla, con la parola che passa per forza di cose da Fazzone – e perché no – adesso anche da De Meo, primo cittadino uscente ed ex assessore all’Urbanistica proprio con Parisella.
Con la discesa in campo dell’ex sindaco probabilmente si apre una campagna elettorale lunghissima che potrebbe tanto avvantaggiare quanto logorare chi ha deciso di partire per primo. Senza considerare che, con un candidato di area simile a quella presumibilmente ancora maggioritaria in città, si rischia di rimescolare le carte aprendo ad un’incertezza politica che potrebbe rendere la campagna elettorale ancora più esplosiva.