martedì 29 marzo 2016

Sogno una città a misura di biciclette

Proposta di disegno di rete ciclabile urbana
Sono mesi che attendo un’idea o una proposta concreta dell’amministrazione comunale di Fondi sulla questione delle Piste ciclabili. La attendo perché in campagna elettorale (stiamo parlando di solo un anno fa), tutti si erano prodigati per parlare di una città a misura di biciclette, qualcuno rilanciando anche le discutibili ma originali piste ciclabili di Sperlonga e Terracina, che coraggiosamente anche se creando problemi di circolazione hanno per così dire “sigillato” il proprio lungomare, donando degli spazi ai velocipedi. E noi? Da noi ancora nulla. Siamo ancorati a quegli 8 millimetri pro-capite di piste ciclabili che per una città di poco al di sotto dei quarantamila abitanti su un territorio quasi esclusivamente pianeggiante, fa a dir poco riflettere.

Dall’estate 2011 con apposita ordinanza è stato vietato alle due ruote, l’utilizzo delle centralissime aree che vanno da Corso Appio Claudio a Piazza Municipio, passando per Corso Vittorio Emanuele e Piazza De Gasperi. Verrebbe da dire: Che ben venga l’attenzione per i pedoni, ma dov’è quella per i ciclisti? Siamo già un Comune con zero parchi verdi all’interno del centro della città, se vogliamo provare a migliorare la qualità dell’aria e anche quella dell’impatto ambientale, forse, dovremmo iniziare a pensare in due e non in quattro ruote.
Cartello presente in zona Spinete

Riprendo, solo per riportare al centro dell’attenzione le proposte, anche dell’attuale amministrazione comunale, che in campagna elettorale parlava di un nuovo piano della mobilità a misura di ciclisti, ipotizzando addirittura una circonvallazione a senso unico lasciando spazio per una corsia riservata ai velocipedi. Personalmente credo che sia giunto il momento di osare amministrativamente, pensandolo, approvandolo e applicando questo Piano. Ma forse, vista la precaria viabilità del nostro centro, si potrebbe provare ad andare oltre, ipotizzando una rete di piste ciclabili che passino nelle strade secondarie adiacenti all’attuale circonvallazione di Fondi. Questo sarebbe un primo passo, probabilmente minimo, ma pur sempre un primo passo, ricordando che il resto d’Italia ha una media (bassa rispetto al resto d’Europa, ma ben più incoraggiante della nostra) di 56 centimetri pro-capite. Sarebbe un primo passo anche iniziare ad ipotizzare a medio lunga scadenza un collegamento con il mare, o con la rete ciclabile di Sperlonga che arriva fino al confine marittimo con Fondi. Ma sarebbe un primo e doveroso passo, anche rifinire i pochi metri lasciati incompiuti della pista ciclabile della nuova zona Spinete, su cui regna il brecciolino al posto di materiali più idonei che ne permettano il regolare e sicuro transito. Potrebbe essere un primo e opportuno passo anche rendere ciclabili alcuni marciapiedi, soprattutto nelle zone dove ne esistono su entrambi i lati della carreggiata. Sarebbe un primo passo, pensare di collegare il centro con la stazione di Fondi, o con le contrade. 

Tratto ciclabile zona Spinete
Forse stiamo parlando di libri di sogni, o chissà, di cose irrealizzabili, ma forse è giunto il momento importante di muovere un passo o almeno un’idea.