domenica 9 gennaio 2011
Itri, La candidatura di Stamegna scuote l'Udc
09/01/2011 - Le elezioni amministrative si avvicinano e la scena politica a Itri non accenna a delinearsi. Dopo l’ufficializzazione della candidatura a sindaco di Michele Stamegna del Pdl che punta a diventare il punto di riferimento del centrodestra itrano, l’Udc, che aveva trovato un minimo pace, ora è ripiombato nella guerra tra fazioni. E’ vero, che la pace interna aveva più il sapore di un armistizio che di una vera deposizione delle armi, ma come prevedibile, la candidatura di Stamegna ha rotto gli equilibri tra i centristi. Equilibri già molto blandi che ora toccherà al segretario provinciale Michele Forte rimettere a posto nel direttivo che si svolgerà venerdì sera nella sede del circolo itrano in via San Gennaro. Tornano quindi a primeggiare le due correnti interne: quella che si rifà a Mario Petrillo e quella dell’asse formata da Pietro Di Mascolo e Aristide Iacotucci. Posizioni distanti che a fatica avevano trovato un accordo nel corso di una delle ultime riunioni di partito, con un patto ben preciso che vedeva impegnato il partito di Casini ad entrare in una coalizione solo se il candidato a sindaco era di espressione dell’Udc. Un punto di partenza che a distanza di qualche giorno sembra essere diventato un punto di arrivo. Perché ora nel centrodestra c’è una candidatura, che per quanto non condivisa è espressione di un partito autorevole qual è il Pdl. In più c’è anche Giuseppe De Santis, attuale vicesindaco, che già da diverso tempo si è autoproposto per guidare una coalizione. Nel centrosinistra, ammesso che si trovi un intesa con i centristi, è molto difficile che si possa trovare un accordo per permettere a Iacotucci e compagni di avere il candidato primo cittadino. Di conseguenza l’unica strada sembra andare da soli al momento, indebolendo fortemente l’attuale coalizione di centrodestra e senza alcuna possibilità di poter vincere le elezioni. L’insofferenza che si respira all’interno del partito è dunque giustificata e molti in città scommettono che malgrado la presenza di Michele Forte, venerdì, più che una riunione per definire le manovre politiche, sarà una vera e propria resa dei conti. Anche perché allo stesso tempo, con il clima che si respira all’interno del partito, molti esponenti delle altre forze politiche sono convinti che in caso l’Udc dovesse trovare un candidato sindaco all’interno del proprio schieramento rischierebbe ulteriormente di arrivare alla spaccatura, poiché entrambe le fazioni interne lo rivendicherebbero. La questione politica ormai labirintica dell’Udc itrano non accenna a risolversi, e ormai è forte il dubbio che anche il segretario provinciale, venerdì, avrà delle belle gatte da pelare.
Simone Nardone