lunedì 13 aprile 2015

Se permettete, dissento

Cartello appeso fuori le principali attività commerciali del centro
Sinceramente parlando, io c’ho provato, ma non riesco a capire il senso della protesta “tutti in piazza” indetta, presumibilmente in difesa dell’ospedale, in realtà per ottenere un incontro con il presidente Zingaretti.

Non la capisco perché conoscendo l’amministrazione e chi la guida, credo che sappiano bene che una mobilitazione fa scena e rumore, ma rischia di essere nulla se non ottiene risultati, e oltre alle presunte giuste ragioni di carattere istituzionale, non credo che il presidente del Lazio, si lasci convincere di un colloquio istituzionale da una folla sotto il suo balcone.

Non la capisco perché, concretamente l’ospedale di Fondi perde i pezzi, o meglio, cambia pelle, ma lo fa da anni. Forse lo fa da sempre, e mi sembra intellettualmente scorretto iniziare una guerra mediatica contro i mulini a vento, solo perché il vento e i mulini sono cambiati. E’ vero, l’ospedale di Fondi - ed io aggiungerei - l’intero presidio centro, pagano da anni nel ridisegno amministrativo-sanitario, un prezzo troppo ampio. Ma lo pagano oggi più di tre o quattro anni fa? C’è realmente il rischio di smembramento o chiusura? O c’era in passato ed oggi è scongiurato?

Non la capisco perché mediaticamente rischia un clamoroso autogol l’annuncio “Zingaretti continua a ignorarci”, “Zingaretti non vuole incontrarci”, se si considera, che nell’eventualità che il Presidente della Regione Lazio passi disgraziatamente per Fondi stringendo magari la mano al candidato a sindaco della sua parte politica, ciò dimostrerebbe che non parla con il sindaco di Fondi, ma che ha altri interlocutori sul territorio.

Non la capisco, perché non posso credere che la scelta di chiedere la temporanea chiusura di attività commerciali (tra l’altro nel giorno di consueto riposo settimanale per la maggior parte di esse) e di giustificare assenze scolastiche per manifestazioni pubbliche, possono essere considerati strumenti idonei di rafforzamento ad una petizione. Per quanto nobili possano essere le cause, in periodi di campagna elettorale, bisognerebbe rendersi conto che si rischia di essere additati come una protesta di parte, quando invece sulla sanità si necessiterebbe di iniziative condivise e trasversali.

Non la capisco da sottoscrittore della petizione, non la capisco da cittadino, prima che di Fondi, semplicemente italiano, che mette al centro della propria etica l’attenzione alla persona e che crede che un ospedale così serva a poco, e che bisogna incatenarsi, protestare e far sentire la propria voce, per il diritto alla salute. E che questo deve essere garantito nel miglior modo possibile e nei luoghi che sono più idonei.

Proprio perché non la capisco, ma perché credo nel sacrosanto diritto di manifestare, vero cardine della democrazia, chiedo umilmente al sindaco di protestare a Roma senza la fascia tricolore. L’emblema che rappresenta l’istituzione lasciamola alle cerimonie. In piazza, giusto o sbagliato che sia, ci si vada per nome e in veste di cittadini.