mercoledì 28 aprile 2010

Rifiuti e degrado al mare



Lo spettacolo che si sono trovati dinanzi giovani e famiglie che nella giornata del 25 aprile si sono recati a fare una passeggiata a Sant’Anastasia è stato tristemente unico. Infatti, avvicinandosi al mare, era facile scorgere un qualcosa che assomigliasse a un ammasso di lamiere che stava sulla battigia, per metà sommerso dalle onde dal mare. Ma avvicinandosi ulteriormente era facile capire che quell’ammasso di lamiere non fosse nient’altro che un comune cassonetto dell’immondizia ribaltato, forse frutto di una bravata, ma di certo qualcosa che difficilmente si vede in riva al mare, tanto che il bidone a tratti diventava quasi un’attrattiva. Ma non è tutto, perché se sulla spiaggia lato Sperlonga vi era questo scenario, che accompagnava il degrado di scale e rampe di legno abbandonate e semidistrutte nella totale incuria dell’uomo, sulla spiaggia verso Terracina aleggiava l’incuria della natura. Accompagnata, infatti, da odori nauseabondi era facile far ricadere lo sguardo verso una carogna di animale, probabilmente un cane, contornato oltre che dalla puzza quasi asfissiante, da mosconi e altri insetti che ronzavano intorno al corpo dell’animale senza vita. Questo appena scese le scale del ponte, vicino ai massi che fanno da piattaforma alle rampe che permettono di passare sull’altro argine del canale, non lontano da alcuni ragazzi che giocavano a pallone o da altri che avevano deciso la spiaggia come luogo di stazzo nella giornata in cui si festeggia la Liberazione. Tutto questo senza neppure accennare alle decine di scritte di ogni genere fatte con le bombolette arrivate fino alla parte superiore del ponte. Una situazione di abbandono, che va a completarsi con il famoso ascensore costruito e mai entrato in funzione che ormai non è altro che l’ennesima discarica inserita perfettamente in un triste contesto di degrado. La Polizia Municipale di Fondi, trovatasi sul posto per un giro di ricognizione e prontamente avvisata dell’assurda situazione da cittadini e da semplici turisti, ha promesso che entro massimo un paio di giorni provvederà a far portare via il cassonetto e l’animale morto. Mentre per il resto forse ci vorrebbe una migliore educazione da parte dei cittadini e una più grande attenzione da parte delle amministrazioni per poter completare e curare una zona sistemata solo alcuni anni fa. Non c’è da dimenticare, infatti, che l’intera riqualificazione della zona è avvenuta circa cinque anni fa e l’unica cosa che ricorda la bellezza dell’area da poco ristrutturata sono le immagini dell’inaugurazione sui pannelli appena dietro il chiosco sulla duna.
Simone Nardone

De Meo assegna le deleghe


Il Sindaco Salvatore De Meo ha assegnato ieri, durante una conferenza stampa, le deleghe agli 8 Assessori che ha nominato lunedì durante il primo consiglio comunale della nuova stagione amministrativa. A Onorato De Santis oltre alla carica di vice sindaco, è stata affidata la gestione delle Attività Produttive e delle Politiche Giovanili. Dove l’Assessore De Santis dovrà essere in grado di saper dare risposte sulle questioni economiche e sul rilancio dell’occupazione, specie di quella giovanile. All’Assessore Lucio Biasillo è stata affidata la delega alla Cultura e alle Politiche della Scuola. “La scelta – spiega il Sindaco – è stata dettata dal suo alto profilo professionale e che per questo sarà la persona che per mio conto seguirà sia la scuola che la cultura”. L’Assessore al Bilancio, invece, sarà Vincenzo Capasso, al quale spetteranno anche compiti di programmazione finanziaria. Piergiorgio Conti sarà l’Assessore all’Urbanistica e agli Usi Civici. “L’idea – spiega De Meo – è di fare una programmazione urbanistica che abbia una visione di insieme”. In merito al compito sugli Usi Civici, invece si andrà alla ricerca di quella che lo stesso Sindaco definisce: “Una sinergia tra comune e regione in piena collaborazione”. E’ toccata a Onorato Di Manno l’importante delega ai Lavori Pubblici, che però è integrata da quella alla Protezione Civile e all’Edilizia Scolastica. Anche qui il primo cittadino fondano in più di un passaggio ci ha tenuto a sottolineare quella che deve essere una grande riqualificazione delle zone periferiche. Beniamino Maschietto presiederà l’assessorato al Turismo, Agricoltura, Demanio, Caccia e Pesca. Lo stesso Sindaco sottolinea: “Maschietto avrà un gran da fare”. Oltre alle parole d’obbligo sullo sviluppo turistico, De Meo torna ad evidenziare anche l’importante comparto dell’Agricoltura. Silvio Pietricola, invece, sarà Assessore all’Ambiente, Trasporti e Viabilità. “Bisogna dare all’ambiente la giusta importanza - anticipa il primo cittadino - partendo dalla raccolta concezione del rifiuto come una risorsa. Allo stesso tempo dobbiamo rafforzare i trasporti pubblici e pensare ad un nuovo piano di viabilità”. Infine c’è Arcangelo Peppe al quale è stata data la delega alle Politiche Sociali, per rafforzare e studiare le modalità per tenere vivo questo importante settore, con l’intento di rimanere capofila tra i comuni del distretto di cui Fondi fa parte. Infine, De Meo chiarisce che tutti gli ambiti non menzionati tra le deleghe rimarranno nelle facoltà del primo cittadino come ad esempio lo Sport e la Sanità. Ma la cosa che tutta la nuova amministrazione ci tiene a sottolineare è che questa non sarà una giunta a settori stagni ma ci sarà un interscambio quasi quotidiano tra tutti gli assessori.
Simone Nardone

martedì 27 aprile 2010

Primo consiglio dell'era De Meo, ecco la giunta


Si è ufficialmente insediata la nuova assise civica di Fondi e la nuova giunta comunale. Con l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale e il giuramento del Sindaco è stato ratificato ciò era emerso dalle urne lo scorso 28 e 29 marzo. La seduta del primo consiglio comunale della nuova amministrazione De Meo è iniziata con Onorato Di Manno, primo eletto, che ha preso la presidenza temporanea dell’assise civica dando inizio ai lavori. Così dopo la convalida degli eletti all’unanimità, si è passati alle dimissioni di Onorato De Santis, Silvio Pietricola, Beniamino Maschietto e lo stesso Onorato Di Manno, in quanto costretti a lasciare la carica di consiglieri per poter assumere quella di Assessori. Di conseguenza si è arrivati alle surroghe dei consiglieri dimissionari, con l’ingresso in consiglio comunale di Claudio Spagnardi, Carlo Saccoccio e Biagio Coppa per il Pdl e di Giulio Cesare Di Manno per Litorale e Sviluppo Fondano. Così si è arrivati ad uno dei punti caldi all’ordine del giorno, ovvero l’elezione del Presidente del Consiglio comunale. La maggioranza ha proposto l’esponente della lista Io Si, Maria Luigia Marino. Dal canto loro le opposizioni hanno lanciato la proposta di candidare il presidente temporaneo Vincenzo Trani. Naturalmente l’ha spuntata la maggioranza che alla seconda votazione ha eletto Presidente dell’assise la Preside del Liceo Classico con 18 voti a favore e 11 contrari. La Presidente neo eletta, dopo aver assunto l’incarico, evidentemente emozionata, ha ringraziato i componenti del consiglio comunale, gli elettori fondani e i compagni di coalizione. Poi, ricordando le parole del Presidente della Repubblica e di quello del Consiglio, la Marino ha auspicato: “La politica e il nuovo consiglio siano una convivialità di differenze con tutti e fra tutti”. Poi la maggioranza ha eletto a vice Presidente vicario Vincenzo Mattei del Pdl e vice Presidente Elisabetta Giuliano della lista Io Si per poi arrivare alla nomina della giunta. Giunta composta da 8 assessori. Oltre ai 4 già menzionati ci saranno Piergiorgio Conti dell’Udc, che però non era stato eletto in consiglio comunale, come non erano stati eletti i colleghi del Pdl Lucio Biasillo e Vincenzo Capasso. Esterno invece Arcangelo Peppe. I nomi finalmente ci sono, ma non ci sono le deleghe per le quali dobbiamo aspettare la conferenza stampa di oggi, nella quale il Sindaco presenterà personalmente i membri della giunta ai quali assegnerà il mandato nella nuova amministrazione. Curiosa la scelta di non dire subito l’ambito in cui opererà ogni assessore e che da adito alle voci che mormorano delle difficoltà di trovare un accordo sulle nomine che hanno portato alla formazione del nuovo esecutivo presieduto dal Sindaco Salvatore De Meo, che avrà come suo vice Onorato De Santis.

Le opposizioni a bocca asciutta


Le opposizioni rimangono a bocca asciutta. E’ questo il primo responso del nuovo consiglio comunale. Infatti dopo le parole all’insegna del confronto e del dialogo pronunciate dalla Presidente del Consiglio Comunale Maria Luigia Marino, gli 11 consiglieri di opposizione si aspettavano un minimo riconoscimento che servisse realmente ad “abbassare i toni con i fatti”. Come ha commentato lo stesso Bruno Fiore del PD che facendosi quasi portavoce delle opposizioni ha ribadito: “Alle parole sarebbe meglio far seguire i fatti” e in tono polemico ha espresso la volontà di tutti e gli 11 consiglieri di non formulare alcuna proposta per la vice-presidenza limitandosi così ad esprimere un voto contrario alla proposta della maggioranza. Da evidenziare, comunque il fatto che entrambi gli schieramenti di opposizione hanno scelto la linea comune su ogni proposta fatta per l’elezione del presidente e dei vice presidenti dell’assise confermando la voglia di inaugurare un “nuovo corso”come espresso in una nota congiunta pochi giorni addietro.
Simone Nardone

Pendolari, i soliti problemi


I problemi con cui devono fare i conti i pendolari sono davvero innumerevoli. Si parte dal come raggiungere la stazione per poi passare al dove dover lasciare la macchina, o quanto pagare un parcheggio, o sperare che passino gli autobus. Per poi passare agli orari per così dire “particolari” della biglietteria, per giungere ai disagi cronici dei ritardi o della sporcizia sui treni. E’ questo ciò che vivono le centinaia di cittadini fondani che ogni giorno prendono il treno per recarsi a lavoro o a studiare. Proprio per questo dopo la raccolta firme dei mesi scorsi di Forza Nuova, questa volta La Destra rilancia l’idea di una petizione per stare vicini ai cittadini. Cittadini che però, già si sentono abbastanza abbandonati dalle istituzioni e che nonostante l’avventura di ogni singola giornata passata sui treni regionali della tratta Roma-Napoli, hanno ancora il coraggio e il diritto di sognare. Proprio per questo, sembra che un gruppo di pendolari, stia studiando il modo di richiedere alle Ferrovie dello Stato di avvantaggiare i cittadini di questa zona aggiungendo una fermata agli intercity. Però, cosa strana, nell’idea dei cittadini fondani non c’è l’intenzione di far fermare l’intercity a Fondi, ma alla stazione di Monte San Biagio. La scelta deriverebbe da un’analisi più che logica e che fa quasi arrossire la stazione di Fondi-Sperlonga, ovvero il problema dei parcheggi. Problema risolto a Monte San Biagio da qualche anno, ma che non lo è di certo a Fondi, dove i posti auto sono quasi interamente all’interno di spazi privati.
Simone Nardone

Sperlonga: il mistero delle carte negate

Polemiche ancora a Sperlonga sulla questiona dei parcheggi a pagamento e dei rapporti dell’amministrazione comunale con la società SIS che li gestisce. Il caso, esploso durante il consiglio comunale dello scorso 30 marzo al momento dell’intervento nel merito del consigliere d’opposizione Benito Di Fazio dell’Udc non accenna a placarsi. Infatti, dopo le accuse, l’intera opposizione si è schierata accanto a Di Fazio decidendo di fare quadrato attorno la sua inchiesta e facendo partire esposti alla Procura della Repubblica di Latina, alla Procura della Corte dei Conti ed alla Seziona Regionale di Controllo Enti locali della Corte dei Conti. Infatti oltre alle divergenze sul totale dei ricavi tra i dati ufficiali del comune e quelli teorici calcolati dal consigliere Di Fazio – che ricordiamo hanno una discrepanza di 2 milioni di euro a svantaggio del comune – ci sono le accuse molto pesanti rivolte dallo stesso consigliere alla poca trasparenza dell’amministrazione comunale riscontrata proprio nei sei mesi dell’inchiesta e nei tanti fascicoli e documenti che spesso gli sono stati negati o consegnati con oltre 30 giorni di attesa. Un comportamento che lo stesso consigliere dell’Udc definisce: “In pieno contrasto con quanto prevede la legge”. Infatti sembra che al momento che il consigliere Di Fazio abbia cercato di informarsi sulle pratiche, il contratto e tutta la documentazione relativa ai rapporti tra il comune di Sperlonga e la società, e i ricavi dei parcheggi dalle strisce blu, gli sia stata esplicitata come scusa dal Segretario Comunale che sulla pratica si dovrebbe segnalare il nominativo di colui che chiede di visionare il permesso di costruire. Tant’è che nell’assise comunale Di Fazio non ha esitato a definire questo comportamento come un comportamento “risibile e del tutto fuori legge, come se si fosse in uno stato di polizia, o in un Comune da repubblica delle banane”. Certo è che difficilmente il segretario comunale o chi per esso riuscirà a contraddire le accuse espresse dal consigliere Di Fazio sulla mancata consegna dei documenti, poiché egli stesso è in possesso delle richieste che inizialmente sono state fatte in data 8 ottobre 2009. Dopo ben 30 giorni, e la mancata evasione delle richieste, lo stesso consigliere comunale ha dovuto sollecitare la pratica e allo stesso tempo per conoscenza ha inoltrato l’atto anche alla procura della repubblica. Il 16 novembre, però, finalmente una parte degli atti richiesti sono stati consegnati nelle mani di Di Fazio che comunque ha lamentato e fatto rilevare nella ricevuta la mancanza di altri atti, mai più consegnati da metà novembre 2009 fino alla fine di marzo del 2010 dopo ben 6 mesi di continue e pressanti richieste.
Simone Nardone

Parcheggi a Sperloga: i conti non tornano

Secondo un calcolo approssimativo fatto dall’opposizione al comune di Sperlonga mancano all’incirca 2 milioni di euro del ricavo dei parcheggi a pagamento. Esatto ben 2 milioni di euro. Benito Di Fazio, consigliere di opposizione dell’Udc, dopo un’inchiesta durata ben sei mesi è arrivato a tirare le somme, somme che però non tornano. Stando ai dati forniti dal settore finanziario del comune di Sperlonga, il ricavo totale prodotto dalle strisce blu nell’anno 2009 è stato di 453.247 euro. Peccato, però, che da una stima fatta dal consigliere Di Fazio, considerando il numero totale dei posti auto, le tariffe orarie, il numero di abbonamenti e soprattutto le riduzioni degli utili nei mesi di maggio giugno e settembre ha prodotto l’ammontare degli introiti teorici di 2.470.973 euro. Quasi sei volte più di quanto certificato dall’ufficio comunale e soprattutto senza inserire i ricavi seppur minimi del mese di aprile. Essendo una stima approssimativa, di erto non si possono escludere degli errori, che però difficilmente vedrebbero una riduzione di circa 2 milioni di euro, perché qui non si parla di bruscolini, ma di ben 2 milioni di euro che per il 65% dovrebbero entrare nelle casse comunali e che per il restante 35% andare alla società che gestisce i parcheggi. Perché stando all’art.8 del contratto stipulato dal comune con la società S.I.S., al comune a scadenza mensile dovrebbero essere versati il 65% dei ricavi. Ma come d’incanto non solo ciò non avviene, riscontrando ad esempio allo scorso settembre un incasso comunale del solo 3,07% dei 275 mila euro per l’anno 2009, ma che stando sempre ai dati forniti dal settore finanziario alla fine del mese di agosto la stessa SIS aveva già versato oltre l’89% del totale. La cosa più curiosa è che entrambi i dati sono emessi dallo stesso ufficio e che a distanza di pochi giorni le divergenze abissali sono nell’ordine dell’86% a svantaggio del comune. Senza considerare che a quanto pare la stessa SIS nel 2009 ha trattenuto il 38,11%, e non il 35% come previsto dal contratto. Tutto questo ha portato i consiglieri di minoranza a far partire degli esposti alla Procura della Repubblica di Latina, alla Procura della Corte dei Conti ed alla Sezione Regionale di Controllo Enti locali della Corte dei Conti, in quanto si ritiene che ci sia stata una cattiva gestione amministrativa dei parcheggi a pagamento. Inoltre lo stesso consigliere Di Fazio ha denunciato anche in consiglio comunale che non tutti i documenti da lui richiesti agli uffici competenti gli sono stati consegnati o fatti visionare, adducendo spesso delle scuse fuorvianti come il fatto che servirebbe l’assenso degli interessati per poter visionare cose che sono esposte all'albo e che chiunque può visionare.
Simone Nardone

De Meo interviene sulla polemica dell'ex casa comunale


Il neo sindaco Salvatore De Meo, risponde alle richieste di delucidazioni espresse dal consigliere del PD Bruno Fiore in merito alla destinazione dei locali dell’ex casa comunale presso palazzo San Francesco. All’indomani delle polemiche montate attorno alla comparsa della targa con su scritto “Ufficio Parrocchiale” in corrispondenza dell’ex ufficio URP De Meo precisa: “Ho fatto una ricognizione degli atti con cui il Commissario ha concesso alcuni locali dell’ex casa comunale. In merito al caso specifico c’era una richiesta della parrocchia, e un accordo informale derivato anche da un colloquio con il Vescovo, ma evidentemente lo stesso commissario non ha avuto il tempo materiale per formalizzare la cosa”. Stando agli atti, quindi, sembra che non ci sia nulla di riconducibile a qualcosa di concreto che abbia permesso in via ufficiale ai frati di “occupare” l’ex ufficio dell’URP esponendo anche la famosa targa. Al di là di ciò, lo stesso sindaco, sottolinea che non esclude che questi atti possano essere ratificati appena investito dei pieni poteri e di assegnare alla parrocchia di San Francesco questi locali, che a quanto pare, però, la parrocchia già si è presa. Lo stesso De Meo ricorda di aver parlato sia con il Vescovo che con il parroco e ha promesso di: “Prestare attenzione alle richieste fatte dalla parrocchia”. Tutto lascia pensare che appena il sindaco si insedi in via ufficiale concederà in comodato gratuito questi locali alla parrocchia di San Francesco, anche perché secondo la teoria della curia, l’atto con cui il commissario ha deciso di spostare l’Avis, liberando gli ex uffici dell’URP è sembrato fosse un accoglimento implicito delle richieste dei locali per uso pastorale. Insomma, l’ennesimo tassello di un puzzle di polemiche che il Commissario Nardone aveva inaugurato assegnando, poi togliendo e spostando ad altra sede l’ufficio centrale dell’Avis e sulle quali continuano a montare polemiche sulla legittimità della targa posta sopra quello che pare essere ormai l’Ufficio Parrocchiale di San Francesco.
Simone Nardone

Frati abusivi


Una strana targa è apparsa improvvisamente all’ingresso della vecchia sede comunale di palazzo San Francesco, in corrispondenza dell’ex ufficio URP. Sulla targa è ben visibile la scritta Ufficio Parrocchiale. L’aggettivo parrocchiale è naturalmente rivolto alla chiesa di San Francesco che è adiacente all’ex sede comunale. I Frati della Parrocchia di San Francesco hanno attualmente in uso gratuito due locali interni alla vecchia sede comunale per le loro attività, ma non hanno mai ricevuto alcun affidamento per quel che riguarda i locali dell’ex ufficio URP. Curioso, perché questi stessi locali erano stati concessi in comodato gratuito, con delibera del Commissario straordinario Guido Nardone all’Avis, salvo poi con altra delibera sostituirli con quelli dell’ex ONMI. Su tale cambiamento di donazione girano anche stravaganti e intriganti leggende metropolitane che vedrebbero un susseguirsi di forti pressioni che avrebbero visto lo stesso commissario Nardone “costretto” a fare retromarcia non assegnando questi locali che pare erano già stati promessi – da non si sa bene chi – ai frati francescani. L’apparizione improvvisa della targa su quei locali lascia comunque perplessi per le modalità e la tempistica. E’ vero che i Frati francescani di Fondi non hanno mai nascosto l’intenzione di appropriarsi dell’intero stabile dell’ex casa comunale, ma allo stesso tempo è pur vero che salvo promesse elettorali non c’è alcun atto formale che permette loro di poter espandersi nei locali che in un lontano passato erano di appartenenza della stessa parrocchia. Puntuale arriva la protesta del PD per voce dell’ex coordinatore cittadino, da poco eletto consigliere comunale Bruno Fiore il quale rivolgendosi direttamente al sindaco De Meo chiede di: “Provvedere immediatamente alla rimozione della targa “abusiva” e di chiarire quale sia l’intenzione della sua giunta in merito alla destinazione dei locali dell’ex casa comunale.”
Simone Nardone

venerdì 9 aprile 2010

Affissioni abusive, pagano tutti


La campagna elettorale è finita da diversi giorni e il comune fa i conti con gli oneri economici della defissione dei manifesti della campagna elettorale abusiva. Soldi che non sono pochi quelli già spesi dallo stesso comune – e quindi dai contribuenti – durante la campagna elettorale per coprire i manifesti affissi abusivamente. Infatti, nonostante gli oltre 200 verbali da parte della polizia municipale l’illegalità nell’affissione ha regnato sovrana, specie da parte di alcune parti politiche. Ciò ha portato gli addetti della ditta che ha lavorato per il comune a coprire all’incirca 300 manifesti al giorno, numero raddoppiato e triplicato negli ultimi giorni di campagna elettorale. Copertura tra l’altro che ha avuto un costo per il comune che si è visto costretto a far stampare oltre 8 mila manifesti bianchi con la scritta “pubblicità elettorale abusiva” per un totale di spesa di poco al di sotto dei mille euro. Costo a cui va aggiunto il rimborso di oltre 2 mila euro alla ditta che si è occupata della defissione dei manifesti abusivi. Tutto ciò nonostante erano state esplicite le parole di alcuni dei candidati a sindaco durante uno dei confronti tra gli aspiranti primi cittadini, che interrogati in merito non esitarono a fare “mea culpa” o a impegnarsi nell’evitare questo tipo di affissione. Impegno venuto meno fin da subito e che ha visto la situazione degenerare come quando Mastromanno ha denunciato il collega De Meo perché con i suoi manifesti aveva coperto i propri spazi. Diverse le lamentele anche da parte della Paparello che in alcuni casi ha anche scritto al Commissario Nardone. Ora stando a quanto prescritto dalla legge la procura ratificando i verbali dovrà far pagare a coloro che nell’illegalità hanno affisso i manifesti, le spese della defissione. Cosa che però stando agli addetti ai lavori non è mai accaduta negli ultimi vent’anni. La speranza è che le lacrime amare che versa il bilancio comunale costringano chi è competente a richiedere che le spese vengano realmente affibbiate a coloro che hanno fatto affiggere i manifesti e non che vadano a gravare sui conti pubblici e quindi su tutti i cittadini.
Simone Nardone

Gli ascensori che non funzionano


E’ passato all’incirca un anno dall’apertura del nuovo palazzo comunale con annesso il parcheggio sotterraneo a pagamento e i due ascensori che collegano il piano sotterraneo adibito a parcheggio con piazza Municipio non sono ancora entrati in funzione. Tutto questo senza considerare che ci sono diversi posti auto per disabili al piano sotterraneo e che quindi è normale che una persona diversamente abile possa scegliere di voler parcheggiare anche nei posti auto al livello sotterraneo. Meno normale è che al momento che qualcuno si avvicini a uno di due ascensori e prema il tasto per azionare il congegno elettronico non trovi alcun tipo di risposta, poiché questi non sono in funzione, o meglio, non lo sono mai entrati. Un problema che va a colpire non solo i disabili ma anche le famiglie con passeggini o le persone più anziane che faticano a fare anche solo una rampa di scale. Una disattenzione da parte di chi ha amministrato il comune di Fondi negli ultimi anni che già aveva visto nascere un problema analogo con il rifacimento del ponte di Sant’Anastasia a pochi metri dello sbocco al mare, dove l’ascensore che si trova tra le due rampe di scale anche lì non è mai entrato in funzione malgrado ormai sono diversi anni che i lavori sono stati ultimati e nonostante ciò nessuno si preoccupa di risolvere questo problema, che naturalmente non fa altro che alzare il muro invalicabile con le persone diversamente abili, che in realtà una buona amministrazione dovrebbe essere in grado di saper abbattere.
Simone Nardone

Elezioni: le coalizioni si dividono ma i dati sono cristallizzati

Che Salvatore De Meo è il nuovo sindaco di Fondi non ci sono dubbi. Come non ci sono dubbi che la politica della legalità attuata dal centrosinistra non ha premiato. Tutto ciò è detto dai dati. Infatti, seppur è vero che Maria Civita Paparello ha conquistato all’incirca 200 voti più del suo predecessore del centrosinistra fondano Fernando Di Fazio, è pur vero che il totale dei voti della Paparello e di Pedica sono inferiori di poco più dell’1% rispetto a quelli dei due aspiranti sindaci di centrosinistra del 2006. Ciò non vuol dire che comunque la coalizione capitanata dalla Paparello abbia avuto una debacle, infatti questi dati devono tener conto del fatto che questa volta in campo c’era un terzo candidato di grande spessore qual’è è stato Franco Cardinale e che con buone possibilità Dante Mastromanno - fuoriuscito dalla vecchia maggioranza - abbia stranamente intercettato nella sua corsa in solitaria dei voti che sarebbero potuti andare al centrosinistra. Addentrandoci più nello specifico con i voti di lista possiamo capire cosa è cambiato e cosa invece è rimasto cristallizzato a distanza di quattro anni. Ad esempio nel 2006 la somma dei voti di Forza Italia e Alleanza Nazionale mostrava una forza al di sopra del 52% delle preferenze. Oggi, invece, aggiungendo ai voti del Pdl quelli della lista Io si, di De Meo, notiamo che le preferenze sono calate di quasi il 3%. Un altro calo netto dell’1% è anche quello che ha riscontrato la lista di Litorale e Sviluppo Fondano. Decisamente fallimentare l’ingresso dei Moderati per Fondi nell’Udc che ha visto precipitare la forza di queste due formazioni di oltre il 4,5%. Allo stesso tempo è facile notare che ha avuto un discreto incremento il PD che all’epoca si chiamava L’Ulivo e che ha migliorato di poco più dell’1,5%. Da evidenziare anche il lieve calo di circa lo 0,5% di quella che è l’estrema sinistra sullo scacchiere che nel 2006 era Rifondazione Comunista, e ora è Sinistra Ecologia e Libertà. Come allo stesso tempo è lievemente calata la lista del candidato a sindaco nel centrosinistra che è andato a vantaggio di altre liste della coalizione. Praticamente identica, invece la forza della lista civica di Progetto Fondi capitanata da Giorgio Fiore che nonostante il salto di coalizione dalla maggioranza a quella di Cardinale ha praticamente mantenuto identica la sua forza ferma intorno all’8,8%. Una situazione comunque abbastanza cristallizzata quella del panorama politico fondano nonostante abbia visto diversi mesi di accesa campagna elettorale.
Simone Nardone

Scatta il toto-giunta


Ancora non c’è la proclamazione degli eletti per i consiglieri comunali e già inizia il valzer dei papabili per rivestire quei ruoli che contano nella nuova amministrazione. Iniziano nelle sedi dei partiti di maggioranza delle vere e proprie consultazioni. Però come sappiamo bene, al di là delle chiacchiere della piazza fondana, sarà il neo sindaco Salvatore De Meo ad assegnare le deleghe degli assessorati. Quel che è sicuro è che queste poltrone, rispondono comunque a dei giochi di potere all’interno della coalizione, dettati sia dal numero delle preferenze che i singoli candidati hanno ottenuto, sia da equilibri tra le forze politiche di maggioranza. Proprio per questo motivo, ci sembra ovvio che una poltrona della nuova giunta toccherà sicuramente all’Udc e con ogni probabilità al suo esponente di spicco già membro della scorsa amministrazione comunale Maurizio Cima. Come una poltrona toccherà ad un esponente del movimento politico di Litorale e Sviluppo Fondano, dove si contenderanno il posto, il consigliere eletto Beniamino Maschietto e l’ex vice-sindaco – che non è riuscito ad essere rieletto – Giulio Cesare Di Manno. Allo stesso modo, per garantirsi salda l’alleanza, non è da escludere che un posto di spessore possa toccare a un esponente locale de La Destra (o Francesco Ciccone o Angelo Macaro) anche per permettergli di essere presenti nella macchina amministrativa, visto che nessuno del partito di Storace è riuscito ad entrare in consiglio comunale. Con ogni probabilità ci sarà anche un assessorato assegnato a uno degli eletti nella lista del candidato a sindaco Io si, tra i quali spicca il nome della preside del liceo classico Gobetti alla quale potrebbe essere assegnata la guida dell’istruzione o della cultura. Un posto di grande rilievo, invece, toccherà al primo eletto Onorato Di Manno al quale potrebbe essere proposto di scegliere la poltrona preferita. Ma allo stesso tempo sembra che un ruolo determinante e di primissimo piano nell’amministrazione spetterà a Onorato De Santis, ex leader di Alleanza Nazionale a Fondi, il quale non è escluso possa addirittura rivestire il delicato ruolo di Presidente del Consiglio Comunale. Gli altri assessorati toccheranno agli altri esponenti del Pdl. In corsa ci sono Silvio Pietricola e Piero Parisella che dall’alto delle loro cinquecento preferenze possono rivendicare un posto. La partita è aperta e tutto è nelle mani del primo cittadino De Meo il quale dovrà fare le sue scelte ed assegnare le deleghe. Tutto questo, sempre se alla fine la nuova maggioranza non decida di allargare la giunta a qualche “tecnico” o qualcuno comunque esterno dal panorama politico e al di fuori degli schieramenti. E sempre se non si faccia la scelta di assegnare la presidenza del consiglio a qualche esponente dell’opposizione. Magari della coalizione di Cardinale, anche se gli attacchi incrociati della campagna elettorale fanno difficilmente pensare che ciò possa accadere.
Simone Nardone