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mercoledì 10 gennaio 2024
LA DEBOLEZZA DELL'AMORE
Ho assistito a cose assurde, ho scoperto che l’uomo è capace di fare cose orribili in nome di falsi ideali. Ma ho anche visto incontrarsi quei volti e incrociarsi gli occhi di quei due amanti.
Lui, dal portamento quasi imperiale, mastodontico, proveniente dalla futura capitale d'Italia: Roma. Lei, la più bella del sud, la prima grande sovrana dell'antichità, una donna che non aveva bisogno di presentazioni. Quegli sguardi e quella passione, probabilmente superiori al sentimento stesso, hanno reso quella coppia unica nella storia.
Ho visto tante relazioni tra potenti, ma quella tra Marco Antonio e Cleopatra mi toglieva il respiro. C’era tutto ciò che potrebbe esserci in un romanzo: il problema erano il ruolo, le origini, le rivalità di un mondo antico che, più ancora di quello moderno, non faceva sconti a nessuno.
Eppure, nella terra d’Egitto, Marco Antonio guardava la “sua” regina sentendo nell’aria il soffio del vento del potere, quasi che gli sembrasse di essere a Roma. All’ombra delle piramidi ricordava l’architettura pre-imperiale della città che di lì a poco avrebbe dominato su tutto il Mediterraneo. Entrambi, sapevano bene, che per loro non ci sarebbe stata vita senza il potere, e il sogno di un sentimento era un miraggio simile all’amore.
Simone Nardone
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